Quella giornata era iniziata decisamente male. Dopo pranzo, o meglio, dopo aver ingurgitato la sbobba disgustosa di Kakuzu, Konan aveva deciso di andarsene in riva al mare per farsi un bagno data la vicinanza del rifugio alla spiaggia. Aveva bisogno di starsene un po' lontana da quella baraonda. Certo che i suoi colleghi erano uno più matto dell'altro, cosa si era aspettata fino ad ora? Forse stava impazzendo anche lei, a furia di frequentarli, se aveva sperato fino a quel giorno di ottenere interesse da Pain. Si era umiliata anche troppo concedendogli mille attenzioni e aveva sempre seguito le sue direttive alla lettera, ma era ora di darci un taglio. Pain si era rifiutato di rinunciare a lei in qualità di sua segretaria personale, ma promise a se stessa che da ora in poi il suo atteggiamento sarebbe cambiato. Non serviva a niente essere bellissimi e sexy se poi si era crudeli in quel modo, e non solo nei suoi confronti, quella mattina li aveva umiliati tutti di brutto.
Al diavolo, Pain!
Voleva fare il glaciale e l'inflessibile? Cercasse qualcun altro, lei era una donna passionale e si rese conto che se anche Pain avesse accettato di fare l'amore con lei non ci sarebbe comunque stato un seguito. Iniziò a capirlo il motivo per cui andava tanto d'accordo con Nagato, era uno più strano dell'altro quei due, no, decisamente lei non avrebbe retto a lungo in una situazione del genere una volta passato l'entusiasmo iniziale.
Come ho fatto ad avere un tale prosciutto sigli occhi? Pensavo che la talpa fosse solo Itachi!
Rise da sola per aver pensato una frase del genere. Intanto era arrivata sulla cima delle ripide scale scavate nella roccia che scendevano dall'uscita del rifugio fino in terra. Perchè farsele a piedi? Konan iniziò a staccare dal suo corpo foglietti di carta che iniziarono a turbinarle intorno come una nuvola bianca per andare a riunirsi dietro alla sua schiena in due grandi ali. Konan si tuffò nella giornata piena di sole, lasciò che la forte luce le inondasse gli occhi di ambra chiara. Volteggiò dolcemente su se stessa, aveva sempre amato volare fin da quando era stata una bambina, era convinta di essere stata un uccellino nella sua vita precedente, di quelli molto piccoli che di solito fanno il nido nelle siepi. Aveva anche dei ricordi al riguardo, evanescenti come un sogno, era sicura di aver volato sotto la chioma di un pino e di aver visto alcuni edifici dall'alto nel villaggio in cui era nata. All'epoca non aveva ancora imparato a fare il Volo d'angelo per cui doveva averli visti per forza attraverso gli occhi di quell'uccellino. A volte le capitava un sogno ricorrente: una forza che poteva essere qualunque cosa: un raffica di vento repentina, un uragano o qualunque altra cosa, la staccava dal terreno per portarla velocemente in alto nel cielo, lei all'inizio reagiva con terrore, ma poi si abbandonava a farsi trasportare dall'aria e a roteare assecondando tale forza. Improvvisamente l'evento che l'aveva sollevata si esauriva e lei iniziava inesorabilmente a cadere. Solo che l'effettivo schianto non avveniva mai e lei si trovava come bloccata in un fermo immagine a vivere in eterno quell'attimo che precede la caduta libera. Da questo ne aveva dedotto che quell'uccellino forse era morto in volo prima di reincarnarsi dentro di lei che in quel momento veniva concepita. Ora però non ci sarebbe stata nessuna caduta libera, nessuno schianto, nemmeno per causa di Pain, si librava leggera fluttuando sul bosco fitto e rigoglioso che circondava il rifugio, il vento caldo di fine primavera tra i capelli blu come il cielo. Staccò dal corpo altri pezzetti di carta, presero la forma di tante farfalle bianche che la circondarono seguendo il suo volo. Sorrise, questa volta andando in volo rovescio con la faccia verso il cielo e con gli occhi persi nel blu sconfinato, in contrasto con il cobalto vedeva volare le sue farfalle candide.
Io sono un angelo, Pain, altro che carta igienica, ti sei lasciato scappare un angelo, per cui ti auguro di annegare nella carta igienica per tutto il resto della tua vita!
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Weekend in Akatsuki, tutto può succedere
FanfictionCosa fanno i membri di Akatsuki nascosti nel loro rifugio durante il fine settimana? Sono andata un po' a spiarli durante un sabato e una domenica tipo scoprendo che davvero può succedere di tutto. Diverse coppie mai viste, le ho messe in scaletta n...