Il mio drago sei tu

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Dopo cena, Sasori aveva invitato Deidara nella sua stanza per una partita a Yu-Gi-Oh, si era deciso ad agire tempestivamente prima che il biondo si incollasse alla Wii con Hidan perchè a quel punto non ci sarebbe stato più verso di scollarlo da lì fino a notte inoltrata, a quel punto però, si sarebbe ritirato in camera sua sfinito, con gli occhi in fiamme e la matita nera sbavata per non riemergere più fino ad almeno il mezzogiorno della domenica. A dire la verità Hidan era sembrato un po' strano quella sera, solitamente lui e Deidara erano i più chiassosi di tutti e animavano sempre la situazione nei momenti in cui erano riuniti a tavola, ma stavolta Hidan era cupo e silenzioso e nessuno aveva osato rivolgergli la parola per timore dei suoi soliti scatti d'ira, nemmeno il suo amico Kakuzu, che comunque, essendo impegnato a cucinare le sue pietanze informi, non ebbe tempo di prestargli molta attenzione pur apparendo dispiaciuto per il suo amico. Kisame e Itachi nono si erano visti per niente ma nessuno si sorprese né andò a cercarli, era evidente che volevano stare da soli. Si erano sorbiti ancora le pietanze che sembravano sintetiche di Kakuzu ben contenti che il suo turno di cucinare terminava lì, il giorno dopo sarebbe toccato a Kisame e lui sul cibo di sicuro non lesinava mai. Certo Kakuzu gli stava alle costole di continuo rimproverandogli di essere troppo di manica larga, ma bastava qualche rispostaccia bene assestata dello squalo per far desistere anche lui.

Ogni volta che Deidara entrava in camera di Sasori rimaneva sempre estasiato nonostante lo conoscesse bene e non fosse la prima volta. L'ambiente era illuminato da una grossa lampada di vetro dalla forma affusolata, delle sfere arancioni e morbide di cera calda, dalla forma puramente casuale si spostavano all'interno di un liquido trasparente in balia dei moti convettivi che il calore formava all'interno. Quando si toccavano si fondevano insieme per poi separarsi di nuovo e così via...

Deidara si era infilato le mani nelle tasche dei suoi pantaloni Just Cavalli colore acquamarina la cui fantasia ricordava le increspature del mare, alzando il mento dalle linee fini per osservare quell'esercito di draghi. Occhi gialli lo fissavano dal muro, respiri incandescenti, aveva quasi l'impressione di veder vibrare l'aria per l'intenso calore, scintille che volavano trasportate dal vento. Statuette piene di squame, corna e ali appuntite, artigli giganti, code poderose, zanne sfoderate. Deidara si appoggiò indice e medio destri sotto il mento roseo mettendo in mostra inconsapevolmente l'anello turchese, piegò le labbra in un lieve broncio concentrato, aggrottò le sopracciglia, con il braccio sinistro si cinse il ventre contemplando con attenzione quell'arredamento.

Lo stile di Sasori è molto particolare e soggettivo, ma comunque coinvolgente.

"Con quale deck vuoi giocare?" la voce del rosso lo distolse dai suoi pensieri.

Il mazzo preferito di Sasori era da sempre il Drago Bianco Occhi Blu e nessuno lo avrebbe potuto distogliere da questo, nemmeno il suo C0, era un'autentica fissazione, Deidara sorrise pensando a questo.

"Vorrei provare Blue Eyes, una volta tanto" Deidara lo fece di proposito, sapeva che il suo amico non avrebbe mai lasciato toccare il suo beniamino a nessuno.

Il piccolo viso di Sasori divenne fosco come se avesse sentito la peggiore eresia del mondo.

Deidara scoppiò a ridere sonoramente: "Dai, scherzavo, nessuno vuole rischiare le mani tagliate o un braccio rotto per aver osato sfiorare il tuo preferito"

Un sorriso rischiarò il viso delicato del rosso, si morse lievemente il labbro inferiore osservando la camicia a maniche corte Armani di Deidara, era nera e brillante, nonostante i primi bottoni fossero sganciati a mettere in evidenza il suo collo fine e sottile, il colletto inamidato rimaneva in una posizione così precisa e perfetta da sembrare finta. Sasori si chiese di che fibra fosse, lui non era molto esperto di stoffe e non sapeva distinguere tra il raso e la seta.

Weekend in Akatsuki, tutto può succedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora