Kisame si era seduto sotto un immenso albero da cui comunque poteva vedere chiunque transitasse sulla scalinata esterna. Si dispose Samehada sulle gambe imponenti. Frugò con le manone dentro al grosso marsupio blu notte che aveva agganciato in vita ma che lui teneva posato sull'anca destra perchè non gli desse fastidio, estraendone un cacciavite e una piccola bottiglietta di olio lubrificante.
Perchè hai carbonizzato il nostro pontile, Itachi?
Iniziò ad allentare le viti che tenevano insieme il meccanismo tritura mani che si trovava nell'impugnatura di Samehada, aveva bisogno di una manutenzione continua se voleva scattare al tocco di qualche eventuale ladro di spade giganti.
Vide Konan e Sasori passare salendo le scale, lei aveva solo un asciugamano bianco avvolto attorno al corpo dal momento che i suoi vestiti erano andati inceneriti sul pontile. Lui più basso, magrissimo, piccolo, con le mani infilate nelle tasche dei jeans la cui taglia doveva essere probabilmente da bambini, chissà quali espedienti aveva usato per fare breccia con lei.
Accidenti, non avrei mai immaginato che tu ci tenessi così tanto a quel marionettista dal fisico piatto, Itachi!
Scosse la grossa testa rassegnandosi a non capirci niente per l'ennesima volta, i gusti del suo amico gli risultavano troppo incomprensibili e la sua mente esageratamente contorta, aveva sovente l'impressione che gli piacesse crearsi problemi inutili con le sue stesse mani.
Eppure io sono così semplice e spontaneo, ci vuole davvero tanto?
Smontò completamente il meccanismo di lame bianche e super affilate, ma Samehada non si sarebbe mai sognata di fare male al suo padrone, si rendeva conto che prendeva come scusa la sua manutenzione ogni volta che era turbato, annoiato o infastidito da qualcosa, ma doveva curare anche il rapporto con la sua spadona o lei avrebbe potuto decidere di cambiare proprietario da un momento all'altro, per giunta di sua iniziativa. Certo questa volta avrebbe chiesto delle spiegazioni a Itachi, era stato un comportamento alquanto immaturo, non da lui, non poteva usare nemmeno come pretesto il fatto che forse era ubriaco, quell'accanito perfezionista non beveva nemmeno, figuriamoci se poteva rischiare di far crollare il suo leggendario autocontrollo per un drink di troppo! Kisame sbuffò, era un misto tra rassegnato e piacevolmente divertito, un sorriso stirò le sue grosse labbra azzurrine.
Sei un mascalzone, ma non posso farci niente se ti voglio bene!
Lo apostrofava spesso così, ma solo per affetto.
Aveva oliato come si deve il meccanismo delle lame tritura mani, lo rimontò stringendo le viti con il cacciavite. Lo fece scattare di proposito un paio di volte per vedere se era tutto a posto. Ripose tutti i suoi arnesi nel grosso marsupio e lo richiuse. Alzò gli occhi argentei giusto in tempo per scorgere Itachi che scendeva la scalinata. Si chiese solo per un istante cosa stesse andando a fare nei pressi dei resti del molo, poi decise di richiamarlo: "Ehi, mascalzone, vieni qua"
Il moro si fermò all'istante, ma prima di avviarsi lentamente nella sua direzione parve avere un attimo di indecisione, questo risultò a Kisame con un'ammissione di colpevolezza. Già da lontano lo squalo si era accorto dei capelli posizionati davanti al collo, quando lo ebbe davanti era certo che stava nascondendo qualcosa, lo conosceva così bene ormai che non poteva sfuggirli nulla. Kisame si tolse Samehada dalle gambe appoggiandola alla sua destra, si colpì le cosce ripetutamente per far capire a Itachi che lo voleva seduto lì. Il moro ubbidì ma stando attento a rimanere di spalle rispetto alla scalinata, Kisame rannicchiò i potenti arti facendosi scivolare Itachi vicino al corpo, sentire il suo lieve peso premergli sul bassoventre diede l'impulso al suo grosso pene di gonfiarsi di nuovo. Tirò fuori dal suo marsupio una piccola bottiglietta blu scuro.
STAI LEGGENDO
Weekend in Akatsuki, tutto può succedere
FanfictionCosa fanno i membri di Akatsuki nascosti nel loro rifugio durante il fine settimana? Sono andata un po' a spiarli durante un sabato e una domenica tipo scoprendo che davvero può succedere di tutto. Diverse coppie mai viste, le ho messe in scaletta n...