Il supremo.... cap 4

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Miriam
Accompagno i bambini a scuola... perchè Fabio ha il gesso... non voleva andare... ma l' ho convinto... tutti i suoi amici vorranno scrivere o disegnare sul suo gesso.... menomale che è il sinistro... cosi riuscirà a scrivere.... adesso sta imparando... e poi corro in istituto... chissà se vedrò il nuovo direttore... appena arrivo vedo tutti entusiasti... compresa Virginia...


"Ieri ha fatto un bel discorso e poi ha voluto conoscere tutti singolarmente.... quasi tutti... mancavi solo tu e qualcun altro.."


Non ho neanche il tempo di chiedere più dettagli che devo andare in laboratorio per una lezione... poi appena finita... entro in stanza e Virginia mi avvisa  che il gran capo mi vuole parlare... resto solo io da conoscere... mah... sti colloqui così mi mettono sempre una grande ansia... resto sempre una timidona... non gli basta il mio curriculum? Il mio lavoro? Vorrà sincerarsi di come sono? Non mi resta che andare da lui... la porta è chiusa, per cui busso e al suo avanti entro. Lui è dietro la scrivania, si alza come un vero gentiluomo... mi accoglie con un sorriso... una stretta di mano e ....


"Si accomodi pure..."


Le sue parole... riconosco la sua voce...  io resto di sasso... lui è Claudio,  quel Claudio... io lo fisso interdetta e temo di avere anche la bocca aperta... che poi chiudo di scatto.


"Tutto bene?"


Mi chiede...


"Si... mi scusi."


E mi siedo...

 
"Vede.. ho letto tutto ciò che la riguarda... lei è un ottimo elemento e lavora bene sia singolarmente,  sia in gruppo, volevo solo conoscerla di persona... come tutti... e approfondire dei punti con lei.."


"Certo, mi dica pure.."


Anch' io gli do del lei... forse vuole tenere la distanza tra noi.. ma poteva dire qualcosa.. continuiamo il discorso parlando di ricerche e progetti... lui mi sembra colpito...
Alla fine mi congeda in modo formale ed io resto basita... neanche un accenno al nostro incontro... perché fa finta di niente? Lo interrogo con gli occhi.. perché non riesco a parlare...
Lo vedo scrutarmi curioso...


"C'è qualcosa che vuole aggiungere?"


Sembra sincero... e mi si illumina la mente... non sta facendo finta di niente... non si ricorda di me... lo saluto ed esco dalla stanza chiudendo la porta dietro di me... oddio... non si ricorda di me... io non ho fatto altro che pensare a lui in questi anni... ai momenti insieme... e lui... non si ricorda di me... alla faccia del dolcissimo ricordo immutato nel tempo....  vabbè che ho i capelli legati e senza trucco... ma sono sempre io...... chissà con quante donne è stato per dimenticarsi di me.... volti e volti di donne sovrapposti... vado nella mia stanza in cui Virginia mi aspetta curiosa...

 
"Anche tu vedo... hai ceduto al fascino di Conforti... è affascinante vero?"


Ha scambiato evidentemente il mio scombussolamento per altro... non le posso dire la verità.... certamente è bellissimo e quel camice gli dà un tono in più... ha i capelli un po' più corti... senza che io le do' il là... Virginia aggiunge...


"Lo sai che è single? Tutte qua hanno iniziato subito ad indagare... sembra che non ha una compagna, o almeno una fissa."


E certo... se si comporta come ha fatto con me... avrà una donna diversa ogni sera... se non gli viene un infarto.... Dio mio scusami non vorrei  fargli venire un attacco di cuore... ma sono un po' sconvolta.. comprendimi...


"Ma mi ascolti? A che pensi?"


Esclama Virginia.

 
"Scusami pensavo al lavoro da fare, ha detto che il mio lavoro è ottimo... solo che dovrò sempre tenere questi standard alti."

Un incontro con Claudio Conforti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora