Questa è la storia di Eden Tale, una sedicenne che durante gli anni del liceo si ritrova ad affrontare molti ostacoli tra famiglia,amici ma soprattutto amore.
Ormai é risaputo, la vita da adolescente non è semplice, e nei momenti più bui di Eden sol...
Il risveglio Sono le 8 e 30 di mattina, mi stavo svegliando quando mi trovai affianco Lilith ed Eveline che dormivano sul divano letto in camera mia. Mi alzai senza far troppo rumore, avevo un mal di testa incredibile e iniziai a ricordare quello che fosse successo la sera prima, alla festa. Mentre andavo a fare colazione stavo riflettendo su tutto, ma il mio pensiero fisso era su Alec, perché non era venuto lui? Potevamo evitare tutto il casino che si sarà creato mentre non ero cosciente e invece lui se n'è fregato, eppure non gli ho fatto nulla. Decisi di non pensarci e di andare a vestirmi, poi incontrai Becky. Non volevo parlare con nessuno, entrai direttamente in bagno mentre lei mi stava parlando e chiusi la porta a chiave. «Non fare così Eden, ti abbiamo anche coperto insieme alle altre da papà» disse Becky con un sospiro. «So cos'è successo, con me ne puoi parlare, sono tua sorella» Non risposi, mi sentivo davvero male, con me stessa e con Alec. «Che cosa succede?» Sentii la voce di Lilith dal bagno e dopo quella di Eveline, stavano parlando con mia sorella. Passarono circa 10 minuti e mi ero lavata e vestita, avevo messo un vestito rosso attillato, con uno spacco e una super scollatura. Il motivo per cui stavo andando così a scuola è perché oggi ci sarà una presentazione importante e tutte sono vestite con vestiti eleganti. Stavo finendo di truccarmi e qualcuno bussò alla porta. «Eden, io e Lilith possiamo entrare?» mi stava parlando Eveline. Feci un sospiro e le feci entrare. Loro erano già vestite ed erano bellissime, probabilmente si sono cambiate nell'altro bagno. «Oh mio dio sei bellissima» dissero insieme. «Anche voi siete bellissime, veramente» sorrisero e decisi di aprire quel discorso. «Sentite ragazze, so che volete parlare di ieri sera ma è meglio se non apriamo quel discorso per ora, sono ancora scioccata» «Va bene ma lascia che ti aiuti con i capelli» disse Eveline sorridendo e Lilith fece lo stesso. Uscita dal bagno andai da Becky a dirle di non preoccuparsi e mi scusai prima. Invece noi altre stavamo scendendo, l'autista era appena arrivato e ci stava aspettando per portarci a scuola.
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Questo è il mio vestito, come vi ho detto è semplice ma davvero elegante.
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Questo è l'abito di Lilith, le sta divinamente e penso che il blu sia il suo colore.
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Infine c'è il vestito di Eveline che a parere mio è il migliore, raffinato con un bianco che risalta le sue fantastiche forme. ——————————— Siamo appena arrivate a scuola, tutti erano eleganti ma noi tre avevamo gli occhi puntati addosso. Siamo andati da tutti gli altri a cui avevo chiesto di non aprire il discorso della festa. Iniziò la presentazione, ma poi arrivò la prima pausa verso le 2 e 30. C'erano tutti tranne Alec, come ieri sera lo stavo cercando con lo sguardo e poi lo vidi. Per poco mi sentivo male. Si è seduto in un tavolo con tutti ragazzi e tra loro c'è quello che mi ha presa ieri sera. Stava ridendo e scherzando con lui, come se nulla fosse. Non ci vedevo più dalla rabbia. Gli altri mi stavano parlando ma io non li stavo ascoltando, decisi di alzarmi e andare al tavolo dove erano seduti. Non stavo pensando a ciò che facevo, volevo solo vendetta. Andai li e iniziai ad urlare contro quello stronzo. Gli lanciai il suo piatto addosso. «MA SEI IMPAZZITA?!» mi urlò contro «TU, SEI SOLO UNO STUPIDO PERVERTITO. IERI NON ERO COSCIENTE E TU MI HAI PORTATA A LETTO, SEI FORTUNATO CHE NON TI DENUNCI» urlai con le lacrime che mi scorrevano in viso mentre avevo gli occhi di tutti puntati addosso, anche dei miei amici che non sapevano che fare. «VIENI QUI BRUTTA TROIA» mi urlò contro cercando di menarmi. Alec ,Hardin e dei suoi amici cercarono di fermarlo, stessa cosa fecero gli altri con me. Alec mi venne addosso e iniziò a parlami. «TU NON DEVI TOCCARMI, TU HAI VISTO TUTTO E NON HAI FATTO ASSOLUTAMENTE NULLA» urlai. «È vero Alec?» Domandò Lilith a riferita ad Alec seguita da tutti gli altri. «Si...» disse Alec guardando a terra. «Da te non me lo sarei mai aspettato, davvero» disse Eveline. «Grazie mille Alexander» disse invece Hardin. Avevano tutti lo sguardo abbassato, il tipo continuava ad urlarmi contro. Strappai il vestito per poter camminare meglio, levai i tacchi e iniziai a correre. Vedevo gli altri che mi seguivano ed urlavano il mio nome, me ne stavo davvero fregando. Pensavo che questa volta potevo vivere meglio e invece... Stavo andando al mare. Mi stavano arrivando tantissimi messaggi ma non volevo rispondere. A mio padre avrebbe pensato Becky. Arrivata al mare feci partire la mia playlist. Sulle note di "Experience" iniziai a correre in acqua, tanto il vestito ormai era rovinato. Capii che solo da sola non stavo male. Continuai a fare cose senza senso per un bel po' e poi decisi di tornare a casa, ormai alle 5 di pomeriggio. Stavo sistemando tutto per andare via e poi vidi qualcuno.