𝗥𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗶||𝐋𝐨𝐫𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚||

𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙑𝙚𝙣𝙩𝙞𝙣𝙤𝙫𝙚

"Ah, difendimi per sempre, amore mio, almeno tu
In questi angoli del mondo agonizzante di bugie
Rimane la ferita
Rimane la mia vita
Difendimi per sempre in questo mondo in tempesta
In cui l'amore è il solo grido di protesta di noi uomini
Riesco a non arrendermi
Se ci sei tu a difendermi"

《Difendimi per sempre-Tiziano Ferro》

Si è sacrificato,per me. Non avrebbe dovuto,lui può e deve viversi ancora il campionato,le uscite,le serate con gli amici,le nottate in spiaggia e i momenti felici. Il problema è che io non posso e non voglio vivere senza di lui,non riesco proprio ad immaginarmi felice ora che ho trovato il vero amore. Dispensa sempre che ci possa innamorare una sola volta,ma in realtà avviene due volte. Ce ne si accorge solo in condizioni molto delicate

Nell'esatto momento in cui la polizia è entrata per provare ad aiutarci,il pazzo psicopatico che ci teneva in ostaggio ha sparato a Lorenzo. La polizia l'ha preso e suppongo che lo abbiano in custodia,riesco ancora a camminare quindi quando la polizia scioglie la corda mi precipito accanto a Lorenzo "Lore,lore,amore non chiudere gli occhi,ti prego." "Se dovesse finire,ricorda che ti amo" "no,no non dire così. Per favore" al diavolo l'orgoglio,sto piangendo praticamente da tre ore. Lo mettono sulla barella e lo portano fuori,e io li seguo, appena vedo mia madre e mia sorella,che era tornata per qualche giorno con Chicco, mi precipito da loro e li abbraccio "è colpa mia,è solo colpa mia" sussurro tra le lacrime alla madre dei ragazzi "Non è colpa tua,ti ama e si vede. Altrimenti non lo avrebbe fatto" dice Federico "non doveva farlo,dovevo starci io la sopra" "avresti fatto penare lui" dice mia sorella "Federica,Tesoro, va in ambulanza con lui,ci vediamo in ospedale" "Francesca io non..." "Vai ha bisogno di te" "Grazie Enrico"

Salgo sull'ambulanza e lo vedo steso con l'ossigeno accanto e il corpo insanguinato,continuo a pensare che sia colpa mia e lui lo capisce infatti mi stringe la mano per rassicurarmi. "Non dovevi entrare,ci sarei dovuta essere  io li sopra,sono una cretina, mi dispiace. Lorenzo ti prego non chiudere gli occhi. Te ne prego,fallo per  me" arriviamo in ospedale e portano la barella in sala obbligando me e il resto delle persone a restare fuori. Dopo poco vengo raggiunta da mia madre,mio padre,mia sorella,la famiglia di Lore,i miei amici e i ragazzi della squadra. "Fede" mi richiama qualcuno con la mano sulla spalla "Dimmi Chicco" "Lorenzo, non farebbe per tutti queste cose. Da quando ti ha conosciuto,mi ha sempre raccontato che per te avrebbe fatto qualsiasi cosa. Anche se non sembrava a lui quella scintilla di cui si parla tanto nei libri che ami leggere. Lui è innamorato di te sin dal primo giorno, e anche se faceva il puttaniere scassacazzo nei tuoi confronti ti amava e quando usciva con altre ragazze appena tornava diceva sempre che avrebbe conquistato il tuo cuore a ogni costo. Non ti vorrebbe vedere così lo sai,prometti che appena appena il dottore uscirà da quella stanza tu sarai la prima ad entrare" "fede,io..." "fede niente,sai che non è colpa tua" "i-i-io no so se posso, sicuramente non vorrà più vedermi" "cazzate,cos'è l'ultima cosa che ti ha detto?" Ci penso un attimo,poi tra le lacrime sorrido e rispondo "Se dovesse finire,ricorda che ti amo" "ecco vedi,lui mica dice ti amo a ogni ragazza con cui sta"

Arriva Elia con i gemelli e tra le lacrime,così mi alzo e li abbraccio tutti e tre "cosa è successo?" "Gi-Giovanni gli ha sparato,perché mi ha difeso" "quel pezzo di merda" ad un certo punto lo vediamo entrare scortato dalla polizia con le manette ai polsi. Mi avvicino urlando a lui mentre chi mi è intorno mi prega di non farlo "TU,BRUTTO PEZZO DI MERDA,FIGLIO DI PUTTANA. COME HAI OSATO! IO NON TI AMO E NON TI AMERÒ PIU,SMETTILA DI PROVARCI. QUESTO NON È UN MOTIVO VALIDO PER SPARARE ALLA PERSONA CHE AMO. SAPPI CHE RIMPIAGERAI QUESTO GIORNO A VITA PERCHE I-" benedetta mi prende per le braccia e mi fa voltare indietro "fede,calma. Vieni a sederti così è peggio" "no,Benedetta. Calma niente,la persona che amo adesso è sul tavolo operatorio,per una cosa che ha fatto lui-dico indicandolo-io non posso perderlo" dico l'ultima frase sottovoce in modo che solo lei possa sentirlo.

Il tempo passa ma evidentemente non ce ancora nessuna notizia "Tieni Fede,mangia questo" "no mamma non ne ho voglia" non mangio da ieri sera ma ho lo stomaco chiuso per questa cosa "Fede,ascoltami. Capisco cosa provi.." "tu,capisci cosa provo io? Non mi sembra che papà sia stato su un tavolo operatorio per proteggerti" forse sono stata sgarbata ma come pretende di potermi capire. Il dottore esce e io mi alzo

"È stabile,si dovrebbe svegliare tra poco,o tra due-tre giorni." "Possiamo vederlo?" Chiedo speranzosa "uno alla volta,almeno per oggi" il dottore se ne va e io resto ferma tirando un sospiro di sollievo "FEDERICA VAI CHE LORENZO TI ASPETTA" da questa frase di federico,parte un coretto di 'Federica' cosi mi incammino versola sua stanza,lo vedo steso sul lettino con diversi fili attaccati al petto e un filo al naso,suppondo per respirare. Gli prendo la mano e gli parlo "ehi amore,come stai? Spero bene,sai che non avresti dovuto affrontare in questo modo Giovanni. Sei una testa di cazzo mi hai fatto preoccupare per 14 ore. Spero che una volta sveglio tu ti possa ricordare di me. Non credo debba dirti qualcosa di importante apparte il fatto che ti amo incondizionatamente" gli passo il pollice sul dorso della mano e piangendo gli stampo un bacio sulle labbra,poi mi avvio verso la porta della stanza per andarmene speranzosa

Spazio autrice
Hello,aggiornamento diurno. Che pensate del capitolo? Fatemi sapere. Tra qualche capitolo probabilmente ci saranno dei brevi salti temporali e poi intorno al capitolo 35 l'epilogo. Lasciate un commento e una stellina Nada da dirvi e ci vediamo alla prossima
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