(Prologo)

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La relazione che avevamo io e Yoongi potevo definirla come "un boomerang di amore e odio". Si lanciava bene e si ritornava in guerra. Tutto girava attorno a questo circolo vizioso ma entrambi sapevamo che non era proprio cosi.

L'infanzia che ho vissuto è stata semplice, normale, basata sull'educazione e sulle priorità che i miei genitori mi hanno sempre insegnato, tutto contornato da sentimenti positivi facendoci risultare come una semplice e tipica famiglia.

La mia amicizia con la scuola è stata lenta e a tratti quasi impossibile, per via delle normali, purtroppo, prese in giro che facevano, all'epoca, e fanno tutt'ora ormai parte della quotidianità di una società sprecata in cui un maglione rosa può costarti la vita, un rossetto nero ti rende una tossica e la gentilezza viene vista di cattivo occhio. Fortunatamente, o miracolosamente, però mi sono sempre rialzato a testa alta tenendo conto anche delle persone che erano entrate nella mia vita e che l'avevano migliorata, come Taehyung, che aveva preso posto accanto a me senza mai lasciarlo diventando il fratello che tanto desideravo.

Quando io e Taehyung ci incontravamo parlavamo sempre dei nostri sogni, delle nostre passioni, dei nostri amori, e programmavamo di vivere insieme, magari con una persona al nostro fianco, e realizzati nel mondo dello spettacolo, come speravamo potesse accadere.

Il nostro gruppo rimase un duo fino all'inizio delle scuole superiori quando, in un modo alquanto strano ed improvviso, incontrammo il gruppo di Yoongi.
E solo in quel momento potemmo capire di essere completamente fottuti.
Il gruppo era composto dai due maggiori, ormai studenti di quinta e quasi agli sgoccioli con l'esame per terminare gli studi, altri due in corso con il terzo anno e l'ultimo e nuovo arrivato della nostra età.

Il primo che incontrammo fu proprio Hoseok, che ci diede parola durante la lezione pomeridiana di spettacolo e recitazione e si trovava nel gruppo "1-A/3-B" che faceva parte di quella fascia oraria concentrata di più verso sera.
Hoseok era un persona davvero deliziosa, simpatica, armoniosa e sempre con la battuta pronta, probabilmente era l'anima del gruppo e la loro vitamina al mattino, altrimenti non c'era altra spiegazione.

Taehyung legò molto e subito con lui, sembravano davvero compatibili e si trovarono bene, mentre io feci molta più fatica, non perché non avevo coraggio di farlo, ma il mio modo di esprimermi era totalmente diverso da quello delle altre persone e potevo risultare distaccato, talvolta 'asociale'.

Ma ben presto Hoseok riuscì ad entrare anche nel mio angolo visivo dedicato al chiaro e quindi, appena assestato il terreno, ci fece conoscere subito il suo gruppo nell'intento di farci unire.
E devo ammettere che fu tutto molto più semplice, molto più fattibile rispetto alle prime volte in cui dovevo legare con qualcuno, soprattutto per il comportamento degli altri ragazzi, soprattutto per...

Namjoon e Jin erano i più grandi del gruppo e, insieme, sembravano i genitori di tutti noi comportandosi come i pilastri della nostra grande famiglia. Esitarono, però, davvero molto nel dirci che in realtà erano già anni che stavano assieme proprio come coppia ma era più che comprensibile visto i molti commenti e cose accadute in passato ai due singolarmente. Infatti ogni volta che bisognava parlarne sembravano irrigidirsi e rigirare la domanda per farla capitare altrove su altri argomenti.

E questo mi fece riflettere così tanto da portarmi spesso a rigirarmi nel letto e guardarmi allo specchio chiedendomi: "Cosa voglio davvero? Chi sono davvero?". Ma non ebbi risposta velocemente.

A questo punto si presentò anche Jungkook, il ragazzo della nostra età, un vero e proprio playboy per ragazzi e ragazze. Non si vedeva di certo tutti i giorni un bel tipetto dai capelli spettinati, un look da far invidia allo stile rock e punk, ma soprattutto con l'immancabile matita nera nella riga inferiore dell'occhio. Era timido, riservato, ma allo stesso tempo avevano timore di lui, così tanto che nessuno aveva messo in giro 'voci strane' sul suo conto.
Lo invidiavo così tanto per la sua reversibilità caratteriale.
Ritornando al suo 'far cascare atterra uomini e donne', fin dall'inizio fu palese che i suoi occhi, li puntava solo addosso a Taehyung che, dopotutto, non era da meno e questo lo avevamo notato tutti.

Yoongi invece, lui si dichiarò fin da subito un ragazzo taciturno, a volte anche imbarazzato o irritato, ma dall'espressione triste e la goccia traboccante dal vaso pronta.
Fin da subito i miei occhi colpirono i suoi adorabili capelli verde menta e da lì, da quel momento, nel mio cervello tutti i fili iniziarono a scollegarsi tra loro permettendomi di capire con chiarezza alcune cose, ma facendomi perdere la ragione verso altre.

Io e Taehyung, quando rimanevamo da soli, chiusi nella mia stanza, ci sfogavamo tanto su quanto successo magari nel gruppo stesso, o magari singolarmente con Yoongi e Jungkook, le solite cose da ragazzini ingenui insomma. Ragazzini che provavano sentimenti per altri ragazzi.

Ricordo ancora quando, dopo il coming out di Taehyung come bisessuale ai suoi genitori, il peso di tenersi dentro una cosa così grande divenne davvero impossible da sopportare, per me, e scoppiai in un pianto molto più che disperato, molto più che liberatorio.

Glielo dissi. Le immagini di mia madre, piangente che mi abbracciava, e mio padre che a stento riusciva a capire cosa stesse succedendo, mi ritornano vive con un sorriso accentuato ogni volta di più.
Dopotutto erano sempre stati lì, presenti, per me e lo sarebbero stati anche con un figlio gay, anche con un figlio 'diverso'.

Gli anni passavano e ci ritrovammo ben presto due genitori già impegnati con il lavoro sul verso senso della parola. Namjoon e Jin stavano crescendo per farci crescere ed infatti partirono subito dopo il diploma, verso l'america, per poter trovare subito qualcosa di efficiente per il loro piccolo nucleo. E lo trovarono presto, stabilendosi definitivamente in una casa meravigliosa.

Qualcos'altro che cresceva, però, era il rapporto tra Taehyung e Jungkook che, ormai tutti e tre in terza e nella stessa classe, si allargava sempre e sempre di più fino a farci capire, apertamente, che la loro era una relazione seria, vera, ferma.
La mia felicità, per la sua di felicità, non poteva bastare per descriverla ma non mi capacitai, in ogni caso, della storia 'come aveva fatto se eravamo partiti dallo stesso punto?'.

Beh, non ricevetti risposta visto che io e Yoongi, ormai pronto per la fine della scuola, rimanemmo solo e soltanto amici. Amici un pò strani, certo, visto che la sua amicizia verso Hoseok non era la stessa che aveva con me, ma alla fine mi bastava comunque potergli stare vicino, mantenergli la bottiglia d'acqua durante gli allenamenti di palla a volo, poterlo guadare durante le lezioni in compresenza, dargli supporto prima di un compito, stargli vicino quando ne aveva bisogno.

Mi bastava questo, forse.










Angolo Autrice:
Ciao ragazz*, benvenuti nella nuova avventura posta al centro di questa storia, che vede come due personaggi principali la Yoonmin, e a seguire la Vkook e ancora la Namjin.
Sono stata assente per parecchio tempo, visto che dopo aver finito la scuola trovare cosa fare è stato fondamentale per me.
In questo momento sono in una fase di stallo dove, si ho delle cose da portare a termine e da fare, ma non ne sono del tutto soddisfatta. Ecco perché ci ho messo davvero tanto nello scrivere questa storia.

Detto questo, volevo parlarvi un pò di questa storia che nasce per scherzo, nasce perché c'era bisogno di rendere partecipe un argomento un po diverso dalla solita storia, nasce perché è tratta da un fatto realmente accaduto, un fatto della mia vita. Vederlo scritto nero su bianco mi rende ancora più sicura, mi fa sfogare ancora di più, mi fa sentire meglio.
Ogni piccolo dettaglio è parte della mia vita, a partire dal coming out :).
Usare Yoongi e Jimin per raccontare non è una scelta dettata dal caso, ma perché in effetti siamo stati proprio noi stessi ad interpretare la yoonmin, io in primis ad interpretare Jimin.

Non fatevi condizionare da questo, però, nella vostra immaginazione deve palesarsi il gruppo, non l'autrice.

Grazie per il vostro supporto e per avermi ascoltato fin qui.
Vi lascio alla fine la foto della mia pagina instagram, così da poter ovviamente ricevere aggiornamenti, seguirmi e magari partecipare ai vari contest che faro, live e molto altro.

Che dire adesso.

Buona lettura ❤️❤️

"Over The Horizon"//Yoonmin (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora