Appena il ricordo mi fu vivo in testa, iniziai a piangere come non avevo mai fatto fino ad ora. Sembravo un disperato, un pazzo, usai la stessa tragicità di quell'urlo che tira una madre alla morte del proprio figlio, una persona alla perdita di un proprio caro. Loro, però, avevano un motivo valido, io come avrei potuto spiegarlo?
Oltre a sentirmi tradito da parte di un amico che credevo essere dalla mia parte, che credevo essere leale, dentro di me c'erano anche la disperazione e la distruzione verso la realizzazione di un qualcosa più grande delle mie aspettative: avevo totalmente perso ogni chance con Yoongi.
"Jimin" sussurro Taehyung abbracciandomi velocemente, per poi accarezzarmi i capelli. Tutti gli altri decisero di lasciarci da soli, compreso Yoongi che, fra il dubbio e l'incertezza, copiò comunque il medesimo gesto.
Si sedette sulla sedia occupata precedentemente da me e mi trascinò sulle sue gambe."Tae" singhiozzai sussurrando "non è giusto, non è possibile" continuai scuotendo la testa mentre cercavo un aggrappo di respiro tra una parola e l'altra.
"Calmati Jiminie, perfavore, calmati" sussurrò cercando di calmarmi con i suoi massaggi.
"Ho sognato di sposarlo nel mentre che tutto ciò accadeva, come potrei calmarmi" scossi la testa asciugandomi, inutilmente, la parte sottostante agli occhi.
"Puoi sognare ciò che vuoi Jiminie, ma calmarsi è altro" annuí Taehyung sospirando.
Annuii lentamente, appoggiando la testa sul suo petto, tenendolo stretto a me e rappresentando, con quel gesto, la mia gratitudine a quel calore che emanava e che mi faceva sentire amato e protetto.
"Odio vederti così, ma sappi che Yoongi hyung non ha nemmeno risposto, anzi. Si è subito fiondato in piscina per salvarti" parlò, Taehyung, appena vide che il mio petto e la mia schiena iniziarono a muoversi regolarmente.
"Accetterà di sicuro" sussurrai scuotendo la testa
"Come fai a saperlo?" chiese passandomi, delicatamente, una mano sulla spalla.
Scrollai le spalle senza dire niente, ormai già sapevo tutto e non c'era bisogno di girarci intorno, piuttosto aspettavo che questo duro colpo avvenisse senza farmi aspettare troppo. M'avrebbe solo lacerato il doppio se continuava a tardare come stava già accadendo.
"Mi dispiace solo di avervi rovinato la serata" mi limitai a dire
Ed in effetti era così, mi sentivo davvero male per essermi comportato in quel modo così esagerato. Probabilmente qualcuno al mio posto avrebbe afferrato Hoseok in disparte dandogli una marea di cazzotti, tali da rendergli il viso livido, o semplicemente gli avrebbe urlato addosso tutte le parole più schifose di questo mondo, ma no; non era da me, questo stile non faceva per me. C'è l'avevo con Hoseok solo perché lui aveva avuto il coraggio di farlo prima, aveva avuto a sua disposizione quei cinque secondi in più che era riuscito ad usare benissimo, meglio di me. Sembrava quel gioco in cui bisognava indovinare le parole avendo un massimo di cinquanta secondi e, quindi, indovinarne una allo scaderne, poteva salvarti veramente la vita.
Io, purtroppo, non sapevo giocare.
"Non hai rovinato nulla, Jiminie. Hai solo avuto un piccolo incidente e una reazione ad un qualcosa che è successo. Niente altro. Piuttosto devi pensare alla tua situazione"
Mi alzai con attenzione dalle sue gambe e mi morsi le labbra
"Meglio se vado a casa" sussurai"Ah-ah" scosse la testa tirandomi di nuovo su di sé facendomi sedere, ancora, sulle sue gambe "non se ne parla proprio. Non lascerò che il mio migliore amico vada a deprimersi da solo a casa. Se vuoi rimani attaccato a me, ma devi pensare a divertirti adesso"
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"Over The Horizon"//Yoonmin (completata)
FanfictionSperavo sempre di essere all'altezza in tutto quello che facevo, speravo di non poter mai cadere in basso e speravo, in ogni caso, di tenere duro e non lasciarmi mai distruggere dalle imperfezioni del mondo esterno. Diversi punti di vista, diverse s...