Capitolo Uno

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Come c'eravamo arrivati, non lo sapevo di certo, ma in quel momento la mia felicità vagava così tanto da non farmi rendere conto nemmeno del grosso frastuono che si allargava attorno a me.
Tutti erano pronti per festeggiare il grande giorno, tutti sembravano contenti del nuovo avvenire.

Tutti non vedevano l'ora, ed io compreso.

Erano passati davvero molti più anni dal periodo delle scuole, come dicono tutti: "il tempo vola, caro mio, non ti rendi nemmeno più conto di aver fatto trent'anni e sembri ancora fermo, immobile, vicino ai tuoi diciotto".

Era vero. Non avevo di certo trent'anni, ma stavo per compierne venticinque e ciò mi rendeva la vita completamente più leggera, il cuore soprattutto. Erano cambiate tantissime cose da quel tempo di spensierata gioventù, il quale l'unico problema era il jeans da mettere il sabato sera o il gusto di gelato da prendere quell'estate.

Appena finito scuola trovai subito lavoro in uno dei bar appena aperti in zona, nessuno si fidava di quella struttura e tutti giudicavano la sua chiusura in tempo breve, ma a quanto pare la bellezza dei camerieri o del posto stesso salvò la situazione portandolo ad essere il migliore in circolazione.

Hoseok e Taehyung, invece, entrambi lavoravano in un teatro addetto a spettacoli e opere liriche e beh, non c'era bisogno di comprendere il posto dei due qual'era. La sua passione, mischiata alla tenacia della rude voce di Taehyung lo fece diventare amato e rispettato da tutti, come lo stesso Hoseok e i suoi divertenti conflitti interiori verso il mondo che la gente amava alla follia.

Jungkook, anche lui, aveva trovato un posto come segretario in una città ai confini con la nostra e la sua intelligenza l'avrebbe, di lì a poco, portato a superare un livello in più, rispetto ad un semplice segretario e questo era l'augurio di tutti noi. La sua relazione con Taehyung, inoltre, continuava ad essere presente e nonostante la distanza, il poco tempo, i lavori da fare, era molto forte e salda.

Jin e Namjoon, invece, erano ancora via e più precisamente a molte distese infinite di mare di distanza tra noi, ma questo non di certo impediva di sentirci tutti i giorni per una videochiamata o solo per ridere degli scontri tra Taehyung e Yeontan, il suo adorabile cagnolino, contro Jin e Monie, il cagnolino di Namjoon, che era semplicemente bellissimo. Entrambi i padroni erano più bambini che altro, ma alla fine ci facevano sempre finire con il ringraziarli per la loro mitica presenza che ci migliorava la giornata.

Yoongi, invece, si era appassionato alla musica e come noi amici sapevamo il suo sogno era quello di diventare un produttore musicale anche se per via di molti problemi parecchie volte ha dovuto rinunciare a questo sogno immettendosi in un qualcosa che potesse ricordarlo ma che alla fine non lo rendeva così felice.

Questo, però, è cambiato quando Yoongi pubblicò sul suo profilo instagram una canzone da lui stesso prodotta, scritta e strutturata, che attirò l'attenzione di diverse persone facendola girare sempre di più, fino a farla arrivare all'orecchio di diversi produttori che, contattando il ragazzo e conoscendo la storia della creazione della canzone, rimasero shoccati dal suo talento. Lo inviarono in parecchi, ma lui scelse una sola delle tante case discografiche, quella che dopotutto gli permetteva di avere più successo e più denaro. La Hybe.

Quindi dopo che tutti quanti ebbero realizzato i loro sogni, compreso anche me che adoravo il contatto con la gente, anche un secondo mio sogno si realizzò, facendomi credere che anche l'impossibile potevo scalare. Finalmente, dopo davvero tanti anni, Yoongi prese posto accanto a me e questa volta non di certo come amico.

Il suo dichiararsi fu la cosa più dolce, nonché bella a cui potessi mai assistere. Sembrava essere in un sogno e che tutto quello non era di certo capitato per caso, anzi lo stavo vivendo quasi in terza persona.

"Over The Horizon"//Yoonmin (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora