II

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Giunse al limite della boscaglia che divideva il fitto della foresta dal piccolo villaggio della sua tribù, quando ormai era già giorno fatto.

Il sole era insolitamente caldo per quelle ore del mattino, ma l'estate era ormai esplosa e neanche un cielo perennemente coperto da nuvole e pioggia, come quello di La Push, poteva opporsi al susseguirsi delle stagioni.

Indossati i suoi pantaloncini sbrindellati da battaglia, come lui stesso li definiva, si diresse verso la sua casetta rossa, deciso solo a levarsi di dosso il salmastro del mare con una doccia e a lasciarsi cadere sul letto, sperando di dormire profondamente, fino all'ora della ronda successiva.

- Jake! - lo richiamò Rachel, appena ebbe messo piede in casa. Il ragazzo, già esasperato dalla sola voce della sorella, continuò dritto verso la porta del bagno.

- Jake ... - ripeté la ragazza, questa volta con un tono amorevole, che servì solo ad irritare di più il mezzo lupo.

- Ti prego ... - le rispose quasi in una supplica.

- Non puoi continuare così. - continuò, ritornando alla carica. - Esci per la ronda, stai fuori tutta la notte da solo e chissà dove, rientri e ti rinchiudi in camera a dormire fino all'ora di cena, per poi uscire ancora. Non parli più, non sorridi, sei scostante ed insofferente. Devi avere pazienza, Jacob! - terminò, posandogli una mano sulla schiena nuda e ampia. - Tornerà! - cercò di rassicurarlo.

- Ti prego ... - ripeté il ragazzo, scansando, bruscamente, il contatto con la sorella. - Ho smesso di credere alle favole già d un po'. E, se vuoi un consiglio, sarebbe ora che lo facessi anche tu! - la liquidò quasi con cattiveria.

Detestava quell'atteggiamento da "mammina premurosa", che Rachel prendeva, come una donna consumata, sulle cui spalle ruotano peso e responsabilità della famiglia.

Senza darle il tempo di replicare, entrò in bagno e chiuse la porta dietro di sé, sperando di farla desistere.

Ma Rachel era esattamente come lui: testarda fino all'inverosimile e non si sarebbe arresa davanti alla distanza che suo fratello aveva messo tra sé ed il resto del mondo. Era una Black e neanche il rumoroso scroscio dell'acqua, sotto la quale Jake aveva tentato di rifugiarsi, le impedì di continuare.

- Il destino non sceglie a caso ... - sentenziò, come uno degli anziani della tribù. - E' il tuo imprinting e tornerà. - E a voce ancora più alta, perché potesse sentire, continuò : - Siete nati l'una per l'altro! -

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