Her famous brother (L.S)

12

Louis's POV
Torno in camera con il nervoso e chiudo la porta a chiave.
Cosa mi sarà saltato in mente quando ho chiesto a Harry di venire con me.
Mi fa incazzare.
Decido di chiamare Lottie per provare a capire cosa sia successo.
"Dimmi che sta bene" mi dice quando risponde
"Chi?" Chiedo
"Harry" mi dice lei
"Sta bene" dico
"Oddio, menomale..." dice
"Tu sai, vero?" Le chiedo confuso
"Si" dice
"Perché lui non sa che sai?" Le chiedo
"Perché non ho mai avuto il coraggio di dirglielo" mi dice
"Perché si è arrabbiato con te?" Le chiedo
"Perché non gli ho mai detto che tu sei gay e lui ha un problema con i ragazzi" mi dice
"Come fa ad avere dei problemi con i ragazzi se è gay?" Chiedo confuso
"È una storia sua, non posso raccontartela io. Posso solo dirti che è grave e che sta provando a superarla" mi risponde lei
"Ok..." dico
"Trattalo bene Lou, io confido in te" mi dice
"Lo farò, ci sentiamo" le dico
Lei mi saluta e chiude la chiamata.

Mi sento immediatamente in colpa, apro la porta per andare a cercare Harry ma quando apro la porta ma colpisco in faccia qualcuno.
"Cazzo, mi dispiace. Ti sei fatto male?" Chiedo a Harry
"N-no" dice ma dal naso gli cola del sangue
"Vieni qui" dico rientrando in camera, corro in bagno per prendere il disinfettante
"Sono un disastro" mi dice sedendosi sul letto
"No! Non ci pensare nemmeno, sono io il disastro" dico disinfettandogli la ferita
"Se vuoi me ne posso andare" mi dice
Sento una fitta al petto solo al pensiero.
"Ti voglio qui, con me" gli dice
"Mi dispiace di averti fatto arrabbiare" dice
"Ero solo nervoso, dispiace a me" dico
"Posso chiederti un favore?" Mi chiede timidamente
"Tutto ciò di cui hai bisogno" dico io
"P-posso chiamare mamma dal tuo telefono?" Mi chiede
"Perché?" Gli chiedo confuso
"Il mio...è frantumato" dice arrossendo
"Certo che puoi" Gli dico
"La password è la mia data di nascita" aggiungo
Lui si sporge per prendere il telefono e una volta recuperato mette la password.
Sorrido per il fatto che non mi abbia dovuto chiedere il giorno in cui sono nato.
Poi si mette a parlare con la mamma ed io ne approfitto per andare a fare la doccia.
Quando esco dalla doccia, Harry ha finito la chiamata e tiene tra le coscia la scatola dei braccialetti
"Vuoi metterli?" Chiedo
"Non lo so" dice lui
"Questo mi piace" aggiunge indicando il bracciale blu che ho preso a Madrid
"È molto bello" dico
"Me lo potresti mettere?" Mi chiede timidamente
"Certo che posso" dico sedendomi nel letto al suo fianco.
Si solleva la manica della felpa ed io glielo lego
"Sono tanto fiero di te" gli dico
"Grazie Lou" mi dice
"Vieni? Ti porto fuori a cena" gli dico
"Come?" Chiede confuso
"Non vuoi cenare con me?" Chiedo
"Si ma...i paparazzi?" Mi chiede
"Non ce ne saranno" dico
"Ok..." dice titubante
"Vuoi venire vestito cosi?" Gli chiedo
Lui va nel panico ed io mi sento un coglione
"Stai benissimo, non era un insulto" preciso
"Oh..." dice arrossendo
È così tenero.
"Dai andiamo" gli dico
"Non possiamo mangiare qui?" Mi chiede
"Perché?" Chiedo confuso
"Niente" mi dice
"No, dimmi" gli dico
"Non capiresti" mi dice
"Capirò" dico
"Non riesco a stare solo con te in una situazione in cui non posso scappare se mi sentirò soffocare" mi spiega
"D'accordo, mangiamo qui" dico
"Non pensi che sia stupido?" Chiede
"No" dico
Lui mi sorride, prende una camicia dall'armadio e va in bagno.
Quando esce noto che ha una camicia rosa e la bandana abbinata
"Ti sta bene il rosa" dico
"Grazie" dice arrossendo

Vorrei baciarti.

"Andiamo?" Mi chiede
"Prima di voglio dare questo" dico prendo un pacco dal cassetto
"Per me?" Chiede stranito
"Si" gli dico
Lui strappa la carta proprio come farebbe un bambino.
"Lou...non posso accettare" dice
"Si che puoi" gli dico
"È troppo costoso" mi dice
"No, non lo è" gli dico
"Ma quando lo hai preso?" Chiede
"Ho chiesto il favore a Jesse, doveva essere un regalo per quello che fai per me, la fortuna ha voluto che tu rompessi il tuo oggi" dico
"Ti ringrazio così tanto Lou" mi dice abbracciandomi
"Per te questo e altro" gli dico stringendolo a me