Passammo la serata così, abbracciati senza dire una parola. Le sue mani mi sfioravano le gambe e la sua testa incastrata al mio collo mi dava un senso di piacere. Era tutto molto bello, come in un film. Asciugai il viso ancora un pò umido dalle lacrime e mi girai a guardarlo. Eravamo vicinissimi. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra. Iniziai a mordermi il labbro. Volevo baciarlo ma non ne avevo il coraggio, ma finalmente i nostri occhi si incontrarono e lui capì ciò di cui avevo voglia. Mi prese il viso tra le sue potenti mani e con delicatezza appoggiò le sue splendide labbra sulle mie.
Ero felicissima, avrei voluto urlare, saltellare dalla gioia, ma rimasi calma e stetti lì attaccata a lui e non volevo più staccarmi. La sua lingua iniziò ad esplorare la mia bocca. Il suo sapore sapeva di menta, freschissimo come un fiore di primavera. E pensai alla primavera, a tutto quello che potevamo fare insieme, a tutto quello che avremmo potuto affrontare, a tutto quello che avrei provato stando con lui. Un bacio dopo l'altro. Non era mai abbastanza. Volevamo di più.
Ero sicura, volevo lui e nessun altro.
Con lui riuscivo ad essere me stessa senza vergognarmi.
Quella sera mi accompagnò a casa e salutandomi mi disse "a domani piccola".
Quella notte la passai in bianca. Fumai 3-4 sigarette e mi rilassai ascoltando la mia amata musica.
Finalmente stavo cambiando, finalmente diventavo ciò che ho sempre desiderato essere, dolce, donna, amata, apprezzata, ma soprattutto importante.
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Tutto ciò che non ti aspettavi.
RomansaJanelle, 16 anni. La classica tipa a cui non piace essere al centro dell'attenzione. Viene definita "maschiaccia" a causa del suo modo di fare, di comportarsi, di rivolgersi alla gente. Una ragazza carina, molto carina, con mille delusioni e rimpian...