10 - Non tutti i cattivi sono degli antagonisti -

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Io e Sebastian passammo l'intera mattinata a parlare, cercando di evitare l'argomento "vampiri" o "sangue".
Finalmente Sebastian sembrava comportarsi con me molto spontaneamente, non aveva paura di cedere alla tentazione, la paura che io possa ammalarmi o altro, in lui era scomparsa, ma soprattutto sembrava felice che io fossi diventata un vampiro, anche se sembrava che qualcosa lo tormentasse.
< Agatha.
< Mh?
Si avvicinò a me e mi baciò.
Sembrò lasciarsi andare molto di più rispetto ai baci precedenti, mi sentivo felice, ero simile a lui, riuscivo a capirlo.
Mise una mano tra i miei capelli approfondendo il bacio, le mie mani vagarono sul suo petto.
Dopo un po' ci staccammo e ci fissammo negli occhi per qualche secondo.
< Stiamo insieme ufficialmente ora. - sorrise Sebastian.
< Mmh non so, devo pensarci. - sorrisi mentre spostai lo sguardo sul soffitto della camera.
< Non era una domanda, sei mia e basta. - mi avvicinò a lui.
< Ascolta..
< Si?
< Io ho dormito per 2 mesi..
Rimase il silenziò, lasciandomi finire.
< I miei nonni non sanno niente di me da più di 2 mesi.
< Mi ero completamente dimenticato effettivamente.
< Posso tornare li?
< Scusa ma, è meglio di no, rischieresti di ucciderli lo sai.
< Mi controllerò, posso riuscirci.
< Ascolta, la tentazione è più forte di quanto credi, soprattutto all'inizio, immagino che siano preoccupati ma se ti tengo lontana da loro sappi che lo faccio per te. Perchè potresti fargli del male.
< Capisco. Puoi farmi un favore?
< Tutto per te. - sorrise.
< Puoi andare a controllare da parte mia se stanno bene? Se è successo qualcosa, anche Josephine sarà preoccupata, puoi controllare anche lei? Ah e.. Magari puoi lasciargli una lettera da parte mia dove dico che sto bene o qualcosa del genere, penseranno che io sia morta come minimo.
< Cosa ci ricevo in cambio?
< Questo. - sorrisi e lo baciai.
< Okay vado a lavoro. - fece il segno militare con la mano scherzando e poi si alzò dal letto. < Ci vediamo più tardi.
< Ciao. - gli sorrisi e Sebastian uscii dalla camera.
Rimasi a fissare il soffitto per un bel po', mi sentivo una persona davvero orribile a pensare che io non mi sia fatta sentire da loro e soprattutto che io mi sia completamente dimenticata di loro.
Ero cosi impegnata con la testa che ho finito per scomprarire dalla loro vita.
Mi alzai dal letto e appena uscii dalla stanza mi trovai Liam davanti.
< Ehi Liam!
< Fi fei fisvefiata!! - disse con una patatina in bocca, poi fece cadere a terra il pacchetto, prendendomi in braccio e iniziando a correre per i corridoi. <AFAFHA FTA FEGLIO!!! - urlò Liam.
< Ehi non si parla a bocca piena! - lo rimproverai ridendo.
Tutti uscirono dalle loro camere guardandoci mentre Liam mi portava in giro come un trofeo.
Arrivammo davanti alla camera di Catherine, io scesi dalle braccia di Liam e la abbracciai.
< Mi piace la tua versione vampirica, sembri cazzuta. - sorrise.
< Fonfordo fure fio. - disse Liam riprendendo il pacchetto di patatine, ingozzandosi.
< Sono contenta di rivedervi. - mi guardai intorno.
L'unica cosa che so è che gli incubi che ho avuto, sono stati i più brutti che io abbia mai avuto e trovarmi li con loro era come essere morta da quel giorno e aver trovato finalmente un posto felice.
Io non la chiamerei maledizione proprio come Sebastian, ma dono.
Ovviamente ci sono cose negative come in qualsiasi cosa esistente, niente è perfetto.
Però hai una famiglia, persone di cui fidarti, sai di non essere debole, viaggiare per il mondo e fare tutte quelle cose che fino a poco tempo prima avresti detto "Se avessi avuto più tempo".
Ora hai tutto il tempo del mondo, è come se si fosse fermato tutto nell'istante in cui Sebastian mi aveva morso e a me stava bene, per ora.
< Agatha, Anthony è fuori in giardino, penso gli faccia molto piacere sapere che ti sei risvegliata e che tu sia viva.
< Va bene, ci vediamo più tardi. - dissi velocemente e mi affrettai ad andare da lui.
Mentre uscivo, non potei che non notare un buonissimo odore di natura, oltre al fatto che mi sembrava di non sentirlo da troppo tempo, era anche difficile non notarlo.
I miei sensi erano aumentati notevolmente.
Vidi Anthony su una panchina, non molto lontana, con una tazza mentre leggeva un libro che teneva con l'altra mano.
< Cosa leggi? - dissi arrivandogli dalle spalle.
Lui si girò verso di me e un sorriso gli si formò sulle labbra.
< Cavolo, stai bene? Ti sei ripresa, non sai da quanto ti aspettavamo.
< Scusatemi se ci ho messo troppo.
< Sai Sebastian è rimasto tutto il tempo al tuo fianco, devi piacergli davvero tanto.
< La cosa è reciproca. - mi sedetti affianco a lui.
< Come ti senti? Le ossa ti fanno male?
< Mi sento un po' strana, i sensi credo siano aumentati, tendo a vedere e sentire le cose in modo molto più amplificato.
< Ti abituerai. Ti senti debole, vero?
< Si molto.
< È normale, non preoccuparti. Ascolta, per il primo periodo dovrai far uso di sangue umano, devi capire cosa vuol dire essere un vampiro, cosa comporta, devi capire i limiti della tua forza e tutto il resto. Poi potrai iniziare a diventare una di noi. Come sai i poteri si indeboliscono non prendendo sangue che dovresti, per cui se verrai allenata bene, sarai forte anche con qualche aiuto in meno.
< Aspetta, sangue umano? Pensavo non uccideste persone..
< Infatti, ne procureremo un po' da un ospedale, non preoccuparti, non faremmo mai del male ad un umano, altrimenti ciò che facciamo sarebbe inutile.
< Capisco.. Quindi sarò allenata?
< Si, da Liam. È uno dei migliori qui dentro.
< Sarà un piacere, grazie per quello che fate per me.
< Oh non parlare cosi, ormai sei una di noi. Ciò vuol dire che fai parte della nostra famiglia.
< Ma non sono orfana.
< Non devi esserlo per forza. - rise < Fai parte della Famiglia nel momento in cui decidi di non bere più sangue umano. È quello che farai giusto?
< Non ho intenzione di uccidere.. umani, d'altronde fino a 2 mesi fa ero come loro, anzi vorrei proteggerli.
< È quello che facciamo.
Sorrisi.
< Come si è sentito quando è stato trasformato in vampiro?
< Io? Oh, nessuno mi ha mai chiesto una cosa simile.
Rimase a fissare la tazza di thè per un po'.
< Mi sentivo solo, quando sono stato trasformato avevo 32 anni, avevo 2 figli e una bellissima moglie, oh se era bella. Purtroppo una sera venne un gruppo di vampiri e sterminò la mia famiglia, solo io riuscì a salvarmi. Non capivo cosa stava succedendo, pensavo di essere ancora "umano". Lo capii dopo 1 anno sai? Eppure non voletti accettarlo, quindi aggiungi qualche mese in più. Poi quando capì e riuscì ad accettarlo mi dissi che era ingiusto, non volevo distruggere altre famiglie, perché ogni volta ripensavo alla mia che mi è stata strappata via. Sono stato depresso per molti, molti anni. Soprattutto perchè ero solo, è quello che ti uccide.
Poi inziai a trovare persone come me che capirono la mia idea e la approvarono, fino a creare quello che siamo ora.
< Non ha mai provato a risposarsi?
< Sto bene così, non ho mai più cercato una persona da "amare" da qiel giorno, mi bastavo io.
< Dev'essere stata dura.
< Molto. Però sono qui, e ne ho viste tante.
Lo abbracciai, mi venne spontaneo e in realtà credo anche ne avesse bisogno, lo ammiravo per la persona forte che è, avrei tanto voluto essere come lui.
< Grazie. - disse stringendomi in quell'abbraccio.

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