30 - Vuoi sposarmi? -

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Arrivammo davanti al Black Suit, una delle discoteche più famose di vampiri che ci siano qui nei dintorni, vidi in lontananza Liam e Benjamin tenersi per mano, cosa che mi intenerì troppo, mentre affianco a loro c'era Catherine che come al solito, sembrava si stesse lamentando di qualcosa, dato che i due la stavano letteralmente ignorando.
Io, Sebastian ed Ian ci aggregammo a loro per salutarli.
< Benjii. - dissi abbracciandolo < Devi aggiornarmi su voi piccioncini. - gli sussurrai all'orecchio e lo vidi arrossire fino alla punta del naso.
< Ciao ragazzi, ciao Agatha. - mi sorrise Liam che ricambiai con un cenno di mano.
< Siete sempre i soliti ritardatari, ciao comunque. - si lamentò Catherine.
< Colpa di questi due rincretiniti che passavano il tempo a litigare. - mi lamentai.
< Ascolta non è colpa mia se quando fa le cose, lascia le cose per strada, e io voglio l'ordine in casa mia. - sbuffò Sebastian.
< Non ci vivi soltanto tu, sappilo.
< APPUNTO!!
< RAGAZZI PER FAVORE!! - urlò quasi Benjamin.
< Oh Dio, se esisti, aiutami. - dissi portandomi una mano alla fronte. < Mi verrà un'emicrania di questo passo.
< Perdonami. - mi baciò sulla fronte Sebastian, cosa che mi fece sorridere.
Ian tossì, come per interrompere quel "momento" tra me e Sebastian.
< Dai ragazzi entriamo, direi che abbiamo aspettato anche troppo. - disse Liam, prendendo Benjamin per mano e dirigendosi verso l'entrata della discoteca.
Sebastian li vide e fece lo stesso con me, a differenza che lui aveva una presa molto forte.
Spostai lo sguardo su di lui e vidi che mi stava fissando.
< Vuoi un autografo? - sorrisi.
< E' colpa tua che sei così bella. - mi baciò.
< Ehi non iniziare. - dissi spostando alcune ciocche di capelli davanti al viso, per mascherare il mio imbarazzo.
Entrammo dentro il locale e la musica, con la gente che ballava è stata la prima cosa che ci arrivò all'occhio.
Andammo verso alcuni divanetti con dei tavolini, vicino al bancone dei drink e ci posizionammo su uno degli unici divanetti liberi rimasti.
< Vuoi qualcosa da bere principessa? - sussurrò Sebastian al mio orecchio, lasciandomi dei dolci baci sul collo che mi fecero sussultare.
< Oh ti prego, non chiamarmi così. - sorrisi baciandolo.
< E' divertente metterti in imbarazzo.
< Mmmh, per me un margarita. - sorrisi.
< Arriva subito. - andò verso il bancone.
Poco dopo arrivò con dei drink per tutti e iniziammo a bere come animali.
Eravamo tutti completamente brilli, ridevamo per ogni cosa, soprattutto quando io e Benjamin ci scontravamo con gli sguardi e scoppiavamo a ridere senza senso.
< Agatha!! - urlò Benji leggermente ubriaco.
< Cosa?
< Balliamo!! - urlò, ridendo, per farsi sentire a causa della musica troppo alta.
< Non me lo stai chiedendo davvero spero.
< Muoviti andiamo!! - arrivò Benjamin a prendermi per il braccio e a portarmi in pista.
Era partita "Bam Bam Twist" di Achille Lauro, una delle canzoni del momento.
Benjamin iniziò a scatenarsi, saltellando su se stesso e ballando muovendosi in modo molto imbarazzante, l'alcool iniziava a farsi sentire.
< Dai su lasciati andare. - rise Benjamin.
< E' tutto molto imbarazzante. - risi.
< Dai, lasciati trasportare.
Feci come disse lui e iniziai a ballare con Benjamin e appena partì il ritornello feci il segno della pistola con le mani facendo finta di sparargli e andò avanti così per tutta la canzone, con sfide di pistole.
< Se fossi sobrio non avrei mai ballato questa canzone, me ne pentirò. - disse Benjamin col fiatone, una volta finita la canzone.
< Sei sfinito, Achille Lauro ti ha consumato. 
< Non dirlo neanche per scherzo, vado a riposarmi, dopo secondo round. - rise.
Lo vidi allontanarsi e stavo per fare lo stesso fino a quando poco dopo partì il lento di "Roses in the sand" di The Bird Yellow e intravidi Sebastian venire verso di me.
< Ti va di concedere un ballo anche a me? - sorrise.
< Ovvio, ma sono sfinita, ti avverto. - mi avvicinai a lui mettendo le braccia intorno al suo collo, mentre lui mi prese per i fianchi.
Iniziammo ad ancheggiare e a muoverci dolcemente, a ritmo di musica.
< Puzzi di alcool. 
< E' l'unica cosa che riesci a dirmi in un momento simile e tanto romantico? 
< Si, hai bevuto troppo, dovevi almeno contenerti un minimo.
< Scusa. - mi baciò il collo.
A metà della canzone, neanche, Sebastian si staccò bruscamente da me, portandosi una mano alla pancia e corse via, fuori dal locale,
< Sebastian! - gli urlai per farmi sentire, con scarsi risultati.
Lo seguii fino a fuori dal locale, dove si poggiò vicino ad un muretto, vicino a dei cespugli per vomitare.
Mi avvicinai a lui accarezzandogli la schiena per tranquillizzarlo, poco dopo cacciai una bottiglietta d'acqua dalla mia borsa e lo aiutai a pulirsi la bocca  e a bere un po' per riprendersi.
< Io te lo avevo detto. - gli rinfacciai.
< Già, me lo avevi detto. - sorrise lui, ancora un po' stordito.
Decidemmo di non entrare e rimanere fuori a guardare le stelle.
< Agatha. - disse Sebastian guardandomi.
< Si?
Si alzò e mi aiutò ad alzarmi, per poi mettersi in ginocchio, davanti ai miei piedi.
< Qualcosa non va? - chiesi confusa.
< Vuoi sposarmi? 
< Cosa? - sgranai gli occhi.
< Ho detto, vuoi sposarmi?
< Credo che l'alcool ti abbia reso del tutto rincoglionito. - dissi, tirandolo per il braccio per farlo alzare ma rimase li, fermo.
< Mai stato cosi cosciente. - mi guardò dritto negli occhi e cacciò dalla tasca un fazzoletto di pezza, che una volta aperto, conteneva un bellissimo anello d'argento, con una piccola gemma attaccata, che risplendeva alla luce della luna.
< Sebastian.. sei serio? - iniziai a piangere
< E' un no?
< Idiota, si che voglio. - dissi saltandogli addosso, stringendolo a me.
< Mi hai quasi fatto prendere un colpo, è costato molto l'anello eh.
< E ti preoccupi dell'anello? - dissi tra un singhiozzo ed un altro.
< Sto scherzando principessa. - rise staccandosi da me e mettendomi l'anello al dito per poi cadere in un bacio passionale.
Uno dei baci più dolci e passionali che ci sono stati fino ad adesso tra me e lui.
Una delle serate che ha segnato le nostre vite, che le ha rese un tutt'uno.

E l'istante di quel bacio, è come se ogni loro momento insieme, stesse passando velocemente, come un film.
Dal loro primo incontro, dal loro primo litigio, il loro primo bacio fino ad adesso.
Chi lo avrebbe immaginato che due persone così diverse potessero arrivare a tanto? Chi lo avrebbe mai detto che due persone conosciute per sbaglio, per caso, siano arrivate per amarsi per l'eternità?
La vita a volte ti da la prova che per l'ennesima volta, gli opposti si attraggono, perché se due persone si amano, si accetteranno in tutto.
Perché alla fine è questo che è successo con Agatha e Sebastian, che nonostante i difetti, gli sbagli e le diversità tra i due, hanno saputo amarsi.
"Nonostante tutto", che bella parola vero?
Era la parola che li rappresentava.
Dopo la promessa che si sono fatti in chiesa con gli scambi delle fedi, sono diventati più inseparabili di prima, e hanno capito quanto fosse forte quello che lo provavano, di cui non si rendevano minimamente conto della grandezza.


< E così è come ci siamo conosciuti io e tuo padre. - sorrisi tenendo la bambina tra le gambe, mentre avevo appena finito di farle una treccia ai capelli.
< Anche io troverò una persona come papà?
< E' ovvio. - sorrisi baciando la bambina tra i capelli. < Ora che ne dici di far vedere la tua bellissima treccia a papà.
< Sii!

Fine.

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