Capitolo ottavo

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Sghignazzando,Coltigar esaltava poi il resto del gruppo, collocando la corona sulla sua testa. Mindim aveva un nuovo re,della stirpe dei Saridge( cognome preso dal padre,morto con la moglie Carla subito dopo averlo abbandonato). Il nuovo sovrano innalzava la spada al cielo, fiero della sua impresa. Del re Ranian, e dei Caleirot,pensava, non vi sarebbe stata più alcuna traccia. E quello,in quel freddo giorno di apparente vittoria,fu il suo unico errore. Proprio poco prima che egli divenisse il nuovo "capo", un nuovo nascituro era venuto alla luce a Buckerville. Malissia,seppur con le ultime forze che le erano rimaste in corpo,era riuscite a compiere un piccolo miracolo. Dare alla luce un erede,prima di morire. La stanchezza,le scarse cure e il suo esile corpo avevano ceduto. Ma nonostante tutto,con la sola forza del suo carattere,aveva fatto quello che il suo amato marito sperava. Aveva completato l'opera. La profezia era iniziata. Quel bambino, in un lontano futuro, sarebbe stata l'unica speranza per il continente di Mindim. Finalmente,dopo molti giorni ininterrotti di pioggia e nuvole, il cielo era tornato a risplendere,mostrando il sereno e tutta la sua lucentezza. I fulmini scomparvero, lasciando spazio ai raggi di luce,dal colore azzurrino. Celato sotto vario fogliame, il neonato aveva pianto senza freni,senza ottenere risposte. Il corpo di Malissia era rimasto lì,inerme,senza vita,distrutto dai patimenti del parto. Le correnti d'aria smuovevano i suoi capelli smossi. In poche ore,una famiglia ed una stirpe erano state sterminate. Quasi del tutto.

Pelle chiara,occhi verdi e dita fini e dalla forma allungata,raffinata. Nel vederlo velocemente passare,a bordo di un cavallo veloce come il vento,gli animaletti del bosco restavano incuriositi. Così come un piccolo scoiattolo,il quale era riuscito di scatto ad aggrapparsi al destriero,con un balzo felino,per osservarlo meglio da vicino. Il piccolo smise di piangere,annusato dalla gracile creaturina. Con i suoi denti aguzzi,era quasi sul punto di mordicchiare la pelle candida dell'erede di Caleirot. Proprio in quel momento,gli zoccoli del cavallo si arrestarono,e un calcio violento spinse via l'animale. Impaurito,questi fuggì in cerca di un nascondiglio dove potersi riparare. Gli uomini fecero una sosta,vicino ad un piccolo laghetto,con lo scopo di rinfrescarsi un po'. Il più anziano,con il bimbo al seguito,in braccio,scese con i suoi stivali neri,scoloriti in più punti,chinandosi per cercare tra gli arbusti qualcosa da dare al piccolo per giocare. Il resto del gruppo fece lo stesso,bloccando i loro cavalli dal colore tra marrone,nero e grigio. " Capo ... non vorrei contraddirla,però... ecco...si tratta di un neonato... portarlo con noi,non possiamo proprio permettercelo...ci sarebbe solo d'intralcio!", diceva uno degli uomini visibilmente dubbioso e contrariato. Questi aveva i capelli brizzolati,dal colore rosso,sdentato e sulla ventina. A parte il capo,tutti gli altri erano su per giù ancora nella mera età della giovinezza.

I Segreti di BuckervilleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora