Leggete lo #spazio autrice, plis.
Buona lettura:*
Entro nel vecchio edificio percorrendo il lungo corridoio affiancata da Ashton, mentre parliamo, o meglio lui parla ed io faccio finta di ascoltarlo. I miei pensieri sono occupati da Calum e il suo abbraccio di poco fa. Dopo di esso sono praticamente scappata via trascinando Ashton con me rischiando di farlo cadere dalle scale.“Ashton” interrompo il discorso del riccio notando una cosa. “Sì?” mi guarda lui. “Perché tutti ci fissano, o meglio mi fissano e bisbigliano tra di loro?” chiedo incerta guardandolo con un sopraciglio alzato, attendendo una sua risposta.
In effetti ho sempre odiato stare al centro dell’attenzione. Ed adesso mi ritrovo ad essere fissata da mezza scuola. Perfetto.
Tanto prima o poi morirete, stronzi. Che avete da guardare? Volete una foto? Un autografo? Idioti.
“Beh forse perché stai con il più figo della scuola” interrompe i miei pensieri il ragazzo al mio fianco auto-complimentandosi. “Idiota, son seria.” ammicco un sorriso alzando gli occhi al cielo ritornando seria subito dopo. “Beh a scuola circolano certe voci su te e Calum e-“
“No, aspetta, cosa?” sbotto confusa e scioccata urlando tanto da far girare gli studenti nel grande corridoio.
“Che avete da guardare? Evaporate” urlo ai curiosi che si erano creati intorno a me ed Ashton per osservare la scena. Idioti parte 2.“Sta’ calma” riprende Ashton appena tutti ritornano a farsi gli affari loro. “No che non sto calma, cosa cavolo dicono?” alzo le braccia camminando nervosamente. “Boh, dicono che tra di voi ci sia qualcosa. Ne ho sentito parlare qualcuno stamattina, non so.” alza le spalle indifferente il riccio. “Cazzate” sbotto arrabbiata.
Esistono solo due modi per far arrabbiare Michelle Black. Il primo è non comprarle la pizza. Ed il secondo è mettendo in giro voci false.
“Sei sicura che, insomma, siete solo amici?” prende parola Ash grattandosi la nuca. “Nemmeno. Non siamo amici” rispondo con tono freddo non spostando lo sguardo dalle pareti del corridoio. “Eppure prima non sembrava così. Calum non è un tipo da coccole ed abbracci. A meno che non ci tenga davvero molto ad una persona.”
“Okay tutto quello che volete ma basta parlare di lui, vi supplico” chiedo rassegnata. Non posso nemmeno più salutare qualcuno che subito mi chiedono ‘Stai con Calum?’. Gesù, mi stanno facendo odiare quel ragazzo, più di quanto non facessi già.
Ma la domanda è: lo odio? Certo che lo odio, è così irritante. Penso.Saluto Ashton appena arrivo d’avanti l’aula di inglese per poi entrare e notare un ciuffo biondo con due metri di gambe.
Luke.
Prendo posto vicino a lui ma sembra non accorgersi della mia presenza.
“Hei Luke” gli scuoto la spalla e finalmente si volta verso di me. Noto che ha gli occhi arrossati e delle occhiaie abbastanza evidenti. Mi fa male vederlo così, dopo tutto è un mio amico. Ma fa male anche vedere Emily stare male. So che non è completamente colpa di Luke ma avrebbe dovuto essere più responsabile.“Hei” ricambia il saluto di mala voglia. “Ho parlato con mia sorella” dico insicura. Si volta completamente verso di me con sguardo speranzoso pregandomi di riferirgli ciò che mi ha detto Emily.
“Ha detto che per ora non vuole parlarti, perché sta ancora male, ma tu le piaci molto, ci tiene a te e se riuscissi a riconquistare la sua fiducia, se riuscissi a farle perdere la testa di nuovo, senza causarle altro dolore, ti perdonerebbe.”
“Sono un tale idiota” impreca contro se stesso mentre io provo a dargli conforto con un abbraccio.In quel momento entra il professore, mettendo fine al nostro breve discorso.
Inutile dire che sia io che Luke ci stiamo annoiando a morte. Durante tutta la lezione abbiamo fatto tutto tranne che prestare attenzione al prof. Abbiamo riso così tanto che quel pelato-volevo dire, professore, ci voleva mandare dal preside. Coglione.
Ma dopotutto è stato bello far sorridere Luke, mi sento realizzata.
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Twice-Calum Hood
Fanfiction'Pensavo che l'amore fosse una cosa stupida, una cosa superficiale, una cosa dalla quale si può scappare. Pensavo fosse da stupidi innamorarsi di una persona per i suoi modi di fare così affascinanti o per il suono della sua risata. Forse sempliceme...