Capitolo 24

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La sveglia continua a suonare, ma di alzarmi proprio non ne ho voglia. Butto il braccio alla cieca colpendo la sveglia e far cessare quell'insopportabile suono da essa provocato.

Mi alzo svogliatamente, come sempre, dal letto pensando solo ad una cosa, o meglio dire persona: Calum. Dovrei proprio parlargli e magari risolvere la questione.

Magari io vado da lui e scopro che mi stava aspettando, ammette che è innamorato di me e che vuole stare solo con me perché sono l'unica per lui. Magari mi dice che sta cambiando, che vuole farlo. Per me. E poi magari io lo bacio e lo abbraccio, così forte da stritolarci le ossa. E forse io lo perdono e lui mi chiede di essere la sua ragazza ed io accetto.

Un attimo, meno seghe mentali, Michelle.

Magari lo cerco per parlargli e lui mi manda a quel paese, o dice che è stata la cosa migliore. A quel punto io crollerei, dopo averlo preso a calci.

Lascio questi pensieri in un angolo remoto del mio cervello e mi alzo, ma noto un foglio, o meglio biglietto, sul comodino. Lo apro ed inizio a leggerlo.

" Wait, don't tell me Heaven is a place on earth I wish I could rewind all the times that I didn't show you what you're really worth.

The way that you held me I wish that I'd put you first I was wrong I admit Numb from your kiss While you were slipping through my fingertips.

Taking every breath away With all of the mistakes I've made From all the letters that I've saved This is everything I didn't say I wish I could've made you stay And I'm the only one to blame. I know hat it's a little too late This is everything I didn't say.

Wake me up now And tell me this is all a bad dream All the songs that I wrote All the wrongs hat I hoped would erase from your memory. Holding onto a broken and empty heart Flowers I should've bought All the hours I lost Wish I could bring it back to the start. "

-

"Ciao scricciolo" saluta il riccio appena entro in macchina. "Ciao Ash" ricambio distratta. "Tutto okay?" "Umh, sì" annuisco. La verità è che continuo a pensare a quel bigliettino che c'era sulla mia scrivania. Può essere che l'abbia portato il vento? No, ma qualcuno deve pur sempre averlo scritto. E poi era davvero per me? Io non capisco, sono realmente più confusa di prima. L'ultimo che è entrato in camera mia è stato Ashton..

"Ashton" lo chiamo voltandomi verso di lui. "Dimmi" "Tu, umh, cioè io, okay leggi" gli porgo il biglietto con quelle forti ma belle parole. Intanto siamo arrivati e il riccio parcheggia la sua auto per poi scendere ed iniziare a leggere il biglietto.

Mi mordo il labbro nervosa osservando l'espressione concentrata del suo viso. E se l'avesse scritto lui? O Liam? No ma è impossibile. Ho già una vaga idea di chi possa averlo scritto, ma il mio cervello si rifiuta di ammetterlo.

"Wow" esclama Ashton stupito. "Sono parole davvero molto belle" "Sai chi possa averlo scritto?" domando imbarazzata. "Vuoi la verità o una bugia?" chiede accarezzandomi i capelli con fare calmo e dolce. Lo guardo speranzosa aspettando che inizi a parlare. "Michelle, perché non vuoi capirlo?" chiede con tono fermo e deciso. Abbasso la testa continuando a mordere il labbro inferiore.

"Tu e Calum oramai siete una cosa sola. Siete diventati come il cielo e le stelle. Il mare e la sabbia. Il sole e la luna. Non esiste l'uno senza l'altra. Perché sei così ostinata, Michelle? E non dire che non è vero nulla perché tu lo sai, anche meglio di me. Sai ciò che provi per lui. E' la stessa identica cosa che lui prova per te. E lo so che ora stai male, ma credimi, lui sta peggio. Ti ha deluso e lo capisco, ma solo dagli tempo. E' una situazione tutta nuova e sono sicuro che in un modo o nell'altro si farà perdonare. Lui ottiene sempre ciò che vuole. E tu sei tutto ciò di cui ha bisogno."

Termina il suo discorso guardandomi con un espressione seria ma contemporaneamente dolce. "Adesso andiamo in classe" Annuisco distrattamente meditando ancora sulle sue parole. Possibile che io per questo ragazzo valga così tanto? Ed è normale che lui conti molto anche per me?

Arriviamo nel giardino della scuola l'uno affianco all'altro mentre ci dirigiamo dai nostri amici. Ma d'un tratto mi fermo. "Che succede?" domanda Ash voltandosi verso di me. Non lo rispondo, semplicemente fisso il ragazzo che ora vorrei che mi venisse ad abbracciare, più forte che mai. Ashton al mio fianco segue il mio sguardo e mi capisce, rivolgendomi uno sguardo compassionevole. "Sai che non potrai evitarlo per sempre". "Sì, ma ora non è il momento. E non me la sento" "Okay" detto questo si allontana lasciandomi sola nel bel mezzo del giardino della scuola.

Poi il mio sguardo ricade su una persona.

"Hei" picchietto la sua spalla per ottenere la sua attenzione. Si volta e mi rivolge un dolce e grande sorriso. "Hei Michelle" e mi bacia la guancia. "Ma che ci fai tu qui?" "Vado a scuola, non pensi?" risponde ovvio. "Oh, beh, sì certo" rido maledicendomi per fare sempre domande così stupide. "Dovrei andare in segreteria a prendere l'orario siccome è il mio primo giorno" dice Liam storcendo le labbra in una smorfia. "Se vuoi ti accompagno" mi propongo contenta. "Certo. Andiamo"

Poggia un braccio intorno le mie spalle e ci avviamo verso l'entrata dell'edificio, prima che il mio sguardo incontra quello di Calum.

Mi guarda. Il suo sguardo passa da me a Liam al suo braccio intorno le mie spalle. Stringe i pugni e serra la mascella com'è suo solito fare.

Distolgo velocemente lo sguardo prestando attenzione a Liam e a ciò che mi stava dicendo. Sento ancora il suo sguardo addosso, ma vado oltre.

Non bastano delle stupide parole per farsi perdonare.

-

"Ci vediamo alla fine delle lezioni, allora?" domanda Liam dopo aver trovato la sua classe, con il mio aiuto. "Certo, a dopo" "A dopo, Michelle" mi stampa un bacio sulla guancia dopodiché entra nell'aula di storia mentre io mi avvio verso la classe di scienze.

Cammino per il corridoio quando finalmente intravedo la mia aula. La campanella è già suonata e il corridoio è vuoto. Spero solo che quella nana-cioè professoressa non mi rimproveri per il ritardo. Mi fa girare le palle peggio di quanto giri la terra. Ops.

Poi vado a sbattere contro un armadietto. Cristo Michelle, un armadietto? Ma sei seria? Riprenditi idiota. Poi il presunto "armadietto" raccoglie il libro di scienze che mi era scivolato dalle mani prima dell'incidente. Okay un armadietto con le gambe. Un bellissimo armadietto.

"Grazie" sussurro prendendo il mio libro senza alzare lo sguardo. "Di nulla". Sussulto. Quella voce. Quelle mani. Quel timido sorriso. Quelle labbra carnose. Quelle guance rosa. Quegli occhi scuri. Quei capelli corvini.

Mi volto ancora un po' sotto shock, ignorandolo, per poter raggiungere la classe.

"Ti prego, Michelle" mi afferra il braccio com'era suo solito fare e mi fa voltare verso di lui. Sbuffo infastidita alzando gli occhi al cielo, incapace di dire qualcosa. "Po-possiamo parlare?" "No Calum, hai avuto il tuo tempo ma l'hai sprecato" sbotto ancor più irritata. "Okay" abbassa la testa lasciando il mio braccio. "Vorrei ricominciare tutto dall'inizio. Questo è tutto quello che non ti ho mai detto" conclude lasciando un bacio sulla mia guancia e andandosene, lasciandomi lì con altre mille domande. Mille domande ma una certezza, lui è la mia certezza.

Mi tocco il punto in cui le sue labbra si sono posate ancora incapace di reagire. "Tutto quello che non mi hai mai detto.." sussurro, ma lui è troppo lontano per sentirmi, per sentire il mio cuore battere e il mio stomaco in subbuglio. Solo per lui.

***SPAZIO AUTRICE***

Heei, scusate ancora per il ritardo ,si il ritardo mentale di Michelle c: È passato molto tempo ma è okay,ci faremo perdonare,forse. A proposito,mancano tre giorni alle tappe italiane dei ragazzi. Qualcuna di voi andrà o rimarrete a casa a mangiare pizza con noi ?

Speriamo che il capitolo vi piaccia,alla prossima.
-milly💕
Ps:viva la pizza.

Twice-Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora