Ero caduta dal cielo, cadendo sul terreno e assorbita dalla terra, per poi affogare nell'acqua gelida, blu e salmastra. Rientrai nel mondo ovattato dell'oceano blu e verde. L'elettricità mi punzecchiava le dita dei piedi, essendo sopra il portale. Aprii gli occhi, consapevole di dove fossi e di che cosa dovessi fare. Setacciai ogni singolo millimetro, granello di sabbia, goccia d'acqua... non c'era traccia di lui. Era scomparso. Non sapevo come fare a trovarlo. E se fosse... morto? No, non dovevo nemmeno pensarci. Anche perché lo avrei sentito, nel cuore. Non so come, ma noi eravamo legati. Se uno fosse morto, l'altro anche. Non riuscivo a comprendere come io sapessi di questa certezza, ma era così. Ma se lo fosse stato... io non l'avrei sopportato. Lui doveva vivere. Altrimenti sarei morta anch'io. Io non volevo morire, no. Tenevo troppo alla vita, per abbonarmi a essa. Mi aggrappavo a quell'unico pensiero, all'idea che potesse essere vivo. Magari la connessione tra di noi era stata troppo forte. Quando fummo risucchiati, una forza ignota ci aveva uniti, come in un unico corpo, tanto che in quei pochi istanti percepii il suo respiro trapassare dal mio naso e dalla mia bocca, come se a vivere nel mio corpo fosse lui. Probabilmente essa ci scaraventò in mondi opposti. Era l'unica opzione plausibile. Valutai le ipotesi su dove potesse essere lui. In queste due dimensioni non c'era. Quante potevano essercene? Migliaia, forse.
Non lo avrei mai ritrovato.
Forse... bisognava trovare una chiave, come con il primo portale. Era una soluzione al dilemma. Dovevo fare come un'investigatrice che non trascura alcun dettaglio. Il vortice sabbioso mi aspirò di nuovo, mi lascia trasportare, mille scintille dorate, forse granuli di sabbia, mi sfioravano il viso. I capelli si attorcigliavano tra l'acqua, seguendo la corrente, e si mischiavano con la sabbia, divenendo color dell'oro. Ritornai sopra il campo dorato, svolazzando come solo le farfalle sanno fare. Sapevo che la chiave non era in quel posto, la forza elettrica che prima, nell'oceano, si sentiva, qui non c'era. Dovevo solo scoprire dove fosse.