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Se non altro quando cademmo su uno strato di roccia duro come la pietra (che paragone fantastico) eravamo ancora insieme. Avevo temuto di perderla di nuovo. In quel momento, quando finalmente la guardai negli occhi, capii quanto mi era mancata. Appena entrambi ci rialzammo, corremmo l'uno nelle braccia dell'altra. Scoppiai a piangere; si, davvero. Non mi ero reso conto di come la sua pelle calda e liscia fosse così bella da accarezzare. Lei mi strinse forte, e sentii la  manica della mia spalla bagnata. Anche lei stava piangendo. Continuai a carezzarle la pelle e a pettinare con una mano i suoi capelli scuri e bagnati. E poi, d'improvviso, lei mi sussurrò –Ti amo, anche se mi ha fatto quasi prendere un infarto. – rideva mentre piangeva, cosa che stavo facendo anche io – La prossima volta che lo fai, ti ammazzo, capito? – e ricominciò a piangere nervosamente. Soffocai una risata. Sapeva essere divertente anche quando era sul punto di annegare nelle lacrime. Non avevo mai incontrato una persona così. Eccetto mia madre, forse.
–Sono innamorato di te. L'amore, in confronto, è troppo piccolo per descrivere ciò che provo per te. Non basterebbero mille parole– non avevo mai provato o detto queste cose. Non mi ero mai innamorato di qualcuno, prima d'ora. Erano sempre state storie di cui non me ne importava niente. Una volta avevo paura; ero spaventato dall'idea di innamorarmi: 'Quando non hai paura di qualcosa, la paura non può affrontarti'. Mi diceva sempre mia madre. Prima non lo capivo e adesso, si, proprio così, era il mio mantra.
Ma ora che provavo davvero per la prima volta in vita mia questa sensazione mozzafiato e accecante, non trovavo il coraggio di andare avanti. Il coraggio di guardarla senza che volessi piangere, perché era troppo per me. Non era una semplice cotta da adolescente, era qualcosa di molto più bello. Era come se un milione di fuochi d'artificio mi esplodessero nel corpo. Sentivo di poter spiccare il volo da un momento all'altro. La sua vita era la mia calamita, colei che mi faceva restare me stesso.
Stavo dentro a un limbo. Non sapevo quando potesse finire. O dove potesse iniziare. Sapevo soltanto che volevo unirmi a lei, come due anime inseparabili, essere tutt'uno con lei. Volevo essere una cosa sola.
Volevo essere lei.

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