6. L'addensante

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Dopo aver provato ad elaborare centinaia di teorie, ricordo di aver compreso della situazione iniziale grazie ad un libro sulle varie comete trovato in biblioteca, per cui propongo a tutti gli altri di andare a cercare risposte lì.
Una volta arrivati vediamo gli scaffali completamente vuoti, tutti i libri sono a terra, probabilmente per la scossa appena percepita. La bibliotecaria si trova sotto un tavolo, con la testa abbassata e le mani che le coprono il viso, racchiusa su se stessa come un batuffolo di lana.

-Mi scusi, possiamo rovistare tra le cose? Abbiamo bisogno di un libro- le chiedo abbassandomi leggermente sotto il tavolo per poterle parlare.

-Oh certo, fate pure, stavo solo controllando se ci fossero dei libri anche qui- mi risponde, chiaramente mentendo, rimuovendo velocemente le sue mani dal volto, facendo cadere per la troppa fretta gli occhiali che indossa e che rimette subito, per poi alzarsi.

Cerchiamo tutti il libro per ore, ma quando finalmente lo troviamo comprendiamo che nessuna pagina riesce a darci delle risposte precise. Spiega infatti solo le caratteristiche generali delle comete e la rara possibilità che queste possano creare scenari apocalittici, come il nostro, ma nulla ci riporta alla cometa interessata.

-Ci sono dei libri sulla cometa Halghol?- chiede Bellamy alla bibliotecaria.

-Si, ma sotto ordine del sindaco non possono essere dati al pubblico, così come quelli sulle altre comete- ci risponde lei.

-Il sindaco rimasto dall’altra parte dello stato e che ora si trova probabilmente in un altro universo?- le dico in modo quasi spocchioso.

-Beh forse non dovrebbe essere un problema, cercate in quella stanza, dovrebbero essere lì- mi risponde indicandoci una stanza che si trova alla fine della biblioteca.

Ci dirigiamo tutti verso la porta, da fuori pare essere una stanza molto piccola, buia e fredda, ma non appena entriamo la luce si accende e riesce a farci vedere fantastici quadri appesi ai muri e una statua alla fine del lungo corridoio. Emma e Noah alzano dei quadri, per poter comprendere se dietro si nascondino dei libri. Non riusciamo a trovare nulla, ma ad un tratto sentiamo le chiavi nella serratura, vediamo la porta chiudersi e udiamo la bibliotecaria chiamare la polizia dicendo che dei ragazzi sono arrivati in città per scoprire segreti dello stato. Ci guardiamo confusi e subito dopo capiamo di essere stati fregati.
Passano ore e nessuno arriva a liberarci, mentre siamo rinchiusi riusciamo a percepire altre piccole scosse e l’unica cosa che possiamo fare è sederci ed aspettare.

Non siamo abituati ad aspettare, non sappiamo farlo e ne siamo tremendamente terrorizzati, l’attesa ci fa capire che siamo impotenti e fragili, delle anime in bilico in attesa di una risposta per essere salvate.

-Credi che riusciremo ad uscire da qui?- mi chiede Murph all’improvviso, essendo seduta alla mia sinistra.

-Qualcuno prima o poi verrà a salvarci- le rispondo, non mostrandomi troppo speranzosa.

-Bene- mi dice, credendo ingenuamente alla mia risposta, per poi continuare dicendo -Sai vorrei chiedere a Kyla di uscire, ma non credo di piacerle-

-Io sono convinta del contrario e poi insomma, ci hai viste? Siamo in una situazione catastrofica, ci sono molte più probabilità di uscirne morte che vive, cosa aspetti- le dico ridendo.

-Beh in effetti- mi dice ridendo a sua volta.

Questa volta mi sembra essere presa per davvero e credo sia il momento giusto per cogliere l’attimo. Quel carpe diem a cui ci invitano da quando siamo bambine, non è mai sembrato più attuale di così.

Ad un tratto noto Jackson spostarsi alla mia destra, dove prima era seduto Bellamy, mi sembra ansioso e quasi impaurito.

-Non so se riusciremo mai ad uscire da qui, probabilmente moriremo essiccati nel migliore dei casi. Magari ci salveremo, ma devo dirtelo, mi piaci Trix. Mi piaci da quando ti ho vista la prima volta, da quando mi hai sorriso e ho capito che il mio cuore non si era mai sentito così tanto a casa come allora. Mi piace il tuo modo di affrontare la vita, il tuo riuscire a trovare sempre delle soluzioni, il tuo avere sempre idee. Mi piacciono le tue lentiggini che creano costellazioni sotto il tuo viso se le colleghi e  il tuo modo buffo di correre, ma soprattutto mi piace la persona che sono diventato da quando sono con te. Probabilmente è il momento peggiore per dirtelo e forse tu tieni ancora troppo a Noah, ma in tutta coscienza, non posso andarmene senza dire alla ragazza migliore che io abbia conosciuto cosa provo per lei- mi dice sorridendomi e commuovendosi.

La verità è che credo di ricambiare questo sentimento, ma ho paura, paura di rivivere le emozioni di un tempo, di mettere nuovamente qualcuno al primo posto anziché me.
Provo a spiegare la situazione ma d’improvviso udiamo qualcuno aprire la porta e non posso fare altro che dirgli che ne parleremo al più presto, mi sorride a malincuore, probabilmente credendo in un mio futuro rifiuto, ma capiamo che è l’ora di uscire da quella minuscola stanza.

-Papà- dice Kyla al poliziotto che ci ha liberati.

-Cosa ci fai qui?- le chiede lui.

-Stavamo solo cercando un libro- gli risponde lei per chiarire la situazione.

-Eccolo qui, mi dispiace ragazzi, ho capito solo ora di aver frainteso la situazione- ci dice la bibliotecaria.

Prendiamo il libro accettando le scuse e affrettandoci ad andare nel garage di Bellamy, per  trovare delle risposte.

-Ho trovato la soluzione- ci dice Jeremy, colui a cui avevamo affidato il compito di rovistare il libro in cerca di soluzioni -Il libro dice che la cometa Halghol è una delle comete più potenti, in grado di creare universi paralleli. L’universo in cui siamo non ci permette di scappare, ma dobbiamo farlo, poiché una città rimasta distrutta nell’universo principale, come la nostra colpita da un incendio, si disintegrerà anche in quello parallelo- continua leggendo velocemente.

-Qual è la soluzione?- chiede Bellamy ansioso iniziando a camminare in avanti e indietro per la stanza.

-La cometa Halghol si chiama così per la stella Algol, la stella del male. Riesce a passare 3 volte consecutive in un secolo, per due volte quasi a distanza di un anno, come è avvenuto all’inizio di questa situazione e quando Jackson è arrivato qui. La terza volta arriverà dopo 4 settimane dalla seconda, quindi se calcoliamo questo tempo dall’arrivo di Jackson, tra quasi due settimane. Possiamo andare in un’altra città dell’universo parallelo solo durante questo passaggio, ponendo un addensante sul confine della città e aspettando che la cometa lo attraversi. Per funzionare, nell’addensante, ossia un piccolo aggeggio metallico, deve esserci un pizzico di sangue della prescelta- dice Jeremy dopo aver finito di leggere.

-Dobbiamo scoprire chi è la prescelta- propone Noah.

-Non abbiamo il tempo necessario per farlo- ci fa notare Emma.

Dopo poco comprendiamo che l’unica soluzione è creare l’addensante ponendo un pizzico del sangue di ognuno, tagliamo il palmo delle nostre dita con un piccolo coltello e versiamo il sangue in piccole teche diverse di vetro.

Finiamo di costruire l’addensante dopo varie ore, subito dopo parte di noi entra nella jeep di Noah e la restante parte in quella di Bellamy. Ci dirigiamo al confine della città e poggiamo delicatamente l’addensante sul confine. Ci guardiamo mentre ci teniamo tutti per mano e comprendiamo che nei giorni seguenti avremo dovuto provare a sopravvivere a tutte le future catastrofi che ci aspettavano, ma torniamo a casa sorridendo, consapevoli che finalmente avremo raggiunto la salvezza.

Evergreen-la città dal tempo zero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora