L’alba era uno dei miei momenti preferiti, dopo la notte, quando eravamo sulla terra. Amavo vedere il sole che rinasceva, mi faceva capire che nonostante tutto c’è sempre un nuovo inizio, che anche le brutte giornate finiscono e che magari prima o poi andrà meglio.
Non ho l’alba, ma ho il ragazzo migliore che potessi conoscere proprio qui accanto a me. I raggi del sole attraversano le tende bianche che li riflettono e arrivano sul volto di Jackson che accarezzo delicatamente, non so se si tratti d’amore, forse è troppo presto per dirlo, ma so che darei qualsiasi cosa per non perdere questo ragazzo dal sorriso stampato in faccia e i modi gentili.
-Buongiorno- mi dice sorridendo -mi sentivo osservato-
-Lo eri in effetti- gli rispondo ridendo -posso farti una domanda?- gli chiedo subito dopo.
Annuisce per cui continuo -Com’è non avere nessuno dall’altra parte?- voglio conoscerlo meglio, volevo domandarglielo da molto e pur essendosi svegliato da poco credo che questo sarà l’unico momento riservato che avremo oggi.
-Ho imparato a stare da solo e mi andava bene così , voglio bene a mia madre, ma so che se dovessi scomparire, come ho fatto, non se ne accorgerebbe nemmeno. Quando ero arrivato qui morire non mi importava, ci scherzavo su, so che sarei diventato solo uno dei tanti nomi nella storia, ma ora ho te- mi risponde per poi darmi un lungo bacio.
Il nostro momento viene interrotto da una scossa molto più forte di quella degli ultimi giorni e da intense urla, sembrano essere quelle di Murph.
Mi dirigo fuori casa ancora in pigiama con Jackson per comprendere la situazione e noto la presenza di tutti i nostri compagni.
-Cosa succede?- chiedo appena incontro Bellamy.
-Stavamo per andare tutti da Murph a visitarla, ma una casa accanto alla tua, a pochi passi da quella di Murph, è crollata. Kyla è finita sotto le macerie- mi risponde quest’ultimo piangendo.
Mi avvicino al palazzo e noto Murph inginocchiata vicino al corpo di Kyla che pare essere in fin di vita, continua a urlare e riesco a sentire tutto il suo dolore, il dolore di due probabili perdite subite in un periodo di tempo così breve. Questa situazione sta sicuramente distruggendo tutti, ma lei è quella che ne rimarrà più segnata.
-Non abbiamo potuto onorare nemmeno mio padre oggi, toccare un corpo contagiato è un pericolo, ce lo ha detto prima di morire, lo sapevi?- mi dice piangendo Murph non appena mi avvicino -E ora come farò anche con lei? Non posso farcela Trix, non ci riesco- continua urlando.
-Ce la faremo, la tireremo fuori- le prometto -Ragazzi datemi una mano, venite qui- dico per incitare gli altri.
-Non ce la faremo Trix, dobbiamo andare, sta per crollare anche casa tua, ci cadrà addosso- mi dice Jackson prendendomi per il braccio, per farmi allontanare.
-Non me ne andrò, dobbiamo aiutarla- rispondo io in modo convinto, continuando ad ascoltare le sofferenti lacrime di Murph.
-Devi andare, ti prego- pronuncia d’improvviso Kyla rivolgendosi a Murph.
-Non voglio- le dice Murph, mentre io provo a spostare le macerie da sola iniziando a piangere, non posso immaginare che la mia migliore amica stia per perdere l’unica persona che ha davvero amato e che in questi giorni l’ha salvata.
-Non aver paura per me, non ho paura di morire , devi andare avanti Murph, ci sarò, ti amo- le risponde Kyla pronunciando le sue ultime parole e chiudendo gli occhi delicatamente, in un attimo mi torna in mente la lettera di mia madre, usò le stesse parole.
Continuo a piangere e mi fermo a pensare, capisco che l’usare le stesse parole in procinto di morte è dettato dall’amore, l’amore che si ha nel voler vedere le persone a cui teniamo felici, anche e soprattutto durante gli ultimi attimi, la fine di tutto.
-Ti prego Kyla, non andartene- urla Murph ancora inchinata accanto alle macerie -Per favore, ti amo- continua singhiozzando.
Pian piano mi rendo conto che anche la mia casa sta per crollare, volevo salvare Kyla, ma ormai è tardi e devo almeno salvare la mia amica. So quanto sia importante per lei salutare almeno la sua ragazza, non avendo potuto onorare il corpo del padre con un funerale, ma non è ora il momento di recuperare quello di Kyla.
-Trix, venite qui- mi urla Jackson essendo poco più distante.
Prendo Murph per il braccio e scappiamo velocemente, pochi attimi prima del crollo. Restiamo tutti fermi lì, a guardare il corpo di Kyla che si trova ancora sotto le macerie e che viene ricoperto a poco a poco da polveri sottili, ne sono così tante che ad un tratto riusciamo solo ad intravedere il cadavere.
-Per colpa tua lei se n’è andata- urla Murph voltandosi verso Jackson per colpirlo.
-Ascoltami- le dice lui prendendole le braccia prima di essere colpito -Murph ti prego ascoltami- le ridice vedendola ancora dimenarsi -Ce la farai, ce la faremo insieme, ci riuscirai. Dovevate salvarvi, era questo che voleva, è difficile e probabilmente ora odierai tutti, me per primo, ma passerà, ti staremo accanto per permettertelo-
All’improvviso Murph lo abbraccia e scoppia nuovamente a piangere, comprende che quelle parole erano dovute solo alla rabbia del momento e si sfoga finalmente come ieri non era riuscita a fare. Vederla così mi fa provare una rabbia immensa, ma il pensiero che Jackson oltre che per me, ci sarà sempre anche per la mia migliore amica, mi solleva.
Andiamo tutti al negozio di Bellamy in modo tale da aiutarlo, per poi ritornare dopo poche ore nel luogo tanto spiacevole.
-Stalle vicino, nostra madre è dall’altra parte dell’universo e lo sai io non sono bravo in queste cose- mi dice Noah mentre recupero i pochi ricordi rimasti di mia madre dalla mia casa ormai ridotta in polvere.
-Lo avrei fatto comunque- gli rispondo ricordandogli che non è mai stato bravo ad esserci, ha perso suo padre e mi dispiace per questo, ma non riesce ad essere nemmeno un buon fratello o un buon amico, l’ho perdonato per ciò che ha fatto a me, ma non potrò mai perdonarlo per questo, Kyla era sua amica e non ha mostrato nemmeno un pizzico di dolore per lei.
-Potete stare da me e Bellamy- dice Emma a me e Jackson -Anche tu e Murph naturalmente se volete compagnia, sappiamo com’è perdere tutto e tutti- continua rivolgendosi a Noah.
Accettiamo volentieri la proposta, ma prima di tornare a casa recuperiamo il corpo della nostra amata amica. Non ci sembra vero, sapevamo che avremo perso qualcuno, ma non riuscivamo a pensare che sarebbe stata una di noi.
Subito dopo torniamo nelle nostre dimore, pronti a organizzare la cerimonia funebre per il giorno seguente.
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Evergreen-la città dal tempo zero [COMPLETA]
FantascienzaCompleta Primo libro della futura trilogia "Evergreen" Cosa potrebbe succedere in una città in cui il tempo si ferma improvvisamente per sempre? È l'1 Settembre 1990, siamo a Evergreen, una piccola città londinese e tutto sta per cambiare inevitabi...