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"Abbiamo già parlato, va bene, dormi sul divano"

si allontana sconfitta e va in bagno per mettersi il pigiama, appena esce faccio lo stesso. Mi siedo sul bordo della vasca e cerco di reprimere tutto quello che sento per lei, penso a Remy, a quanto sia sbagliato che non sia lui a farmi sentire così. Vorrei davvero amare lui come amo Najwa, sarebbe tutto così semplice, felice, sarei in pace con me stessa. Ma dovevo perdere la testa per una rossa egoista, che profuma di sigaretta e fiori, che non sarà mai solo un'amica e che nonostante tutto il male continuo ad inseguire. Non credevo potesse mancarmi così tanto, ho trovato l'amore dove non si sarebbe dovuto celare.

Cerco di non piangere, subissata da tutte queste emozioni, mi strucco lentamente e infilo il pigiama caldo, apro la porta e la trovo seduta a gambe incrociate sul divano a fissare un punto nel vuoto. Si risveglia appena avverte la mia presenza e punta i suoi occhi nei miei, è così bella, non mi stancherei mai di guardarla. Mi stendo infilandomi sotto le lenzuola bianche

"Buonanotte"
mi dice quasi in un sussurro, come a non volersi far sentire, non le rispondo, arrabbiata, forse più con me che con lei, perchè non posso semplicemente dimenticarla e andare oltre? Guidare senza meta fino a lasciarmela alle spalle? Perchè devo portarla con me? Spengo la luce e mi corico, addormentandomi velocemente, stremata dalle troppe emozioni provate.

Apro lentamente gli occhi e mi guardo intorno, li stropiccio per mettere a fuoco gli oggetti che mi circondano, inspiro profondamente e le mie narici sono inondate da quel profumo che conosco tanto bene, il mio sguardo ricade immediatamente sul divano, vuoto, la sua valigia c'è ancora però. Prendo il cellulare e leggo l'orario, le 13.30?! Be è comprensibile, ieri erano le tre inoltrate quando mi sono addormentata, ho un mal di testa allucinante, dovuto ai pianti e all'alcol, prendo un'aspirina sperando che mi passi velocemente. Brancolo per la stanza e mi imbatto in un bigliettino lasciato sulla cassettiera:

"Buongiorno bionda, sono uscita alle 10 e ho voluto lasciarti dormire, sarò di ritorno nel pomeriggio, se vuoi che mi informi e cambi hotel per stanotte mandami un messaggio, il numero ce l'hai"

sorrido appena, per la preoccupazione che ha mostrato nei miei confronti, manca soltanto un giorno in fin dei conti, non vale la pena darle il disturbo di cambiare albergo, decido di scriverle comunque, almeno per farle sapere che sono sveglia

"Non c'è bisogno che cambi hotel se non vuoi, tranquilla, ci vediamo più tardi"

leggo e rileggo quelle parole, come sperando che il messaggio si invii da solo o che mi arrivi un segnale divino ad illuminarmi la strada giusta, segnale che non arriva e mi tocca scegliere da sola, il mio dito schiaccia il fatidico pulsante, chissà se ho fatto una cazzata.

Decido di prepararmi e partecipare ad una delle visite per la città del pomeriggio, indosso dei jeans attillati chiari e un maglioncino color panna, un tranch e sono pronta per uscire. Vedo Alba nel corridoio e non appena mi nota si scapicolla verso di me, cambio direzione, non ho intenzione di subire il terzo grado, ma è più veloce di me e mi afferra per un braccio portandomi in disparte

"Che cazzo ci facevate tu e Najwa nella stessa stanza?!"
mi chiede quasi arrabbiata

"Alba calmati, c'è stato un errore e non c'erano altre camere libere"
si porta una mano sulla fronte e distoglie lo sguardo nervosa

"Avete scopato?"
"Ma come ti viene in mente!"
esclamo incredula guardandomi intorno per assicurarmi che non ci sia nessuno, pensa davvero che sia così ingenua?

"Maggie non fate cazzate, sappiamo tutte e tre quanto siate attratte l'una dall'altra"
abbasso lo sguardo colpevole, ha ragione, ma non cederò, annuisco debolmente, il fatto che sappia così tanto un po' mi infastidisce, ma è la migliore amica di Najwa non posso fargliene una colpa.

"Mi raccomando"
dice dandomi una pacca sul braccio e andando via, faccio come lei e mi dirigo verso la haul dove le prime visite guidate cominciano.
Giro per Malaga per circa tre ore, innamorandomi di ogni singolo vicolo, di tutte le chiese piene di arte e delle spiagge dorate. Amo questa città.

Torno in camera e apro la porta trovando la rossa seduta sul letto, si sta lentamente massaggiando il collo e rimango leggermente a bocca aperta a quella visione, mi ricompongo non appena mi rendo conto della buffa posizione in cui sono.

"Ciao"
la saluto

"Ciao a te, bella Malaga?"
mi chiede non fermando il movimento del pollice sulla sua nuca, annuisco poggiando la borsa in terra e lavandomi poi le mani in bagno, qualche smorfia di dolore le compare sul volto

"Che hai?"
le domando indicandola con un cenno del capo

"Mi fa male il collo da stamattina, penso di aver dormito in una posizione strana, il divano è davvero duro"
mi sento un po' in colpa, alla fine se non fosse stato per me avrebbe dormito comodamente nel letto

"Vuoi un massaggio?"
Maggie che cosa ti salta in mente? sai benissimo cosa vuol dire offrire un massaggio a qualcuno e lo sa anche lei, alza infatti un sopracciglio stupita dalla mia richiesta

"Va bene, grazie"
accetta, senza alcuna previsione, le chiedo di stendersi a pancia in giù sul letto e si sfila la maglietta rimanendo in reggiseno, non si mette per niente bene. Mi siedo di fianco a lei, sul bordo del letto e comincio a muovere lentamente le mani nella zona interessata, vedo il suo volto di profilo contrarsi leggermente per il dolore, sono un po' scomoda e non riesco a raggiungere al meglio il collo

"Purtroppo da qui non è molto semplice"
le faccio presente

"Puoi salire o avvicinarti, non mordo tranquilla"
risponde soffiando una risatina, che cazzo vuole dire? Se crede che sia intimorita si sbaglia di grosso, o meglio ha ragione, ma non glielo dimostrerò. Mi metto a cavalcioni sul suo fondoschiena e la sento sussultare a quel contatto, mi chino su di lei, faccio passare un dito sulla colonna vertebrale slacciandole il reggiseno, non so cosa mi stai succedendo, le massaggio piano la schiena e la nuca, il suo respiro si affatica leggermente così come il mio, è un gioco a chi cede prima. Dopo una decina di minuti scendo

"Va meglio?"
le domando casta, si allaccia il reggiseno e subito dopo si alza venendo verso di me e facendomi un po' indietreggiare, credo che non l'abbia presa bene

"Mh mh"
mugugna vicino al mio volto facendomi scontrare il muro

"Ma non credere di essere l'unica a poter giocare così"
socchiudo gli occhi per l'eccitazione, mi passa un dito sulla guancia, mi sfiora le labbra che si schiudono al suo tocco, scende sulla giugulare e lo sterno, odia essere vulnerabile e me la farà pagare per averla fatta sentire così. Mi accarezza il busto e stringe il fondoschiena per poi baciarmi il collo e soffiarci sopra il suo fiato caldo. Alzo gli occhi al cielo, ansimo appena per le milioni di sensazioni che sto provando

"Non scoperemo"
mi sussurra all'orecchio portando la sua mano sul mio fianco

"E perchè tu pensi che io voglia scopare con te?"
rispondo imitando Macarena, annuisce, proprio come nella scena

"Non avrebbe senso"
continuo, facendo appello a tutta la mia lucidità, ma non continua questo gioco di potere, sapendo di averlo già vinto, si allontana con un sorrisetto compiaciuto ed esce dalla stanza, mi butto sul letto e mi porto le mani al volto, dio cosa mi sta facendo quella donna.

I love you dangerously Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora