Lettera n° 7

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7/07/2020

Oggi è il 7 e secondo l'ordine avrei dovuto scrivere questa lettera.
7 sta per tante cose.
I colori dell'arcobaleno.
Quelli che vedemmo una volta insieme a quella che chiamavano "dekusquad".
Tu ne facevi parte.
Eri sempre con il mio gruppo.
E quando si unì Yaoyorozu ci sono stato un po' male.
Ma per quel sorriso che avevi ogni giorno io riuscivo a tenere in alto il mio.
Ma voglio parlarti di quel bellissimo arcobaleno.
Era più calcato degli altri.
I nostri capelli venivano accarezzati dolcemente dal vento.
E io mi girai verso di te.
Guardarti mi ha sempre trasmesso sensazioni che non ho mai descritto a parole.
Ma per te sono disposto a farlo.
Quando guardavo le tue mani.
Mi davano senso di forza.
Avevi le mani molto grandi.
Ma sempre fredde.
Un po' come il viola.
Il viola anche se chiude l'arcobaleno c'è sempre.
Dava come il senso di essere il guardiano dell'arcobaleno.
Quello che proteggeva gli altri colori insieme al Rosso.
Rosso come i tuoi capelli.
La metà che tu detesti.
Ma io sono arrivato ad amare anche quella.
Una volta Kacchan disse: chissà se è bianco e rosso anche nei boxer.
Tu però non eri li.
Ma sono sicuro al 100% che te ne saresti uscito con "ho sonno".
Poi...poi dopo il viola viene il blu.
Il blu.
Il colore con cui vestivi sempre.
Anche senza indossare i vestiti della UA.
Quanti anni sono passati eh Todoroki?
Poi viene l'azzurro.
L'azzurro circondato da una cicatrice rossa sul tuo occhio.
Quando mi raccontasti di essa avrei voluto abbracciarti.
Così ho fatto.
Ti ho abbracciato così forte che potevo sentire il tuo calore.
Il calore del colore arancione.
Che anche se possa essere un rosso sbiadito tra le tue braccia io sono sempre sempre stato bene.
Mi sarebbe sempre piaciuto poterci stare per sempre.
Per sempre è tanto tempo.
Magari i miei sentimenti si sarebbero evoluti.
Ma sarei stato troppo egoista.
E... i tuoi sentimenti?
A quelli gli ho affidato il verde.
Il colore dei...dei miei capelli.
Già.
I miei capelli.
Se solo tu potessi vederli ora.
Vorrei vederli anche io...
Ma ho sempre gli occhi verdi.
Come le emozioni che lasciavi vedere.
Come l'empatia.
La calma.
La tranquillitá.
Ma quella che mi piace di più è la speranza.
Speravi ogni giorno che tuo padre cambiasse disco.
Che tua madre non fosse all'ospedale per causa tua.
Che tu non fossi abbastanza.
Ma in realtà ti sbagliavi.
Forse per me sei sempre stato troppo.
Sei sempre stato oltre il giallo della riga che non si può attraversare alla stazione dei treni.
Il giallo dell'arcobaleno vuol dire che rispecchia te.
Il tuo essere troppo per me.
Ma...io non ho mai messo una pietra sopra dal migliorare sai?
Ho chiesto a Kirishima di portarmi i suoi pesi e ora alleno il busto.
Mi sono leggermente pompato da quando non mi vedi.
Ma non mi vedi per una mia scelta.
Perché non riusciresti a vedermi come voglio che tu mi veda.
Ma ora non è il momento di raccontartelo, lo farò nelle prossime lettere.
Ho chiesto a Kirishima di farmi una foto al petto per mandartela.
Eccola qui.

I lividi beh

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I lividi beh...quelli non commentarli adesso.
Però se un giorno dovessi rivedermi con 6 volte il petto di una volta sai perché.
Ora devo andare.
Buonanotte.

Tuo Izu.

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