-- RIASSUNTO VECCHI CAPITOLI--
Schlatt - l'ex presidente di L'Manburg - viene ucciso alla fine della guerra per la citta; ma invece di scomparire per sempre nell'oblio si ritrova bloccato in una strana dimensione, dove l'unica cosa che vede sono una distesa infinita di nero (denominata da lui petrolio) un tavolo con una sedia ed una bottiglia di vino che si riempie da sola ogni volta. Poco dopo di lui anche Wilbur lo raggiunge in quello strano aldilà, vedendo quel posto in modo diverso: come una stazione ferroviaria. Wilbur e Schlatt scoprono che entrambi hanno visioni diverse di quel luogo, ma un'entità si mette fra di loro e fa in modo che non parlino più di quel fenomeno. Dopo di loro anche Mexican Dream arriva: un uomo distrutto dalla vita che era scappato da tutti i suoi problemi arrivando all'isola dell'esilio di Tommy, dove aveva preso le ridicole spoglie di Dream venendo poi ucciso da Dream stesso, finendo con Wilbur e Schlatt. La sua visione di quel luogo è un vasto prato fiorito. Mentre Wilbur continua ad accumulare rancore verso la vita perduta e il suo unico desiderio diventa distruggere ed uccidere, Mexican Dream e Schlatt fanno amicizia e fra i due si crea un patto: se Schlatt non cederà al bere per tre ore il giocoliere lo ricompenserà con un abbraccio, fra di loro si crea un'altra promessa taciuta: riuscire a scappare da quel luogo. Dopo un po' di tempo l'entità si manifesta di nuovo ed estrae da Wilbur e Schlatt dei frammenti della loro anima, che tramuterà in fantasmi; ma il fantasma di Wilbur - Ghostbur - sviluppa una strana personalità, molto diversa da quella del suo possessore. Nel frattempo Dream - con cui l'entità aveva stretto un patto - viene messo in prigione, facendo in modo che l'entità, che si chiama DreamXD, possa fare quello che vuole, incluso decidere di prendersi una vendetta sull'uomo che l'ha costretto a quella scomoda forma.
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CAPITOLO 08 - Quindici anni ed una vita incompiuta
Tommy era terrorizzato come non lo era mai stato: ogni posto in cui appoggiava gli occhi gli faceva male dentro, ogni volta che entrava a contatto con le pareti di ossidiana si sentiva bruciare la pelle, ma la cosa peggiore era dover subire quell'agonia insieme Dream, che lo terrorizzava sempre di più ogni secondo che passava.
Dream invece non faceva altro che schernirlo, ed al momento lo steva soppesando con sguardo soddisfatto seduto sopra ad il calderone nell'angolo della stanza. Quel luogo lo stava facendo impazzire, ma con Tommy al sua merce poteva divertirsi quanto voleva, anzi, forse era il perfetto modo per testare il suo piano.
"Tommy", gli disse sorridendo, godendosi l'espressione terrorizzata che apparì sul volto del ragazzo, si sentiva infiammmato dentro dalla curiosità, voleva solo vedere se la sua teoria aveva un fondamento, e anche se non fosse stato così non cambiava molto: Tommy non gli era mai stato simpatico.
"Allontanati", disse Tommy con paura cercando di appiattirsi sulla parete di ossidiana, voleva solo tornare fuori e riabbracciare Ghostbur, che era stato una piacevole brezza d'aria fresca in quegli ultimi tempi di sangue. "Vattene!", urlò ancora, portandosi le mani al volto per proteggersi da quell'uomo.
Dream si avvicinava lentamente, il sorriso ancora dipinto in faccia, "Non me ne vado", disse soltanto.
Tommy scattò in avanti incapace di pensare a qualcosa, gli si scaglio addosso facendo rotolare entrambi a terra, poi gli tirò un pugno con tutta la forza che aveva, spaventato e felice al tempo stesso di sentire il labbro di Dream spaccarsi sotto le sue nocche; era esausto di tutto ciò, voleva solamente tornare a casa e vivere la propria vita.
Dream accolse pienamente l'occasione e ribaltò la faccenda in meno di un secondo, si tolse Tommy da dosso e lo spinse contro il muro, passandosi con noia una mano sul labbro insanguinato, il sorriso di prima ancora persistente sulla sua faccia, "Tommy", disse.
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Quello che viene dopo || Dream SMP
FanfictionQuando Schlatt aveva capito di stare per morire aveva accolto quell'idea con terrore, ma forse l'unica cosa che desiderava veramente era la morte: il nulla, scomparire e lasciarsi indietro i suoi peccati. Ma dopo la morte non c'era il nulla. Dopo la...