12.

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Si infilò le cuffiette e accese Spotify; camminava, era concentrata non c'era nulla intorno a lei non sentiva realmente neanche la musica nelle cuffiette, si svegliò da questa fase rem quando ricominciò ad ascoltare la musica nelle cuffiette, era molto affezionata a questa canzone, ma da quando si era lasciata da Tom non riusciva ad ascoltarla

Il pensiero di un altro amore o guardare un ragazzo fino a qualche giorno fa era inconcepibile, non ce la faceva, aveva il volta stomaco. Cosa stava cambiando?

Era arrivata davanti al locale, si tolse le cuffiette ed entrò, si fece indicare il giardino, si avvicinò verso il suo carnefice, era lì di spalle e accanto Kevin

A:" Buona sera!" Disse senza emozioni, non si capacitava che ogni volta che lo guardava o si trovava vicino a lui si sentiva svuotata da tutto, lei non era questo lei era traboccante di emozioni sempre

K:" Ciao benvenuta, siediti qui"

Mi indicò la sedia davanti a Tom che ancora non si era girato, ci separava un tavolino di vetro. Si posizionò al posto indicato e lo vide bene, aveva gli occhiali da sole, ma si poteva vedere la parte dell'occhio violacea e il labbro rotto, dentro di sé Angelica sorrise e pensò che Mason fosse stato più bravo, era consapevole che questi tipi di pensieri non sono gentili, ma è stato davvero sgradevole quella sera sentire tutti i suoi insulti.

A:" allora?"
K:" non prendi nulla?"
A:" no grazie, sono qui per sentire cosa volete da me, facciamo in fretta non ho voglia di passare molto tempo qui!" Disse sbrigativa
T:" dove l'hai lasciato il calciatore?"

Angelica sbatté il piede per terra e con l'indice della mano lo indicò

A:" senti vedi di finirla adesso! Non ti riguarda comunque"
K:" ragazzi calmi! Sentite"

Kevin cercò di fare da mediatore tra i due cercando di limitare i danni, Angelica ne sentì di ogni addirittura di tornare insieme per finta, o altre mille proposte indicibili.
Solo l'idea di far finta di stare con Tom le faceva venire la nausea.

A:" io mi rifiuto categoricamente! Io non voglio avere più niente a che fare con questa persona, dopo il danno anche la beffa?"
T:" non esagerare!"
A:" Tom non hai avuto rispetto di me! Da quel giorno...." ad Angelica gli si inumidirono gli occhi immediatamente, non poteva farcela. " scusate devo andare" disse rapida e sconvolta non voleva farsi vedere in quelle condizioni da Tom e dai media.

Camminava a passo veloce fino a quando non si sentì bloccata, infatti qualcuno le prese il braccio, si voltò ed era Tom.

T:" Ascoltami!"
Angelica cercava di divincolarsi

T:" Ascoltiami! Ho sbagliato! Ho sbagliato tutto! Ho sbagliato a venire qui, in questo posto! l'ho fatto solo perché so che c'eri tu; ho sbagliato tutto in questo periodo nel dirti solo cattiverie, ho sbagliato a tradirti, ho sbagliato a non starti vicino quando abbiamo perso nostro figlio."

Angelica era scioccata nel vedere dopo tutto questo tempo lo sguardo di Tom, quello vero che non era quello dei social o dei film... non si aspettava quelle parole e quando sentì la parte finale del suo discorso crollò, era una ferita troppo grande, troppo forte da affrontare da sola, mai lui invece di condividere quel dolore cambiò, la tradì... divenne un altra persona. Per un momento si era sentita a casa di nuovo e lei si rifugiò nelle sue braccia piangendo, anche il ragazzo non riuscì più a trattenersi, aveva cercato di scappare da quel dolore, di incolpare Angelica e trovare mille scusanti. Era arrivato il momento di chiedere perdono e affrontare il suo dolore.
Dopo un lungo abbraccio si staccarono.

T:" non so se mai mi potrai perdonare, ma sono stato uno stronzo, non ti merito e se la nostra storia è finita è unicamente per colpa mia. Io ti amo ancora" angelica lo interruppe
A:" ti ho amato con tutto il mio cuore ed ero davvero pronta al cambiamento che la vita ci stava presentando, è andata male, affrontiamolo e teniamone memoria, ci servirà. Io penso che sia meglio che torni a casa. Buona serata"

Si voltò e camminò a passi molto veloci, prese il cellulare per vedere le notifiche e niente di niente, sbuffò e andò a casa
Dopo 20 minuti di camminata arrivò all'appartamento dove Alessia la stava aspettando preoccupata, l'accolse e le disse subito la notizia

Ale:" non so come dirtelo, ma stanno girando altre foto di te e Tom" e posizionò il cellulare davanti agli occhi della sua amica; la foto in questione era di quello stesso pomeriggio, dove si stavano abbracciando e piangendo allo stesso momento."
A:" non ci credo , stanno affinando tutte le tecniche, sarà stata scattata 20 minuti fa" disse sbuffando mentre guardava l'orologio.

Le due ragazze decisero di rilassarsi, quindi decisero di andare in piscina. Iniziò il loro relax sul lettino insieme all'aperitivo e alle solite chiacchiere, ale era entusiasta dell'appuntamento con Kepa e da quando era partito ed entrato al ritiro l'aveva chiama già 3 volte e stavano sempre a messaggiare se lui non era in allenamento.

Ale:" ma Mason l'hai sentito? Gli hai detto che ti vedevi con Tom? Secondo me appena gliel'hai detto voleva tornare per dargli un altro cazzotto"
A:" in realtà non ho ricevuto neanche un messaggio...."
Ale:" COSAAA?!"
A:" shh non urlare, no nessun messaggio, quindi non gli ho detto nulla di Tom; non so che fare!"
Ale:" amica se la montagna non va da Maometto è Maometto ad andare dalla montagna! Chiamalo subito, a quest'ora avrà finito l'allenamento; forza!!!"

Angelica titubante prese il suo telefono e compose il numero di Mason per la prima volta.

Squilava
M:" Pronto ?"
A:" Oiii pronto" disse abbozzando un sorriso come se potesse vederla

Quando meno te lo aspetti- Mason Mount Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora