Capitolo Nove

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Harry mentirebbe a tutti, o meglio a sé stesso, solo dicendo che quella frase non se l'é rigirata nei polmoni e nel sangue, come una mistura o una medicina.

Nessuno può guardarti in quel modo.

Harry non ha nemmeno osato pensare alle implicazioni di quella frase, a perché abbia risposto in quel modo, a cosa sarebbe successo se Louis avesse sentito la sua risposta.

Solo tu.

Cosa avrebbe fatto? Gli sarebbe venuto incontro per fare cosa? Harry l'avrebbe lasciato fare? Ricorda la pressione della sua mano sulla nuca di Louis, come le dita abbiano spinto senza nessuna ragione, i loro sguardi persi, le loro labbra, come Harry lo guardava mentre stava su di lui.

Nessuno può guardarti in quel modo.

Louis l'aveva fatto, però. Aveva rivisto le foto, e insomma, quelle occhiate non possono esistere solo nella mente di Harry, vero?; l'aveva difeso contro il barista, gli aveva baciato uno dei suoi punti preferiti ed Harry si era abbandonato a quella sensazione, aprendo il collo per farglielo fare di nuovo, se avesse voluto. Sì, se l'avesse sentito, qualsiasi cosa avesse fatto a riguardo, Harry l'avrebbe lasciato fare, ci si sarebbe aggrappato.

Solo tu.

E se Louis, invece che limitarsi a guardare i suoi tatuaggi, li avesse toccati? Harry non è andato più avanti del pensare a quelle dita sottili sul suo stomaco, il fiato caldo attorno alle clavicole, le labbra accanto all'edera sui fianchi. Nel dormiveglia, con l'illusione di un peso sicuro, che conosce, su di lui, aveva stretto appena le gambe, il respiro pesante, prima di aprire gli occhi di scatto.

Quindi era questa, la questione: non voleva essere toccato e guardato da chiunque, ma solo da Louis, come se il ragazzo avesse una calamita o un privilegio o un diritto di qualche tipo per cui la sua pelle e i suoi respiri gli appartenevano, e ad Harry sembrava andare bene.

Solo durante la prima settimana di dicembre, in mezzo a scene abbastanza complesse e scatti con Louis e piccoli momenti che ha paura a catalogare, capisce cosa sta succedendo, e si calma, e torna a non avere un'ansia latente quando Louis lo tocca, anzi gli va incontro sfregandosi sul suo zigomo, sul collo, sulla tempia.

Il fatto è questo: Harry sa di dover convincere il mondo che sta insieme a Louis. Lo sa quando sta in pubblico e ha addosso occhi e telecamere e macchine fotografiche e lo sapeva durante il servizio fotografico, mirato a sembrare di coppia, esattamente per quel fine, anzi. Harry ha un ruolo e lo sa, ha dell'aspettativa da soddisfare, un pubblico da convincere. Ed è semplicemente... Questo. Ecco cosa. Ecco perché i suoi occhi luccicano, solo per il fatto che il mondo deve credere che lo facciano, e quindi Harry si cala, si spalma su un personaggio che deve urlare a chiunque quanto desideri quello che vede. Sotto, sicuramente, c'è una latente attrazione fisica che esiste da prima che conoscesse Louis, come ha già detto. Non ha mai negato che l'amico sia oggettivamente un bell'uomo e il suo tipo, lo dice anche di altri amici che ha, quindi per quale motivo dovrebbe mai rendere Louis un caso differente? Solo perché è così convinto del suo compito e quindi sa ingannare gli obiettivi dei paparazzi? Vi prego. Non funziona così.

Giunto a questa assolutamente normale e sensata conclusione, a cui Harry è arrivato grazie a un pensiero logico e razionale, torna tutto come prima. Aspetta Louis, ci fa colazione insieme, gli sta intorno come un'apetta fedele mentre il maggiore lo guarda sempre tranquillo, sempre imbarazzato, ma sereno, con un sorriso leggero.

''Sei tornato, quindi'' dice un pomeriggio, ed Harry si limita a rispondere un cauto:

''Non sono mai andato via.''

Non parlano della serata al bar, di quello che ha fatto o detto Louis, di quello che ha risposto Harry, o del set fotografico: l'intera giornata è chiusa in una scatola e stanno facendo finta non sia mai esistita, e va bene così. Harry ha capito che loro due funzionano alla grande finché non parlano di ciò che non riescono a comprendere nel loro rapporto, e al riccio va benissimo. Davvero alla grande. E' un fan e un esperto dell'ignorare le cose strane che fai con un tuo caro amico mentre raccontate al mondo la bugia che state insieme. Dovrebbe scriverci uno studio o una tesi di laurea sopra. Farebbe successo in quanto specialista.

Loving You Is The Antidote ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora