Loving You Is The Antidote ||L.S.||

Capitolo Tredici

Harry conosce la vita e sa che tende a rovesciarsi, quindi vede il fatto che è assolutamente felice come qualcosa di temporaneo.

Ma non gliene frega un cazzo.

Lui e Louis non hanno parlato, o almeno è quello che hanno deciso di fare quando, dopo una doccia (insieme) sono usciti dalla stanza di Harry e prima di salutarsi, dato che Louis aveva un'intervista ed Harry qualche scena dove Ethan era a lavoro, si sono salutati con un bacio veloce. Si baciano, adesso, in pubblico e non, e certamente non si limitano a quello, ma non hanno mai chiarito perché: questione fisica, attrazione sentimentale? Di nuovo, sono dei fottuti maestri ad evitare i discorsi importanti.

Appunto, Harry sa che quella fetta di paradiso che si è ritagliato non durerà per sempre: o lo stunt finirà, o loro avranno lavori che (ovviamente) li terranno separati, o uno dei due rovinerà qualcosa, probabilmente Harry, dato che è chiaro come il sole che lui sia cotto di Louis, mentre quest'ultimo lo cerca in continuazione, anche se non ha chiarito in quale ottica. Ed Harry ha paura di sapere.

Ma di nuovo, per quanto Niall e Mitch gli abbiano detto che nel caso improbabile che Louis senta solo un'attrazione fisica ne uscirà distrutto, Harry non vuole preoccuparsi del suo futuro lui, triste nella sua miseria come se gli avessero strappato e martoriato il cuore. Sarà probabilmente così, ma non vuole essere pessimista, visto che la prospettiva che Louis ricambi è un orizzonte aperto.

E come potrebbe di preciso essere pessimista quando il giorno del suo compleanno (perché Harry e Louis dormono insieme, adesso, una novità meravigliosa per il cuore fragile del più piccolo) Louis lo sveglia baciandolo e cantando nel suo orecchio?

"Tanti auguri a te" sente, roco e dolce mentre delle labbra premono sulla sua tempia e delle mani stringono protettivamente i suoi fianchi nudi "Tanti auguri a te" ripete, allungando le vocali, e stavolta gli bacia uno zigomo, appena più a lungo. Prova a non sbuffare una risatina mentre il fiato morbido di Louis scende fino alla punta del suo naso "Tanti auguri ad Harry" arriccia il suo nome mentre il più piccolo socchiude gli occhi e scopre i denti per sorridere. Un pollice di Louis gli scava la fossetta "Tanti auguri a te!"

E lo bacia.

È lento e dolce e domestico mentre Louis gli sale piano addosso ed Harry si assicura che non tracolli mentre lo bacia e affonda nelle sue labbra, leccandogli dolcemente il palato finché non sanno della stessa cosa. A volte ha un brivido nel pensare che se qualcuno li baciasse, saprebbero dello stesso retrogusto caldo, simile. Poi il solo pensiero che qualcuno baci Louis lo divora e smette.

Gli accarezza il collo fino alla scollatura della maglietta mentre Louis si scosta con un piccolo morso e dice, roco contro il suo respiro: "Oggi possiamo fare quello che vuoi. Qualsiasi cosa."

"Possiamo sempre fare qualsiasi cosa. Tu puoi farmi qualsiasi cosa" replica, intrecciando le braccia dietro la sua nuca mentre Louis si infila tra le sue gambe e lo guarda dall'alto. "Solo tu. Lo sai."

"Se me l'avessi detto prima..." scherza Louis, passando il suo naso su tutta la linea del collo di Harry, soffi leggeri di labbra gonfie e mani sul petto mentre gli si accuccia contro.

"Saresti tornato indietro?" domanda lentamente, una mano sulla sua nuca mentre respira pesantemente e socchiude gli occhi al bacio leggero che riceve sul bordo della clavicola, prima che Louis salga di nuovo e sfiori appena le loro labbra.

"Sarei tornato indietro" conferma, Harry fa un sorrisino che probabilmente è stupido e troppo innamorato per non essere scoperto, ma non gli interessa mentre se lo tira addosso e rimangono in silenzio, gli occhi chiusi uno contro l'altro nell'aria mattutina: Harry ha solo dei pantaloni pesanti, Louis una maglia larga e dei boxer, e le loro pelli si sfiorano a intermittenza. Harry gli sta baciando pigramente una mascella, accarezzando una gamba con la punta delle dita, mentre sente: