7 - La Sognatrice

5 0 0
                                    

"Quando si fa tardi, le persone vanno a letto"

Un uomo sbadigliò

"Proprio così, si comincia con uno sbadiglio"

Il pubblico rise

"Conosco Sonno e Sogno fin da ragazzetti, quei due fratelli sono inseparabili.

"Mi pare di ricordare, anzi no. Sono certo che una volta esagerarono, e molto. Finirono per intralciare i piani di Destino.

"Non so come, sembrava impossibile, ma riuscirono a cavarsela.

L'uomo sorrise nel ripensare alle storie

"Se li trovi al bar, sono sicuro al cento per cento che li troverai proprio con Destino a ridere di quella volta"

***

Nero pece tutto intorno a lei, la ragazza si muoveva incapace di capire dove si trovasse, cosa ci fosse attorno a lei.

Si spostava su un pavimento trasparente, senza paura, senza timore di cadere, scoprì uno sprazzo di luce in quell'infinita oscurità, si diresse verso di essa e ci si tuffò.

Nuotò fino allo sfinimento, in un mare di particelle bianche e gialle, luminose, colorate, come tempere di un quadro di un artista sconosciuto, ed eccolo lì, davanti a lei, quel ragazzo, con quei capelli arruffatati e con le mani sempre colorate.

Suonò la sveglia, si alzò di scatto.

"Maledetta" imprecò contro l'oggetto inanimato.

Le tirò un colpo e la fece smettere di suonare.

Si alzò e si spostò in bagno, si sciacquò il viso e si fermò davanti allo specchio.

Ci stette qualche minuto, persa nel suo riflesso, le tornò in mente il sogno di poco prima, di quel ragazzo, "Che significato ha?" è la frase che gli passò per la mente.

Ritornò nella camera da letto, avrebbe dovuto svuotare il posacenere ma lo lasciò lì dov'era, si spogliò, si cambiò e ed uscì con destinazione l'ufficio in cui lavorava.

Passò davanti all'edicola della sua via, si fermò a fare colazione, salutò un caro amico e si mise ad aspettare l'autobus.

Una signora le chiese che ore fossero e lei, gentilmente, glielo disse, l'anziana signora ringraziò e si mise a sedere sulla panchina.

L'autobus arrivò poco dopo, entrambe salirono, lei proseguì fino agli ultimi posti mentre la signora si sedette in prima fila, direttamente accanto al conducente.

Lo trovò lì, accanto ad una ragazza con i capelli rossi, portava gli occhiali da lettura, con un libro dalla copertina tutta colorata e aveva le mani leggermente sporche di tinta.

Si mise qualche poltroncina dietro di lui, lo osservava, cercava di capire che libro stesse leggendo ma non ci riusciva.

Il ragazzo si alzò dopo poco, doveva scendere, erano arrivati alla sua fermata, suonò il campanello e l'autista incominciò a frenare.

La ragazza lo seguì con lo sguardo, lo osservò fermarsi davanti alle porte, con le sue mani colorate appoggiate all'asta dell'autobus.

Lui si voltò e i loro sguardi si incontrarono, lei, sorpresa, si ritrasse dietro il libro, per poi uscirne tentennante, le sorrise e lei arrossì.

***

Era inverno, la neve cadeva silenziosamente sulle strade, la gente passava sulle strade trafficate, il bar, con il tendone chiuso per fronteggiare il freddo che arrivava da fuori, dava sull'incrocio, davanti al bar un negozietto di cianfrusaglie, lei, all'interno del negozietto, osservava la strada, con le macchine che sfrecciavano a gran velocità fregandosene della neve.

NuvoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora