Derek resta lì tutta la sera, giocano alla Play e cenano anche insieme, dato che lo sceriffo è di turno; se ne va proprio poco prima che John torni da lavoro. Stiles lo saluta abbracciandolo forte, come ama fare e come gli mancava fare.
Prende il cellulare dopo aver fatto una doccia e risponde all'ultimo messaggio di H.
(Ore 23:32) Oh, quindi mi hai aspettato? M.
(Ore 23:40) Non proprio, ma non potevo scriverti. H.
È così stanco, che non gli va nemmeno di rispondere, anche se gli piacerebbe approfondire quella conversazione.
Il giorno dopo, Stiles va a scuola con un umore completamente diverso e anche Scott sembra accorgersene.
"Amico, cosa diavolo hai? Non stai fermo un attimo e sorridi!"
Stiles cerca di ignorarlo, ma sa che è inutile. Sta per rispondere, quando Derek si siede al loro stesso tavolo in mensa, dopo avergli scompigliato i capelli.
"Ah, ecco, avete fatto pace" deduce Scott. Stiles gli lancia un'occhiataccia.
"Nemmeno ti avevao detto che avevamo litigato, Scottino!" protesta.
"Come se ce ne fosse bisogno. Quando litigate, siete entrambi intrattabili."
Stiles arrossisce, abbassando il viso verso il piatto e cominciando a mangiucchiare la sua pasta, quando qualcuno gli mette davanti delle barchette di mela sbucciate.
Alza lo sguardo e Derek gli fa un occhiolino. Stiles non dice nulla, ma sa che Derek si sente ancora in colpa per quello che è successo durante la loro discussione.
Quando finiscono di mangiare, Stiles rimane da solo in giardino, mentre Derek è andato dal professore di storia per discutere di un compito e Scott sta con Allison. Si guarda intorno, poi sfila il secondo cellulare dallo zaino.
(Ore 13:40) Se avessi potuto, mi avresti scritto per primo? M.
Non aspetta la risposta, ma ripone il cellulare e si avvia verso l'aula di letteratura inglese.
La giornata procede lenta e noiosa, nonostante un compito di chimica andato particolarmente bene. Alle quattro saluta tutti e si avvia alla jeep, dato che si scoccia di assistere agli allenamenti sia di Scott che di Derek. Va a casa, fa i compiti e prepara anche una salutare cena a base di verdure, poi si siede davanti al pc.
Sta guardando un video sui vampiri, quando sente un suono dalo zaino e si fionda a controllare. C'è un messaggio di H.
(Ore 20:45) No, non credo. O almeno non subito. H.
(Ore 20:47) Avresti lasciato il tuo Omega senza un Alpha? M.
(Ore 20:50) Non credo ti saresti dispiaciuto. Ho l'impressione che per te sarebbe potuta essere una liberazione se non ti avessi risposto. H.
Quel ragazzo ha ragione e Stiles ne rimane stupito. È riuscito a capire come la pensa solo dopo pochi messaggi.
(Ore 20:56) Sì, è vero. Però devo ammettere che non è odioso parlare con te ora che so che non ti troverò sotto casa mia per marchiarmi. M.
Forse anche Stiles è riuscito a capirlo un po' ed è sicuro di aver scritto la cosa giusta. Non gli sembra un Alpha di quelli che subito reclamano o che sono in attesa del loro piccolo Omega da sottomettere. Per fortuna. Pensa quasi che potrebbero diventare amici.
(Ore 21:01) No, non ho nessuna intenzione di reclamare uno sconosciuto, nonostante la mia natura. H.
Nonostante lo avesse capito, Stiles sente comunque un peso andare via dallo stomaco e respira meglio.

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Mio Alpha | Sterek
FanfictionÈ il diciottesimo compleanno di Stiles che, quella mattina, vorrebbe solo sparire nel letto. Stiles è un Omega e, proprio quel giorno, dovrebbe ricevere un cellulare con sopra il numero di telefono della sua anima gemella. Stiles odia non poter sceg...