Derek parte e Stiles, come si è ripromesso, non mette nemmeno piede fuori dal letto, pur di non essere tentato di andare a salutarlo ancora. I giorni passano lenti, troppo lenti e vorrebbe solo sapere se Derek si sta ambientando, se gli piacciono le lezioni e se si trova bene lì, da solo. Sa che è un Alpha e nessuno gli darà mai problemi, ma vorrebbe essere solo parte di quella sua nuova vita e si sente anche patetico.
Riesce a respirare un po' meglio dopo una settimana, quando, dopo aver fatto una passeggiata con Scott, torna a casa e danno il suo film preferito in tv. Lo guarda sgranocchiando patatine, poi, quando finisce, prende il cellulare.
(Ore 22:02) Ti piace l'universo Marvel? M.
(Ore 22:03) No, per niente. A te si? H.
Passa un'ora a chiacchierare di film con Frederick, fino a quando un suo messaggio non gli fa stringere lo stomaco.
(Ore 23:12) Mia cugina ama i film coreani. H,
Stiles sorride. Ha passato un'estate intera, qualche anno prima, a guardare serie infinite di sdolcinatezze coreane, con improbabili storie d'amore e trame decisamente scarse. Solo che aveva voglia di tenerezze e, molto spesso, aveva anche costretto Derek a guardarli con lui. Solo che Derek li odiava e passava tutto il tempo a criticarli.
(Ore 23:14) Oddio, ti piacciono? Un mio amico dice che sembrano tutti delle femmine, sia gli attori che le attrici e che sono fatti coi piedi. M.
(Ore 23:26) Beh, che siano fatti coi piedi è decisamente innegabile. Diciamo che non hanno proprio nulla di regia e che messi a confronto con un film di Tarantino, possono sembrar essere girati da un bambino di dieci anni. H
Stiles si lascia scappare una risata, parlano ancora un po', poi va a letto.
Passa un'altra settimana, Stiles è un po' più tranquillo, nonostante la mancanza di Derek sia quasi asfissiante a volte, e quella domenica decide di andare a passeggiare nella riserva. Ora che fa meno freddo è davvero piacevole e gli ci voleva.
Parcheggia la Jeep ai confini degli alberi, poi, zaino in spalla, si addentra sempre più, riconoscendo però sempre dove si trova. Svolta nella direzione opposta di casa Hale, perché rivederla farebbe troppo male, ma, quando arriva in una delle radure, si trova davanti proprio un membro della famiglia.
"Ehi, Stiles!"
"Buongiorno, Peter" saluta, avvicinandosi.
Peter è in tenuta da ginnastica e decisamente sudato.
"Mi stavo allenando, tu cosa fai qui?" chiede.
"Passeggiavo, nulla di che" risponde il ragazzo, guardandosi intorno. Vede Peter raggiungere il suo borsone, prendere qualcosa che poi gli porge.
"Chiamalo" dice e Stiles vede un cellulare. Non capisce, o almeno non vorrebbe aver capito male. "Su, non farmene pentire. Approfitta e chiamalo!" insiste Peter e Stiles afferra il cellulare. La schermata è già sul numero di Derek e fa partire la chiamata. Derek risponde Dopo tre squilli.
"Peter, abbiamo staccato due minuti fa e ti ho detto che stavo entrando in doccia. Cosa ti sei dimenticato di dirmi?"
Stiles non riesce a parlare. Peter si è allontanato, sicuramente per dargli la sua privacy, ma sentire la voce di Derek lo ha paralizzato. Derek sembra anche abbastanza scazzato.
"Peter, allora?" insiste.
"Non volevo disturbarti" riesce a dire Stiles e sente dall'altra parte solo silenzio, poi una risata, la sua risata, che gli scalda così tanto il cuore che comincia a piangere.

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Mio Alpha | Sterek
FanficÈ il diciottesimo compleanno di Stiles che, quella mattina, vorrebbe solo sparire nel letto. Stiles è un Omega e, proprio quel giorno, dovrebbe ricevere un cellulare con sopra il numero di telefono della sua anima gemella. Stiles odia non poter sceg...