Capitolo 6

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Stiles passa il giorno seguente in casa, troppo stanco per andare a scuola e troppo triste per poter vedere troppe persone. Suo padre gli ha lasciato la colazione sul comodino ed è andato a lavoro, quindi ha un po' di ore tutte per sé.

In un lampo di lucidità post dormita, si rende conto che non ha più controllato il cellulare da quando ha scritto all'alpha l'ultima volta. Infatti, trova un suo messaggio di poche ore prima.

(Ore 07:32) Ogni tanto fa bene ribellarsi. H.

Stiles sorride.

(Ore 09:21) Quindi, se io ora facessi una colossale cazzata, disubbidendo a mio padre e probabilmente anche a qualche legge, farei bene? M.

Stranamente, la risposta arriva subito.

(Ore 09:22) Sul disubbidire a tuo padre potrei essere anche d'accordo, ma la legge mi preoccupa un po' di più. Potresti far del male a qualcuno? H.

Stiles sbuffa. Certo che non vuole far del male a nessuno, per chi l'ha preso? Poi si ricorda che quello è pur sempre uno sconosciuto e "il suo alpha", quindi è anche un po' lecito che si preoccupi.

(Ore 09:24) No, al massimo potrei far del male a me, ma non fisicamente. Ed è una cosa a cui tengo troppo. M.

(Ore 09:26) Allora falla. H.

Non sa perché, ma Stiles sente un leggero brivido quando legge quel messaggio, quella specie di permesso accordato e un po' odia la sua natura di Omega.

(Ore 09:28) Ti farò sapere come andrà a finire. M.

E, dopo aver premuto su Invia, scalcia via le coperte e si alza. Un piano ben delineato nella mente.

Dopo aver fatto la doccia e anche qualche faccenda di casa, Stiles si mette ai fornelli: prepara una enorme teglia di pasta al forno, una di lasagna e inforna tutto. Nel frattempo, prepara anche un arrosto che infornerà appena la carne sarà pronta e poi si da ai dolci. Vorrebbe fare una mousse, ma non andrebbe bene, quindi si limita a biscotti al cioccolato, ciambella al cioccolato e cioccolatini. Quasi si commuove quando si rende conto di avere tutti gli ingredienti e non dover perdere tempo anche facendo la spesa.

Impiega un bel po' di ore a preparare tutto, ma, quando ha finito è stanco e soddisfatto. Divide tutto in tanti piccoli contenitori, lasciando fuori solo una porzione di pasta e qualche biscotto per suo padre, poi sale in camera a vestirsi.

Mette una felpa comoda e un paio di jeans, cerca di dare un ordine ai capelli, con scarsi risultati e, una volta infilato tutto nello zaino, esce di casa.

Sono ormai le cinque del pomeriggio e suo padre tornerà a casa tra tre ore (è stato fortunato del suo doppio turno settimanale), ma poco gli interessa. Sa che il biglietto "sono da Scott stasera" servirà a poco perché suo padre andrà a controllare, ma spera di non essere trovato prima del mattino successivo.

Ha preso tutte le precauzioni per non essere seguito, ma suo padre è pur sempre lo sceriffo.

Arriva nella riserva e poi a casa di Derek in meno di dieci minuti e non scende nemmeno dall'auto. Derek, infatti, esce dopo pochi minuti, con un'espressione preoccupata.

"Cosa ci fai qui?" chiede, avvicinatosi all'auto.

"Salta su, ti rapisco per una notte come tu hai fatto con me!" dice Stiles sorridendo.

"Stiles, tuo padre ci ucciderà, lo sai?"

"Tu partirai domani sera, io sono suo figlio e prima o poi mi perdonerà" spiega. "Allora? Mi dai buca?"

Mio Alpha | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora