Stiles mantiene il broncio con suo padre anche per la settimana successiva e ora ne sta proprio parlando con Derek.
"Non vuole capire che i tempi cambiano e che, forse, il sistema non funziona più!" urla, mentre va avanti e indietro nella camera del suo amico.
"Hai ragione, ma ha ragione anche lui" dice Derek. "Il suo mondo è sempre andato così e lui amava tua mamma. Per lui ha funzionato."
Stiles si blocca. "Quindi vuoi dire che dovrei leggere quel numero e contattarlo? Vuoi dirmi che lo farai anche tu quando il tuo si attiverà?" sbotta, infuriato.
"Non lo so, Stiles, forse non ci ho nemmeno mai realmente pensato. So solo che non possiamo farci nulla."
Stiles ora vorrebbe picchiarlo a sangue. "Non possiamo farci nulla, Derek?! Finchè ci saranno le persone come te che non si ribellano, è ovvio che non possiamo farci nulla!"
Ora anche Derek si alza e alza la voce. "Stiles, ti rendi conto che stai parlando proprio come qualcuno?"
Stiles gli si avvicina, fronteggiandolo. "Sì, come Kate Argent e lei, mio caro, aveva ragione!"
Stiles indietreggia quando gli occhi di Derek si accendono di rosso, non li aveva mai visti prima. "Kate aveva ragione? La stessa Kate che ha ucciso tutta la mia famiglia aveva ragione?" grida e Stiles, data la sua natura di Omega, si ritrova ad abbassare la testa senza poter resistere, ma parla lo stesso.
"Non era quello che intendevo! Ma sulla storia dell'anima gemella, sì! Voi Alfa non potrete mai capire!"
"Ah, no? Anche noi siamo obbligati a stare con un omega scelto da chissà chi!" urla ancora Derek, Stiles sente quasi le ginocchia cedere.
"Ma non siete obbligati a sottomettervi! Mi stai facendo del male, smettila!" Stiles lo dice mentre si inginocchia e abbassa la schiena, totalmente sottomesso a Derek. Appena tocca il pavimento con le mani, quella pressione sovrannaturale sparisce e sente le mani di Derek che cerca di rialzarlo dal pavimento.
"Non mi toccare!" gli girda Stiles, spostandogli le mani. "Sei uno stronzo, Derek e per un attimo ho creduto fossi dalla mia parte! Sei come tutti loro!"
Stiles esce dalla camera e corre sulle scale, per uscire da quella casa. Ha le lacrime agli occhi e gli tremano le mani. Derek, con un balzo, gli taglia il percorso, mettendoglisi davanti.
"Stiles, Stiles, aspetta!" dice, mettendogli le mani sulle spalle, per poi toglierle subito dopo. "Io sono dalla tua parte, sempre. Voglio che tu sia felice e che possa trovare l'amore della tua vita, che sia chi possiede quel numero o meno, ma non penso che a me sia riservato lo stesso destino."
Stiles lo guarda, lo sorpassa e se ne va. Non ne può più.
Stiles passa l'intera giornata chiuso in camera ignorando sia suo padre che Scott. Non vuole vedere nessun alfa e non vuole nemmeno pensare a Derek. Lo ama, lo sa da sempre ma, dopo quella discussione, ha capito di non avere nessuna speranza. Se Derek fosse stato anche solo minimamente interessato a lui, non avrebbe risposto con una tale indifferenza.
È in un ennesimo impeto di rabbio che, alle due di notte, prende la scatolina abbandonata sulla sedia, la apre e accende quel cellulare così anonimo ma che dovrebbe essere così importante per la sua vita da adulto.
Lo schermo si illumina: sembra un normale smartphone, ha tutte le funzioni che dovrebbe avere, ma Stiles sa che ciò che conta è nella rubrica. Il numero, come da regolamento, è memorizzato senza nessun nome, c'è solo una lettera: H.
Stiles lo fissa per minuti o ore, poi, con le lacrime agli occhi, invia il primo messaggio.
(Ore 02:45) Ciao, a quanto pare sei la mia anima gemella. Divertente, eh? M.

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Mio Alpha | Sterek
FanfictionÈ il diciottesimo compleanno di Stiles che, quella mattina, vorrebbe solo sparire nel letto. Stiles è un Omega e, proprio quel giorno, dovrebbe ricevere un cellulare con sopra il numero di telefono della sua anima gemella. Stiles odia non poter sceg...