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¡!ATTENZIONE!¡
Questo capitolo contiene smut, se non vi piace o vi mette a disagio, vi prego gentilmente di skippare questo capitolo interamente dedicato alla Kuroken.

Kenma's POV

«Hey Kuroo, dobbiamo parlare».
Mi avvicinai a lui, che era steso sul letto con lo sguardo rivolto verso il muro, e mi accoccolai abbracciandolo da dietro.
Mi notò, così si girò per guardarmi negli occhi e rubarmi un dolce bacio sulla fronte, si vedeva che ci stava male.
Tetsuro non è mai stato quel ragazzo che si addossa tutte le colpe, ma quella volta era diverso, non faceva altro che ripetersi di essere un assassino e questo faceva più male a me che a lui.
«Che succede?»
Mi chiese cercando di mantenere la calma.
«Non ho intenzione di lasciarti, tranquillo, sarò il tuo ragazzo fino all'altare.»
Gli misi le mani sulle guance e lo guardai fisso nelle iridi color cioccolato fondente, perdendomi.
Il corvino alzò la testa e si fiondò sulle mie labbra, quando non sapeva cosa rispondere faceva sempre così.
All'inizio era un bacio casto, che esprimeva solo i nostri sentimenti, ma quando il maggiore chiese l'accesso, non potei fare altro che darglielo.
Le nostre lingue si intrecciarono, volenterose di assaggiare ogni parte dell'altro, non volevo staccarmi, ma dovevamo parlare.
Spinsi leggermente il ragazzo, con ancora un filo di bava alla bocca e cominciai con la solita storia.
«Kuroo, quante volte te lo devo ripetere che non è stata colpa tua? Tutti hanno paura e tu l'hai avuta in quel momento, così hai chiesto ad Akaashi di aiutarci ed è successo quello che è successo.
Sono passati quasi 16 anni, Keiji non ce l'ha con te e lo sai benissimo.»
Stava trattenendo le lacrime e si notava, o almeno, io lo notavo.
Stiamo insieme da ormai 5 lunghi anni, so come trattarlo, come approcciare con lui, quando mente, come riconoscere le emozioni anche se le nasconde, tutto, eppure so ancora così poco...
«È solo perché non se lo ricorda...»
Ero abituato a queste conversazioni, ma questa volta non riuscii a mantenere la calma.
«Adesso mi hai stancato. So che ti fa male vedere Keiji davanti a te, anche a me lo fa, ma mi rende anche estremamente felice e so che è la stessa cosa per te, non è stata colpa tua, è stata solo sfortuna, quindi smettila di fare il masochista ripensandoci perché ora Akaashi è qui con noi e tutto quello che è successo non conta più, hai visto la scena di oggi? Anche se non ricordava ora lo fa e non mi sembra che ti sia saltato addosso per picchiarti.
Ricordiamoci sempre il soggetto: Akaashi Keiji.
Non se la prenderebbe mai con te per una cosa del genere, quindi ti prego smettila di farti del male in questo modo perché ferisci anche me, non riesco a vederti così, okay? Non ce la faccio, ti imploro Kuroo, smettila. Smettila di darti colpe che non hai.»
Tirai fuori tutto, come se davanti a me non ci fosse effettivamente il diretto interessato.
Sinceramente, era una bella sensazione.
«Kenma...»
Mormorò il più alto.
Mi prese la mano e mi portò al suo petto, senza alcun indugio, mi abbracciò e si scatenò in un pianto liberatorio sulla mia spalla.
Portai la mano alla sua nuca e infilai le dita fra i suoi morbidi capelli neri. Con l'altra mano, invece, andai ad accarezzargli lentamente la schiena.

Una volta terminato lo sfogo, il ventiduenne davanti a me cercò di alzarsi, ma lo rimisi nel letto, mi attaccai a mo' di koala e cominciai a lasciargli una scia baci sul petto, attraverso la felpa.

Il maggiore se la levò ad una velocità record e nel farlo tolse anche la maglietta, era d'intralcio.
Con la mano delineai tutti i suoi addominali, per poi ripetere l'azione con la lingua.
Non feci in tempo a capire che stesse succedendo che mi ritrovai senza maglia, sotto a Kuroo, il quale cominciò a lasciarmi vari baci umidi su tutto il corpo, le braccia, le scapole, le guance, il mento, eccetera...
Appena trovò il posto giusto, si mise a mordere e succhiare la pelle, lasciando così un segno violaceo per far sapere al mondo del suo passaggio.
Scese più in basso e si fermò a fissare orgoglioso la fantastica erezione che mi aveva causato.
Prima che potesse fare qualunque cosa, scivolai giù e mi fermai all'altezza dei suoi boxer, per poi levarli e lanciarli violentemente verso l'armadio della stanza.
Agganciai le braccia alle cosce del corvino, in modo da spingerlo verso la mia faccia.
Tetsuro, capendo il mio intento, si girò portandomi sopra di lui, in modo da agevolare i miei movimenti.
Leccai tutta la sua lunghezza, osservando le reazioni del mio fidanzato.
Portai il viso alla sua faccia e intrecciai nuovamente la mia lingua con la sua.
«Siamo soli in casa, non c'è bisogno che ti trattieni»
Gli sussurrai al orecchio, per poi prendere il lobo e succhiarlo.
Tornai da dove ero partito e lo inglobai tutto in un colpo, il che fece sussultare il ragazzo sotto di me.
Cominciai a muovermi lentamente, mentre succhiavo e leccavo senza alcun ritegno.
«Mngh~ cazzo Kenma sì~»
Mugugnò il corvino.
Aumentai la velocità di botto e dopo qualche minuto, Kuroo mi venì in bocca, e senza indugio, ingoiai il tutto e mi leccai sensualmente le labbra.
In altre parole avevo appena inaugurato la mia morte e quella del mio povero culo.

Dusk -BokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora