Akaashi's POV
«Keiji, perdonami»
Disse la corvina prima di varcare la soglia della casa.
Il bambino scoppiò in un pianto liberatorio, accompagnato dal padre, si fecero compagnia, insieme, ad assaporare l'odore della presenza dell'altro, che significava una sola cosa 'non sono solo'.
Vissero le giornate vuote, senza la presenza della donna, costituite da pasti discreti e una tristezza generale, causata dalla malinconia.Quel giorno, la donna aveva il suo volo per l'occidente, doveva recarsi in Germania per lavoro, ma la fortuna, purtroppo, non era dalla sua parte.
Entrata nell'areoporto, si mise in coda per il check in, mandando qualche messaggio all'uomo, per rassicurarlo.
Tutto stava andando come doveva, con una tranquillità spaventosa.Verso le 7:27 del giovedì mattina, la corvina fece il suo ingresso nell'aereo, si posizionò su un sedile con il finestrino accanto, in modo da ammirare le nuvole che venivano sorpassate dal mezzo di trasporto.
L'aereo prese il volo, lei chiuse gli occhi, cadde tra le braccia di Morfeo, ma quando si risvegliò, fu solo per prendere i suoi ultimi respiri.Una forte scossa terrorizzò i passeggeri, alcuni non avevano il coraggio di muoversi, altri erano paralizzati alla vista del panorama visibile dal pezzo di vetro: quelle nuvole appena sorpassate in altezza, ora se le erano rapidamente lasciate alle spalle, mentre il veicolo si avvicinava sempre di più al suolo, ad una velocità agghiacciante.
«Perdonatemi.»
Fu l'unica cosa che la donna riuscì a dire, prima che la vettura si schiantò su un monte, causando un impatto colpevole di dozzine di morti, tra cui quella della corvina.La notizia si espanse velocemente, arrivando alla televisione di casa Akaashi, arrivando agli occhi del marito e del bambino, arrivando agli occhi degli amici della scura, arrivando alle orecchie di Fuyumi, l'altra donna, dai capelli color neve, dalla carnagione color morte, dagli occhi color granturco, che ormai, sembravano sempre più spenti ogni anno che passava, fino allo spegnersi totalmente.
«Condoglianze»
Fu quello che si sentì dire il bambino per i successivi due anni, da tutti, tranne che da una persona, Bokuto Koutarou.
L'unica persona capace di farlo sentire a suo agio, perché riusciva a distrarlo dal mondo, dai problemi, dall'ansia, portandolo in una dimensione governata da un crepuscolo perenne, caratterizzata dalla luce del tramonto, la loro dimensione.Successivamente all'incidente del ragazzo sulla sponda del fiume Sumida, il bambino passò un periodo di solitudine, causato dal lutto del suo amico.
Anni dopo, anche Fuyumi, nonché madre del ragazzo dai capelli bianco sporco, decadde abbandonando il figlio alle mani del padre, il quale però, non riuscì a reggere la mancanza della moglie, distruggendosi lentamente e recando danno anche al figlio.Horiko, invece, marito della corvina, non riuscendo a resistere alla perdita del figlio, decise di usare tutta la sua conoscenza, per tentare di trasformarlo in un cyborg, un mezzo robot, in altre parole, tentò di riportarlo in vita.
Dopo sette anni di duro lavoro, il progetto si rilevò un successo, con un solo difetto, la perdita temporanea della memoria del ragazzo, il che, automaticamente, lo privava di qualunque affetto emotivo.Distrutto da debiti e bisognoso di soldi, decise di mandare il figlio a lavorare come robot personale alla famiglia Bokuto, dove crebbe, ritrovò i ricordi, il suo primo amore e la capacità di provare sentimenti.
Questa è la storia di quel bambino, una volta spaventato dal mondo.Questa è la storia del ragazzo dal volto di latta.
Questa è la storia, dei ragazzi che ricordavano il crepuscolo, dei ragazzi trainati dall'amore di due semplici gufi.Bokuto Koutarou, insieme ad Akaashi Keiji, sono come due gufi alla luce del crepuscolo.
Ai's POV

STAI LEGGENDO
Dusk -Bokuaka
FanfictionTratto dal testo: Fra tutta quella luce che trasmettevano le sue iridi, potevo comunque notare le mie, buie come la notte, tingersi perfettamente con le sue, formando un crepuscolo solo ed unico. AU Bokuaka (Haikyuu), Boyxboy, don't like? Don't read...