Amore o inganno?
L'orizzonte era la tela di un pittore, il quale l'aveva pennellato diligentemente e accortamente macchiandolo con chiazze che sfumavano dal caldo arancio al rosso melograno. Sottili venature simili a dolci lacrime adombravano la tela con macchie violastre sferzate da un tenue blu. Delle micro-gocce d'acqua simili a cristalli di ghiaccio aderivano sulla superfice opaca creando delle forme curvilinee, le quali potevano essere tracciati dalle dita delle psiche. Foglie scolorite, oramai secche, vagavano indisturbate nella cittadina semideserta accarezzando le mura cinquecentesche degli edifici per poi posarsi e riprendere la loro fantomatica danza fra le ali del vento.
Dall'antico grammofono, risalente circa all'Ottocento dato il suo materiale, fuoriusciva una carezzevole e rilassante musica, la quale aveva il potere di intorpidire sia le membra che l'animo vessato da una frusta invisibile. Eleonora sedeva sul sofà verde scuro il quale dava un tocco di classe al design domestico. Le sue sinapsi avevano smesso di ricevere qualsiasi tipo di impulso ed ora il mondo esterno era solo uno sfondo sfocato. La voce della sua mica echeggiava lontana anni luce sebbene ella fosse accanto a lei, ma i l'unica immagine cristallina impressa nella sua mente erano quei profondi e affascinanti occhi color foglia dell'avvocato.
Quando l'aveva sfiorata col proposito di aiutarla a rialzarsi aveva sentito delle scintille attraversare il suo corpo avvampandolo di un nuovo e fulgido fuoco. La sua velata sicurezza lasciò il posto ad un'insolita timidezza. Poteva ancora sentire l'odore dello shampoo alla cannella che emanava la sua folta chioma castana, che alla luce del sole appariva dorata con macchie argentee, le sue labbra sottili e vermiglie, il naso leggermente adunco, la sua possente corporatura fasciata alla perfezione dall'abito elegante, il timbro della sua voce calda e roca, ma allo stesso tempo fredda e lontana. Tutti questi elementi lo avevano reso unico e prezioso proprio come il gioiello più pregiato della matrona.
In lui rispecchiava la sua doppia personalità. Entrambi indossavano una maschera e mai avrebbero abbassato la guardia; eppure, gli parve di vedere il suo vero ego. Percorse il vettore differenza fino ad arrivarne alla punta nel quale vi era impresso il loro primo incontro fatto da sguardi difficili da comprendere. "Eleonora è da un'ora che versi in questo stato pietoso". Spense il grammofono Anna urlandole all'orecchio per destarla. "Stavo semplicemente pensando agli ultimi avvenimenti". Rispose con naturalezza lei arrossendo "ci conosciamo da ben ventidue anni Eleonora e so per certo che tu stai pensando a qualcuno e sicuramente non è Federico". Decise di sondare il terreno non eclissando il suo astio verso il ragazzo della sua amica. "Federico stata vittima di un pernicioso evento. Benché il giudice lo abbia dichiarato colpevole, tuttavia sono sicura che non esiste uomo migliore di lui". Sospirò posando gli occhi verso una luna troneggiante e vittoriosa in cielo per poi dire "comunque penso proprio di doverti aggiornare". Le carnose labbra dell'amica si piegarono in un sorriso furbo "so già che c'entra un uomo cara amica mia. Sarebbe pure ora di voltare pagina". Eleonora sbuffò infastidita e infine smaniosa di annunciare quelle strane emozioni raccontò.
"Simone Baldi oltre ad esercitare la professione di avvocato, fa pure il pediatra sia privato sia in ospedale. Domani dovrò portarci mia nipote, visto che mia sorella lavora tutto il giorno; perciò, verrai con me in modo tale da capire se anche lui è interessato a te. Da quanto mi hai riferito si poteva facilmente percepire una dinamica fra di voi". Espose decisa la sua mossa che secondo lei bisognava attuare. "Domani andrò a far visita in prigione a Federico, in caso va bene, ma non ti illudere il mio cuore è legato a quello di Federico e niente e nessuno potrà mai cambiare questa realtà". Proclamò convinta andando d'intrecciare al suo indice le punte schiarite dei capelli. Quel gesto, involontariamente, le riportò alla mente il ricordo delle mani di Federico intrappolarle il viso per poi baciarla con possessione e spostarsi sui suoi capelli stringendoli con forza. "Secondo me devi schiarirti le idee". Finì semplicemente Anna.
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Le ombre dell'amore
Ficción GeneralAmore, delusione, odio sono le costanti della vita di Simone. Dalle ceneri rinasce più forte di prima e ha come unico fine ha la felicità di suo figlio. Solo un'anima rotta come la sua può donargli nuovamente la felicità, ma entrambi portano le cica...