Granello d'amore

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Granello d'amore

Mancavano due giorni ad Halloween e come ogni anno l’associazione comunale aveva organizzato una festa per i bambini più piccoli e Simone aveva comprato un grazioso costume di Merlino per Valerio. Il blu elettrico con le stelline era reso ancora più particolare dal capello quasi tendente al nero. “Questo costume sarebbe azzeccato per carnevale”. Sopraggiunse Eleonora. “La magia è un qualcosa di mistico e per Halloween è azzeccato. Oltretutto non voglio che nostro figlio si travesti da un mostro infernale. Non per essere bigotto, ma preferisco che Valerio segua un cammino di luce”. Eleonora si sedette, accavallò le gambe e si coprì con una coperta. “Avresti potuto anche consultarmi, ma va bene non voglio discutere con te”. La sua personalità oscillava facilmente. “Mi dipingi come un tiranno. Cos’hai in mente?”. Si chiedeva se potesse godersi un po di serenità e felicità con la sua famiglia. “Uno da Lucifero ovviamente. Accattivante e adatto”. Simone le voltò le spalle e non le rispose.

Teneva in mano la macchina fotografica per catturare gli sguardi più curiosi del figlio. Voleva incorniciare una di quelle foto, proprio come aveva fatto con tutto il suo primo. C’erano diverse foto: una che lo raffigurava appena nato, una con la calza kinder della befana, una in braccio con il padre mentre spegnevano le candeline della torta, una di carnevale dove indossava il costume della carica dei centouno, una con l’uovo di Pasqua, quella del battesimo, quella vestito di Sant’Antonio e la foto di quando Simone ed Eleonora si erano sposati. A quest’ultima, la guardava con grande malinconia e in seguito con odio. “É lei il mago dell’illustre tavola di re Artù?". Simone si era inginocchiato all’altezza di Valerio e aveva preso a giocare con la macchinina. “Papà…chinina”. Lo osservò giocare così tranquillo e spensierato che non si sentiva proprio di turbare ulteriormente il clima familiare. “Sono già le quattro e mezzo, fra poco devi cambiarti. Oggi nonno spegnerà le sue cinquantatre candeline”.
“Dovresti cambiarti anche tu, per le sei vorrei essere già da mio padre”. Eleonora posò la tazza contenente la cioccolata calda sul tavolino e rispose “Non ci vengo. Non credo che sentirà la mia mancanza”. Sbuffò infastidito dal suo comportamento. “Ultimamente non ha più fatto battutine, smettila di comportarti da immatura. Ci verrai come mia moglie e madre di mio figlio”. Il suo tono imperioso non ammetteva repliche, ma ella desiderava solo creare caos. “Non ci vengo”. Simone strinse le nocche fino a farle sbiancare, prese Valerio in braccio, lo cambiò mettendogli il maglioncino bianco fatto da Lucrezia e un jeans nero. Egli, invece, indossò un jeans chiaro, una camicia con un pullover blu e una giacca del medesimo colore del pantalone. “Quindi hai deciso di non venire”. Constatò Simone ed ella annuì. “Allora non farti trovare qua al nostro ritorno”.

Le strade erano avvolte da una nebbia rossastra che presagiva un imminente acquazzone. Fortunatamente arrivarono prima del nubifragio. “Tantissimi auguri papà”. Edoardo accolse l’abbraccio caloroso di Simone e poi prese il disegno che teneva nelle mani suo nipotino. “Nonno e io”. C’era disegnato Edoardo che teneva in braccio Valerio vicino al fuoco con su scritto “Auguri al miglior nonno di sempre”. Edoardo si chinò all’altezza di Valerio e gli strinse la manina. 2Ah hai una presa ferrea. Degna di un vero uomo Baldi”. Lucrezia scoppiò a ridere, poggiò le mani sulle spalle del marito e lo baciò. “Eleonora?”. Simone sapeva quanto sua madre ci tenesse a vederlo felice e vedeva sempre il buono in tutti. “Non sta bene”. Mascherò il suo dolore per non contagiare le persone a lui più care. Arrivarono anche Chiara e Andrea annunciati dal pianto della piccola Camilla. “Cos’ha la mia principessa?”. Edoardo la cullò e in breve smise di piangere e sul suo visino comparve nuovamente un bellissimo sorriso. “Non so da chi abbia preso. Non voleva il giubbotto. Lei e Raffaele sono opposti”. “Zia Chiala”. Urlò Valerio correndo verso la sua madrina. “Ohh amoree di zia”.

“Guarda che Camilla ha i tuoi geni, ecco perchè è così capricciosa”. Chiara gli lanciò un cuscino al fratello che nel frattempo cercava di convincere Raffale ad andare in braccio con lui, cosicché Andrea potesse togliersi il cappotto. “Anche tu facevi sempre come lei sorellina, inutile prendersela”. Le lasciò un bacio fugace e si sedette sul divano, mentre cercava di capire cosa Valerio avesse visto fuori dalla finestra da suscitare tanta curiosità. “Eleonora non è venuta con te?”. Gli chiese Chiara prendendo posto al suo fianco. Simone scosse il capo malinconico ed evitò di guardare negli occhi sua sorella. “Non ho un gran rapporto con lei e onestamente nemmeno ci tengo. Non sono nessuno per mettere in discussione le tue scelte o peggio ancora il tuo matrimonio, ma nemmeno a me è mai piaciuta tua moglie. Forse papà esagera, però c’è qualcosa di strano in lei. Simone sono tua sorella e vorrei vederti felice come lo sono io, non arrabbiati se sono stata onesta”. Simone le strinse le mani, trattenne le lacrime e rispose “Mi sono follemente innamorato di lei, ma le cose non funzionano. Lei è sempre distante, assorta nei suoi pensieri e incurante della sua famiglia. Abbiamo litigato e le ho detto di andarsene, non sopporto più tutta la tensione che si è creata. E se mi avesse sposato solo per il mio cognome, il mio denaro? Lo scapolo più ambito di tutta Firenze è caduto nelle sue brame, un trofeo da esporre. Io, però, ho principi diversi dai suoi: voglio rendere felice mio figlio e non farlo crescere tra dissapori”. Il suo cuore stava gelando e l’amore era mutato in sofferenza.

“Adesso sono madre anch'io e capisco che desideri solo il bene dei tuoi figli anche a discapito della tua felicità. Mamma ha sempre sostenuto che hai un cuore nobile, che sei la fiamma del suo carattere, ma il carburante per alimentare quella fiamma l’hai ereditata da nostro padre. Se la fiamma si dovesse spegnere rimarrebbe solo un arido e gelido inverno nella tua anima. Non mi piace Eleonora, ma non ti arrendere così facilmente. Se hai anche un granello di passione combatti, almeno potrai dire di aver conosciuto l’amore. Adesso, però, basta non mi si addice il ruolo di saggia”. Simone la ringraziò e poi si avvicinò da Andrea che teneva in braccio Raffaele, ascoltava Valerio e cercava di tenere a bada Camilla. “Oh Simone, perfavore aiutami. Adoro questi cuccioletti, ma sto per impazzire”. Simone prese in braccio Raffaele, il quale stava quieto e buono con chiunque e prese per mano Valerio. Li intrattenne facendogli vedere dei vecchi modellini da aerei.

“Sorellina, credo abbia fame”. Raffaele aveva iniziato a piangere e siccome aveva constatato che non aveva le coliche, dedusse che avesse fame. “Ah Simone, stamattina ha rifiutato di mangiare e quando lo asciugo, dopo il bagnetto, piange terribilmente”. Difatti non volle mangiare. "Andiamo in camera così lo visito”. Andrea cercava di calmarlo, mentre Chiara gli toglieva il body. “Non ha mai fatto così”. Esclamò Andrea allarmato. “Ha un'infiammazione alla trachea. Dovrete aspettarvi in futuro simili malesseri dato l’intervento a cui è stato sottoposto. Per cinque giorni antibiotico mattina e sera. Meglio che Camilla non le stia molto vicino. Ma tranquilli non è nulla di grave. Crescendo i sintomi dovrebbero sparire”.

Poco dopo si sedettero a tavola, dove degustarono delle pietanze succulente. Due tipi di cannoli ripieni di carne, uno con il sugo e uno solo con la besciamella, del pollo con patate al forno bagnato da una salsa piccante, delle soffici frittelle di zucca e una sfoglia dolce al cioccolato con crema pasticciera, e le millefoglie al cioccolato. “Dovete fare un ultimo sforzo per la torta alla crema di lamponi che vostro padre ha comprato”. Edoardo soffiò le candeline e si fece le foto con ogni componente della famiglia. Antonella e Domenico avevano assistito in videochiamata. Edoardo desiderava proprio di avere tutta la sau famiglia con te, era questo il suo desiderio, però quel giorno non potè rallegrarsi come avrebbe voluto, perchè notò la malinconia del figlio, sebbene fosse stato abile a nasconderla. Ma il fato gli avrebbe regalato ancora molti compleanni, dove assistere al suo sogno e desiderio realizzato.

Buonasera a tutti voi carissimi, come state? In questa giornata piovosa ho terminato il capitolo ed eccolo qua. Molti di voi saranno felice che Simone abbia "cacciato" Eleonora. Dopo questi capitoli tranquilli, deve iniziare ad alzarsi del vento. Spero vi piaccia! Una buona serata ❤️❤️❤️







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