Beautiful scars| Tokyo revengers| traduzione italiana

Capitolo 17: Cena

T/n pov:

La mattina dopo, sono andata al centro commerciale insieme a Rindoum

"T/n, devo fare una chiamata, puoi aspettare un secondo" disse lui

"Certo" dissi con un sorriso e poi lui se ne andò.

Sono rimasta a guardare dei vestiti.

"Shinobu" mi girai e vidi Miya chiamarmi insieme a Dazai.

"Che piacere vederti qui" continuò lei, la guardai con una faccia seria.

"Cosa vuoi?" dissi alzando un sopracciglio, il mio cuore batteva forte ma sono riuscita a mantenere la calma nella mia voce

"Scusaci per l'altro giorno" disse Dazai con un tono dispiaciuto

"Per scusarci per le cose successe, vorremo invitare te e Sanzu in una cene domani" disse

"Bhe, glielo dirò" disse

"Ok" ha detto lui quando qualcuno mi ha passato un braccio sulla vita, mi sono girata e ho visto Rindou

"Andiamo" disse lui sul punto di tirarmi

"Rindou Haitani?" ci siamo fermati quando Dazai ha pronunciato il suo nome

"È sicuramente Rindou Haitani" disse Dazai con un sorrisetto in faccia

"Oh~~ciao Mr. Haitani~~sono Miya" disse Miya allungando la mano per stringerla a Rindou ma lui si è limitato a guardarla

Rindou si è girato verso me

"Andiamo" disse lui sorridendomi, poi annuii.

Rindou mi ha preso per la vita e c'è ne siamo andati

"Pesavo che stavi con Sanzu, perché sei qui insieme a Rindou Haitani?" disse Miya facendomi fermare.

"Stai tradendo Sanzu?" ha aggiunto lei

Mi sono girata verso di lei e aveva un sorrisetto in faccia.

"Bhe, io ho sentito che Dazai avesse una moglie ed è morta e sono dispiaciuta per lui" dissi io con un sorrisetto

"Ma" il mio sorriso svanì rapidamente, diventando seria

"Come hai potuto andare avanti per 1 mese dopo la sua morte?" ho chiesto freddamente.

"Oh! è facile" dissi di nuovo con un sorrisetto.

"Ma certo! c'è una puttana insieme a lui" dissi con un tono sarcastico ma dentro di me mi veniva da piangere ricordando il loro tradimento.

"Tu è quella puttana" continuai io.

"Se oserai a parlare così di me, non esterò a rovinarti" disse lui con un tono arrabbiato

"Andiamo Rindou" dissi e poi ce ne andammo.

Quando siamo entrati in macchina, ho ansimato, poi ho stretto i denti tenendomi la mano sul petto

"Quella puttana-" Rindou si è fermato quando si è voltato verso di me, una lacrima sfuggì dal mio occhio

"La voglio uccidere" dissi piangendo

"Vederli mi fa alzare la rabbia" ho aggiunto

Rindou mi asciugò le lacrime e mi sorrise

"Non piangere" disse asciugandomi le lacrime

Qualcuno ha bussato al finestrino poi ho visto Dazai, mi sono asciugata e ho abbassato il finestrino

"Mi dispiace per Miya, spero che tu la possa perdonare" disse Dazai io lo fissavo.

"Va tutto bene, ho capito" dissi

"Ma se la prossima volta oserai a parlare così di mia moglie io ti taglierò la lingua" disse Dazai con un sorriso

"Ah, spero ancora che tu e Sanzu verrete alla cena" disse lui

"Ci sarà l'apertura del nostro nuovo ristorante che ha appena aperto" continuò lui

"Ok" dissi

"Grazie" disse lui io alzai di nuovo il finestrino.

"Bhe, dobbiamo comprare un abito lussuoso" disse Rindou giudando.

Quando siamo arrivati a casa Rindou ha raccontato a tutti l'accaduto.

"Dobbiamo uccide la puttana?" chiese Ran scrocchiando le nocche

"Dobbiamo tagliarle la lingua" disse Koko dandosi un pugno sul palmo

"Dobbiamo bruciarla viva?" disse Kakucho dando un pugno sul tavolo

"No" disse Mikey, Haruchiyo ha sospirato

"Assumerò uno stilista" disse Haru

"Conosco qualcuno io, ci andrò da sola" dissi io

"Andiamo ora allora, così avrai già fatto" disse Haru e ho annuito, poi lui mi ha portato nel luogo.

Scesi dalla macchina poi salii le scale del palazzo.

Bussai la porta, e poi si aprì

"Ma che-"

"Ho sentito che lei è uno sarto molto bravo, quindi ho deciso di farci un salto" dissi io

"T/n?"

"Scusi?" chiesi guardando Mitsuya

"Nulla, assomiglia a una mia amica" balbettò lui

"Entra" disse, poi sono entrata e mi sono vista intorno, Mitsuya ha realizzato il suo sogno

Potevo sentire il suo sguardo dietro di me, mi sono voltata verso di lui e ho sorriso.

"Iniziamo?" chiese lui sorridendo