IV

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"Hey Corey, sei sveglio?" chiede Scarlett con un tono non proprio normale,
girandosi dal lato di Corey.
"Ora si"

La ragazza si mette su di lui, muovendo lentamente il bacino.

"Cazzo, Scarlett, devi essere sempre così troia?" dice Corey già arrapato, accarezzandole i fianchi.
"Solo con te" dice la bionda poggiando le labbra sulle sue.

"Cazzo no, tu hai detto che forse sei incinta, non abbiamo parlato di questo ma ora non puoi venire qui e farmi arrapare, sai che non ho autocontrollo su questo."
"Lo so ahaha, dai parliamo dopo"
cerca di baciarlo ancora e ci stava riuscendo, fino a quando non squilla il telefono.

la bionda sbuffando si toglie da sopra il corpo bollente di Corey

Corey prende il cellulare e si siede coprendo il pacco con le coperte.

"Dimmi Joey"
"Che fai?"
"Eh.. Niente, che c'è?"
"Ci incontriamo al parco?"
"Am, ok, ora arrivo"
"Grazie"
"Ciao" dice Corey e chiede la telefonata.
Si alza dal letto e si aggiusta un po' i capelli.

"Dove stai andando? Sono le 02.00" Chiede la ragazza infastidita.
"Devo andare da Joey"
"Ah quello che ti vuole"
"Che cazzo dici, che stupida"
"Vuoi dirmi che non te ne sei accorto?"
"Non è possibile. Vado in bagno a rimeriare al danno che hai fatto qua sotto"
"No, vieni qua faccio io" dice Scarlett ma oramai Corey era uscito dalla stanza.

-cosa cazzo dice quella ragazza, è pazza.-

si siede sul cesso e inizia a masturbarsi ma il faccino di Joey gli viene in mente e questo è troppo strano per lui.

-Ma che cazzo mi prende-

Ci riprova pensando a Scarlett ma poco dopo stava ripensando a Joey e solo così riesce a venire.

-Non ci credo.-

Poco dopo esce dal bagno e ritorna in camera, dove prende la giacca, le chiavi di casa, il cellulare e si mette le scarpe.

"Non voglio che te vai, non mi lasciare sola dai" dice Scarlett facendo gli occhioni dolci
"Hai rotto il cazzo però"
"Hey, non trattarmi così"
"Allora tu non rompere, semplice"
"vaffanculo"
"Buonanotte"

-

-Brrr che freddo, mi sono scordato il cappello di Jack skeletron ...

Mi sto rendendo conto solo ora che io faccio di tutto per Joey, senza peso, anzi, mi fa piacere aiutarlo, è la persona più gentile che io abbia mai conosciuto, come fa ad essermi amico, io sono un mostro...

Vabbè magari non mi vuole nemmeno bene, non me lo ha mai detto, e io non l'ho mai detto a lui.

D'altronde, ora che ci penso, non credo di conoscerlo poi così bene, voglio dire, non mi ha mai raccontato niente su di lui, le cose banali le raccontiamo tutti, ma il suo lato oscuro, se ha mai sofferto nella sua vita, se invece è stata una vita normale.

Beh secondo me ha passato una vita tutta rose e fiori.

Eccolo, è già qui-

"Hey"
"Hey, eccoti, ho preso la cioccolata calda, ovviamente a te ho messo lo zucchero. " dice Joey passandogli il bicchiere di plastica.

-Perché deve essere così dolce porcodio-

"Grazie, am, cosa volevi dirmi?" dice prendendo il bicchiere e sedendosi non troppo vicino a lui.

"In realtà niente di che, avevo bisogno di vederti"

-Come riesce a dire cose così profonde senza un minimo di paura, continuando a guardare il suo bicchiere come se avesse detto la cosa più normale di questo mondo-

"Ah, ok, quindi stai bene?"
"Ora sì" Dice il più piccolo guardando negli occhi l'altro e sorridendo aggiunge: "Quando sono con te non mi sento più solo"

A Corey è come se si fosse fermato il cuore, non riesce più a parlare.

-Non mi sento molto bene, devo andarmene-

"Comunque, ieri, Scarlett mi ha detto che state insieme... è vero?"
"No, anzi, in realtà prima che andassi a casa sua volevo chiudere i rapporti, però poi mi ha detto una cosa e mi ha chiesto un favore"

-mi gira la testa-

"Cosa ti ha detto?" domanda Joey.

-mi viene da vomitare-

Di scatto Corey si alza dalla panchina, facendo cadere il bicchiere per terra.

"Hey Corey, dove stai andando?" Chiede preoccupato il moro

Il ragazzo non risponde e continua a camminare quando quel terribile mal di testa lo fa appoggiare al albero accanto a lui.
Un secondo dopo Joey è accanto al ragazzo che gli chiede se andasse tutto bene ma la sua voce è comese provenisse da un punto lontano, e lui è sempre più sdoppiato e sfuocato.

All'improvviso, del sangue esce dalla bocca di Corey, tanto sangue, lo sputa come se fosse vomito, tutto intorno gira sempre di più, e un istante dopo tutto è buio, nero.

***

-Si sentono dei rumori fastidiosi

Dove cazzo mi trovo?
La luce bianca del soffitto fa male a gli occhi-

"COREY" dice Joey felice

- Mh?? Un ospedale? Cosa cazzo ci faccio qui?-

cerca di sedersi e di staccarsi i fili che ha nelle vene.

"Corey, come ti senti?"
"Joey? che cazzo ci faccio in questo letto di merda? andiamocene"
"No stai qui, sdraiati, chiamo l'infermiere" Dice il moro uscendo dalla stanza.

-Ora ricordo, sono svenuto, ho vomitato... sangue?-

"Salve Corey, come stai?" Chiede l'infermiere aggiustandogli le flebo.
"Bene, sto alla grande, ora posso andare?"
"No, è meglio per te rimanere qui, dobbiamo tenerti sotto controllo. Poco fa è andata via tua madre, ha detto che bevi tanto, che per te è come acqua." 
"Sì è vero, e quindi?"
"Devi smettere, subito. Quando hai iniziato a bere?"
"amm, da quando avevo il biberon"
"È una cosa seria questa... beh comunque non sarà semplice per te smettere, deve andare da gli alcolisti anonimi, ti aiuterà." dice uscendo dalla stanza.

Joey che è seduto su una sedia accanto al suo letto lo guarda e non dice niente

"Che c'è? Perché mi fissi?" chiede Corey
"Am, niente, stavo pensando"
"A cosa?"
"Come hai fatto ad arrivare fino a questo punto?"

-Che cazzo ne so, mi è sempre servito per non pensare allo schifo che ho fatto nella vita, e mi serve per dormire la notte- questo è quello che pensa.

"Boh" questo, è quello che dice.

Corey si limitò a dire un semplice boh, non è mai stato un tipo che sfoga i suoi pensieri con amici.

"Vuoi essere aiutato?" chiede giustamente Joey.
"No, non ho bisogno di aiuto, e poi se è possibile, tu stai messo peggio di me"

Joey ignora l'ultima parte della frase e risponde solo alla prima.

"Sì che hai bisogno di aiuto, tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti, e tu hai me."

"I've felt the hate rise up in me" ||JOREY||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora