VIII

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una secchiata di acqua gelata sveglia Corey e Joey, ancora nudi nel letto.

"Ma che cazzo??" grida Corey sedendosi velocemente di istinto. Mentre Joey afferra le lenzuola per coprire entrambi.

"Fai schifo, tu e il tuo amico, fate schifo, siete figli di satana, non ci credo che sei frocio" urla la mamma di Corey in lacrime, come se avesse fatto la cosa peggiore del mondo.

"Come cazzo ti permetti ad entrare in camera mia vecchia di merda, vattene, muoviti" con la coda dell'occhio vede il suo armadio aperto e subito dopo, la maggior parte dei suoi vestiti tutti strappati, in mille pezzi, per terra, e insieme ad essi, una ciocca rosa dei suoi capelli.
Con uno scatto si tocca i capelli, e dal lato destro si ritrova a toccare una bella parte dei capelli, tagliata, fino all'orecchio.
Intanto sua madre è uscita dalla stanza del ragazzo.

Corey urla dalla rabbia e l'odio che prova verso sua madre.
Non ci vuole credere.
Forse è tutto un incubo.
E inveve no.

Trova i vestiti che aveva la sera prima ed esce facendo un casino tremendo.
Spaccando tutta la cristalleria di sua madre.
Arrivando fino in cucina, prende un coltello lunghissimo e va verso la stanza di sua madre, dove appena lo vede con quel coltello prende subito il suo cellulare ma, Corey è più veloce.

Le da un pugno dritto in faccia, facendola cadere per terra.
Si mette su di lei e continua a prenderla a pugni, al momento usare le mani anziché il coltello forse è più soddisfacente.

Un pugno, poi un altro e un altro.

"Mi hai rotto il cazzo per anni, mi hai odiato da sempre, non mi hai mai aiutato in niente, mi hai sempre insultato, mi hai sempre detto che sono una nullità, sapevi che mi tagliavo i polsi, che mi drogavo già a 13 anni ma l'unica cosa che hai saputo fare è stata dirmi "prega a Dio lui ti aiuterà" ma sai la cosa peggiore qual è?"
"basta Corey, fermati per favore" urla sua madre con tutta l'energia rimasta in corpo.

Un istante dopo, pugnala con rabbia la donna stesa per terra col coltello, una, due, tre volte...

"Che hai sempre saputo che tuo marito, quel figlio di puttana, mi picchiava tutti i santi giorni cazzo, da quando avevo 6 anni, 6, porcodio, ero un fottutissimo bambino, e non hai mi fatto un cazzo."

...Quatto, cinque, sei.

"Ora non urli più? perché mamma? perché non mi hai aiutato? perché mi hai sempre odiato? cosa ti ho fatto? sono tuo figlio, quello che avresti dovuto amare e proteggere più di te stessa e invece, mentre tu te ne stavi sul tuo divano io ricevevo schaiffi e pugni da quel pazzo, mi sentivo uno schifo, pensavo di meritarmi tutto quel dolore."

Sul braccio, sul petto, sulla spalla. proprio mente sta per farlo sul cuore, Joey lo ferma, tirandolo da dietro, facendolo cadere e togliendogli il coltello pieno di sangue dalla mano.

joey pov

-co-corey, sta... piangendo?
in questo momento mi sento come se si fosse fermato il mondo.
questa scena, le sue urla, questa pozza di sangue, e... ha detto cose non sapevo, lui si teneva tutto questo dentro? perché non mi ha mai detto niente?-

Rimangono entrambi fermi, fissandosi. Guarda i suoi occhi pieni di lacrime, i suoi vestiti e il suo viso tutto schizzato di rosso.

Aiuta il suo amico ad alzarsi, prendendo la sua mano sporca.

"Chiamo l'ambulanza, fo-forse è viva" dice joey visibilmente agitato e spaventato.
Spera che tutto questo sia solo un incubo, che corey non sia davvero uscito fuori di testa fino a questo punto, non vuole credere a quello che ha visto e sentito.

"Joey, non farlo." dice Taylor affermando e stringendo il polso di Joey
"Ma che cazzo dici?"

Corey con velocità si strofina gli occhi asciugandoli con la manica della maglietta e dice: "Dobbiamo togliere ogni traccia, ogni prova, tutto. Aiutatemi a ripulire questa merda e troviamo un modo per sbarazzarci di sta vecchia, vai a prendere un lenzuolo e delle buste grandi e lo scotch"

Joey titubante fissa il ragazzo che ama, e sua madre a due passi da lui stesa per terra, è uno scenario da brividi, ma un istante dopo è fuori dalla stanza, e cerca le cose che Corey gli ha chiesto facendo il più veloce possibile.

-cazzo, porcodio, mi viene da vomitare, non è il momento porca puttana.
Devo trovare le cose che ha detto Corey-

Le immagini di Corey su sua madre, con un coltello piantato il gola, lo distraggono dalla ricerca degli oggetti.
Si porta la mano sulle labbra cercando di non rimettere e di non svenire.
Riesce a trovare tutto.
Le mani tremano sempre di più, come anche le ginocchia.

-Cosa sto facendo? sto aiutando un... un assassino. Però lui è Corey, è la persona che amo, ma, è giusto aiutarlo in questo?
Certo che è giusto, alla fine sua madre è...era una stronza-

Entra nella stanza e mette le cose sul letto.
iniziano ad arrotolare la donna nel lenzuolo, e poi con l'aiuto di 2 buste enormi e nere, la chiudono dentro, fissando il tutto con lo scotch.

Il problema ora, oltre al fatto che è mattino, è che tra 4 ore sarebbe arrivato il marito della mamma di Corey, e non sanno dove mettere il corpo della signora ormai morta.

"Senti Joey, tu pulisci tutto con la candeggina, io vado a farmi la doccia e poi vado a casa di Mick e mi faccio prestare la sua macchina, così poi la vecchia la butto nel mare"

Il più piccolo, ancora sotto shock, risponde facendo solo un cenno di approvazione con la testa e così il ragazzo dai capelli colorati esce, ma tre secondi dopo rientrare e fissa Joey indicandosi la testa.

"però prima rasami i capelli"

"I've felt the hate rise up in me" ||JOREY||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora