DODICI

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La mattina dopo si risveglia con un mal di testa atroce, dovuto ai continui incubi avuti su quel giorno anni prima. Ha continuato a pensare al fatto che quello che è successo al nerd sia colpa sua, non riesce a smettere di assumersi la responsabilità dell'accaduto.
Nell'ultimo incubo Izuku gli urlava che fosse colpa sua, che se non fosse stato così cattivo nei suoi confronti a lui non sarebbe successo niente e che lui non ha mai fatto niente ei suoi confronti.
Ma si sta anche domandando se in passato, se ne fosse venuto al corrente, gliene sarebbe importato qualcosa e se non fosse un bene che l'abbia scoperto solo ora.
Continua a rimuginarci sopra, per minuti, finchè non si accorge di doversi alzare e preparare se stesso ed il nerd, che sta ancora dormendo aggrappato a lui. Lo guarda e sorride: non lo vedeva così tranquillo da tantissimo tempo, almeno in sua compagnia. A causa del suo comportamento il nerd ha paura di lui o comunque è intimorito dalla sua presenza quindi non è mai tranquillo e rilassato. Lo vede così solo in presenza dei suoi amici e un po' è invidioso del rapporto di quei tre con il nerd: è lo stesso che aveva lui e che avrebbe avuto se non si fosse comportato in quel modo col nerd.
Mentre pensa al nerd gli viene in mente la madre: dopo tutto questo tempo, dove sarà finita? E' impossibile che non mandi nemmeno un messaggio per sapere come stia il figlio, che non sviluppi un minimo di interesse nei suoi confronti. Non sua madre, che ha sempre avuto un senso di protezione per lui troppo sviluppato.
Decide di, una volta riconsegnato il nerd a sua madre, indagare e cercare di scoprire qualcosa.

Si alza dal letto stiracchiandosi e rilassando tutti i muscoli ancora tesi per gli incubi e si preoccupa di svegliare il nerd. Quando lo vede aprire gli occhi gli sorride e gli scompiglia i capelli.
"Buongiorno nerd"
"Buongiorno kacchan" risponde, strofindandosi gli occhi per svegliarsi "oggi che programmi hai?" gli chiede guardandolo negli occhi e sorridendogli. Si chiede, guardandolo, come abbia fatto a fare a meno di quel sorriso.
"Tu oggi torni a casa ed io vado a lezione"
"Ma non è giusto, voglio stare con te oggi"
"Nerd, non si discute, devi stare con mia madre e non puoi obbiettare. Sono gli ordini e non puoi disobbidire, Aizawa si arrabbierebbe"
"Ma non voglio tornare a casa e poi non c'è la mamma"
"Lo so, nerd. Ma è via per lavoro, te lo abbiamo già detto"
"E ma quanto dura questo lavoro? Non l'ho praticamente mai vista"
"So anche questo nerd. Ti prometto che la contatterò e cercherò di capire perchè non torna"
"Lo prometti?"
"Te lo giuro, nerd. Adesso però in piedi, perchè tra poco arriva la strega e devi ancora fare colazione"
"Kacchan, non chiamarla così! Zia Mitsuki è tanto gentile, non dovresti chiamarla strega"
"Oh ma sta zitto nerd, è gentile con te solo perchè sei un mocciosetto di cinque anni. Riderò quando ti beccherai una bella strigliata quando tornerai adolescente"
"Perchè dovrebbe sgridarmi?"
"Perchè non ti sei difeso come dovevi, nerd. Anche se non è che da solo contro i villain potevi fare chissà che cosa"
"Ah" risponde, con un tono veramente tanto basso "è perchè sono incapace, vero?" ti chiede, abbassando lo sguardo.
Katsuki lo sguarda sconvolto, non voleva assolutamente fargli intendere quello, odia vederlo triste e cerca di rimediare come può"
"Assolutamente no, nerd. Non era quello che volevo dire. Tu sei uno di quelli in classe che ha un quirk pazzesco e so che ti sembrerà assurdo perchè non riesci a crederci, ma ti fidi di me?" e aspetta di vederlo annuire prima di continuare "Ecco, allora fidati quando ti dico che avresti potuto batterli in un secondo, perchè hai uno dei quirk più forti della classe. Ma ti hanno preso alla sprovvista e tu sei così educato e gentile che avevi paura di distruggere le case che avevi vicino se avessi combattutto. Ma una cosa l'hai fatta quella sera. Li hai fatti parlare e gli hai fatto dire il loro piano: nerd, nessuno ci riesce, sei furbo e intelligente per farglielo fare. Non pensare mai più di essere incapace, perchè nel tempo sei cambiato, sei diventato più forte e sai difenderti anche da solo. Quella sera è stata una eccezione. D'accordo nerd? Non pensare mai più a quello"
Lo guarda iniziare a sorridere mentre parla e sorride anche lui alla fine del discorso ed è sconvolto quando lo vede alzarsi in piedi sul letto e "Kacchan, mi abbracci? Non l'hai mai fatto in questi giorni"
"Perchè? Quando eravamo piccoli ti abbracciavo?" e mentre chiede questo, Izuku scoppia a ridere
"Non tutti i giorni sicuramente, ma a volte capita che mi abbracci, sai? Ma forse te ne sei dimenticato perchè magari non è una cosa così importante. Mi abbracci quando sono giù di morale, soprattutto se a farmi piangere è un altro bambino. Se sei tu non lo fai, ma se è un altro allora si"
Adesso si ricorda quel giorno.

Baby || BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora