𝗠𝗜𝗬𝗔𝗞𝗢 𝗘𝗥𝗔 𝗔𝗥𝗥𝗜𝗩𝗔𝗧𝗔 𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗜𝗘𝗥𝗘 𝗕𝗘𝗡 𝗧𝗥𝗘 𝗔𝗡𝗡𝗜, quasi non le sembrava vero.
Erano solo tre anni, sì, ma sentiva di aver vissuto una vita intera.
Li aveva compiuti il quattro settembre, era bizzarro, aveva la sensazione di essere nata in un mese freddo nella sua vita precedente.
La "nonna" - ormai la considerava una nonna a tutti gli effetti - si era sempre presa cura di lei, non facendole mai mancare niente.
Non aveva mai scoperto chi fossero i suoi genitori, anche se a volte vedeva la donna guardare delle foto con aria nostalgica.Aveva capito che la nonna fosse il suo unico parente al suo fianco, dato che in quel frangente di tempo nessuno si era fatto sentire.
Credeva fermamente di non avere i genitori, nessuno aveva mai bussato alla porta gridando: "io sono tuo padre" un po' come nei film.Aveva scoperto inoltre di vivere a Shibuya, un dei distretti di Tokyo.
Sapeva di essere giapponese, dal suo nuovo nome, ma sapere di vivere nella capitale giapponese le metteva una strana agitazione.
Il suo nuovo cognome era Shimabukuro.
Non sapeva bene cosa significasse, si ricordava che i nomi giapponesi avessero dei significati ma dato il suo attuale stato non sapeva neanche scrivere il suo nome, figuriamoci saperne il significato.
Aveva difficoltà persino a parlare.La sua lingua s'intrecciava ogni volta che tentava di comunicare.
Per ora era rimasta ai gesti e versi, ringraziando mentalmente quella donna anziana per riuscire a capirla.
Al suo posto probabilmente ci avrebbe già rinunciato.
La nonna ogni tanto provava a chiacchierare con lei, forse credendo che potesse capirla.Ma lei capiva ogni cosa.
Ogni sua battuta - non era una brava a fare battute ma era meglio del niente - ogni sua frase.
Ogni sua parola quando la sera pregava nella sua stanza per far avere a Miyako una vita felice mentre cercava di non piangere e di non farsi sentire.Miyako ci aveva provato a fare finta di nulla, ma non ci riusciva.
Anche per questo che ricambiava le battute con un sorriso e mugolava dei versi alle domande o ai discorsi.
Non voleva sentire ancora più la consapevolezza di essere sola, e non voleva farla sentire neanche a quella donna.Quella sensazione che aveva avuto per la prima volta da neonata era tornata.
Capitava casualmente ma a lei non dispiaceva, tuttavia qualcosa era cambiato.
Ogni volta che accadeva oltre a rimanerne sempre più dipendente, un ricordo riaffiorava nella sua mente.
Erano dei pezzi, senza alcun senso logico dietro, ma era riuscita a capire almeno un po' della persona che era prima.
Erano delle visioni che duravano neanche un secondo, ma le ricordava tutte.
Sapeva di aver avuto un fratello minore e di esser stata un'adulta.
Tuttavia in nessuna di essere c'era il suo nome.
Il suo vero nome.Forse doveva sentirsi persa, triste o arrabbiata.
Invece non sembrava importarle.
Non più.
All'inizio sì, più volte pensava alla sé del passato, a come fosse o chi fosse.
Aveva passato delle notti insonne cercando di ricordare, ma non era successo nulla.
Ma col tempo si era calmata.
A volte si diceva che l'avrebbe scoperto prima o poi, che non c'era fretta, forse aveva anche un nome brutto.
Si diceva che lei oramai era Miyako Shimabukuro.
Che oramai anche se lo avesse scoperto non sarebbe tornata alla sua vita.
Chi lo sa? Magari non era nemmeno felice, forse la sua era stata una vita di merda.
Non aveva alcuna certezza, ma era sicura di non poter tornare indietro.Le andava bene, aveva cibo e un letto su cui dormire, per di più non era proprio sola.
C'era la nonna con lei e in futuro si sarebbe fatta degli amici e forse anche una famiglia.
Le andava bene così.Non era sola.
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ストーリーを変える
Fanfiction"𝗜𝗙 𝗜'𝗠 𝗥𝗘𝗔𝗟𝗟𝗬 𝗚𝗢𝗡𝗡𝗔 𝗗𝗜𝗘, 𝗧𝗛𝗘𝗡 𝗜'𝗟𝗟 𝗗𝗜𝗘 𝗜𝗡 𝗠𝗬 𝗢𝗪𝗡 𝗪𝗔𝗬." "𝗜'𝗟𝗟 𝗖𝗛𝗔𝗡𝗚𝗘 𝗧𝗛𝗜𝗦 𝗙𝗨𝗖𝗞𝗜𝗡' 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗬, 𝗕𝗜𝗧𝗖𝗛!" [fem!oc x various] Started: -11/09/2021- Finished: - - Author's Note: ehiii, questa...