Tutta Colpa Di Zeus

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"Vuoi assaggiare la mia pizza?" James, seduto al mio fianco, mi porge la sua forchetta.

Guardo il suo piatto, l'impasto è sottile come una suola e la montagna di formaggio acquoso che lo ricopre ha l'aria di essere tutto tranne che mozzarella.

Forzo un sorriso. "No, grazie, non mi piace la salsiccia." Osservo impietosita la povera salsiccia fatta a rondelle che naviga nella mozzarella.

Giulia, che sta di fronte a noi al fianco di Travis, strabuzza gli occhi. È stato il suo accompagnatore a scegliere questo ristorante pseudo italiano e a farci riservare una saletta privata, per evitare che ogni tre per due arrivasse qualche fan di James a chiedergli un autografo.

"Ma non dire cazzate, amo, tu sei golosa!" Giulia si sporge verso James, infilza un pezzetto di insaccato dal suo piatto e me lo infila in bocca con la forza.

Mi porto una mano sulle labbra e trattengo il boccone: è bollente, credo di essermi appena bruciata tutte le papille gustative. Per salvare le ultime superstiti, ingoio il boccone per intero, finendo così per mandare a fuoco anche la gola e lo stomaco.

"Dai, non fare quella faccia, ti è sempre piaciuta la salsiccia!" ammicca Giulia, con fare allusivo.

James capisce che sto andando a fuoco e mi porge il suo bicchiere colmo di birra. Ne trangugio metà e finalmente recupero una temperatura normale.

"Grazie", gli dico, prima di fulminare Giulia con lo sguardo, che ovviamente ostenta un'aria innocente.

"Giuli, sei sempre la solita", la rimbrotta Alice, strizzandomi l'occhio.

Liam, impeccabile nel suo completo scuro, sorride per questo simpatico siparietto e poi posa una mano sulla schiena della sua futura sposa e le bacia una guancia. Lei gli riserva un sorriso adorante e lo sguardo di lui è così carico d'amore ed estasi che anche io, di conseguenza, mi ritrovo a sorridere, come se stessi guardando un romantico film a lieto fine. 

Solo in un secondo momento mi accorgo che James mi sta osservando, mi volto e i miei occhi restano incatenati ai suoi. Sarà che siamo circondati da queste tre coppiette felici che tubano e tutto questo amore ostentato è contagioso, ma per la prima volta mi sento davvero vicina a James. Per la prima volta sento spingere forte nel mio stomaco la voglia di conoscerlo davvero, di assecondare quest'alchimia lampante che passa dal mio viso al suo.

Come se avesse percepito le stesse mie sensazioni, e ne fosse rimasto colpito quanto me, è lui stavolta a interrompere il contatto visivo, lievemente impacciato. Non si scosta da me però, siamo così vicini che le nostre ginocchia si sfiorano e posso sentire nitidamente il profumo del suo dopobarba.

Sorseggia la sua birra, poggia i gomiti sul tavolo e solo dopo qualche secondo ritrova la sua spavalderia e il coraggio di guardarmi in faccia. "Penso che se ce ne andassimo, nessuno dei nostri amici se ne accorgerebbe", sussurra, facendosi più vicino per far sentire solo a me le sue parole.

Non ha tutti i torti, ognuna delle mie amiche è avvinghiata al suo uomo e non perde occasione per ritagliarsi un piccolo spazio privato. Io e James a malapena ci siamo sfiorati stasera, eppure è nata una sorta d'intimità tra noi capace di farmi battere il cuore molto più prepotentemente dei baci che ci siamo scambiati ieri sera.

Improvvisamente penso che vorrei stare da sola con lui, mi sento una stupida ad aver sprecato una delle nostre tre uscite contrattuali per una cena di gruppo. Vorrei fossimo a un tavolo da soli, vorrei fargli un milione di domande, scoprire quanto più possibile su di lui.

Prendo a giocherellare con le briciole abbandonate sulla tovaglia e provo a spezzare la leggera ansia che mi schiaccia i polmoni all'idea che sia proprio io a sentire questo desiderio di privacy. "Anime gemelle, non c'è senso di amicizia o buona educazione che tenga di fronte a due metà che si incontrano, tutta colpa di Zeus."

Baciami ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora