Epilogo

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Un anno dopo

"Come è possibile che ci abbiano scoperto?" chiedo a James, mentre fisso lo schermo del tablet, su cui appaiono delle foto che ci ritraggono abbracciati passeggiare per le vie di Buckinghamshire.

James posa le mani sulle mie spalle, prende a massaggiarle. "Amore, stiamo insieme da un anno, è un miracolo che non ci abbiano paparazzati prima, non è una catastrofe."

Si china su di me, mi bacia una guancia e va verso l'armadio della camera d'albergo dove alloggiamo. Toglie gilet e giacca blu dalla gruccia e si veste con movimenti accurati.

Ma come fa ad essere così sereno, dopo aver visto l'articolo che ci riguarda?

Mollo la spazzola con cui mi stavo pettinando davanti allo specchio della consolle e lo raggiungo. "Non è una catastrofe? È anche peggio, ti dipingono come una specie di assatanato del sesso che cambia ragazza con la stessa facilità con cui si cambia mutande, e a me come la tizia del momento."

James mi allaccia le braccia attorno alla vita, si avvicina al mio viso con occhi carichi di malizia. "Almeno sulla prima affermazione possiamo dar loro ragione, che dici?"

Se non fossimo in una situazione d'emergenza, me ne infischierei che James ha un impegno, mi sfilerei l'accappatoio di morbida spugna in dotazione all'hotel e lo trascinerei sul letto, ancora sfatto, con me.

Però non riesco a concentrarmi su altro che su quel dannato articolo di bassa lega.

Metto il broncio, strofino il naso contro il suo. "A mia madre verrà un infarto, la farò morire di crepacuore."

James mi infila il cappuccio dell'accappatoio sulla testa e mi friziona i capelli bagnati. "Ma tua madre sa di noi, perché mai dovrebbe essere una sorpresa?"

"Perché non sa chi sei, se le avessi detto che stavo con Justin Bieber non avrebbe fatto alcuna differenza. Lei non segue per niente il mondo dello spettacolo, la sua conoscenza in fatto di cinema si è fermata a Via col vento."

James ridacchia, mi dà un buffetto sulla guancia. "Vorrà dire che andremo a trovarla e le faremo vedere che bravo ragazzo sono."

Appoggio la schiena contro la parete, osservo James mentre si veste, bello e affascinante più che mai nel suo completo scuro. "Ci andiamo davvero, a casa mia? Sei convinto di voler conoscere la mia famiglia?"

Ormai pronto, James si piazza di fronte a me. "Fosse stato per me ci saremmo andati subito, appena tornati dalla Danimarca."

Gli aggiusto il colletto della camicia, anche se non ce ne sarebbe bisogno. "Lo so, è solo che è la mia famiglia è un po' più chiassosa e colorita della tua e poi è un passo importante, non puoi più tirarti indietro dopo."

James mi toglie il cappuccio, mi sistema i capelli scompigliati. "E tu pensi davvero che abbia intenzione di tirarmi indietro, dopo quest'ultimo anno da favola con te?" Mi bacia le labbra, un contatto prolungato e dolce. "Non ti libererai più di me, nemmeno fossi la figlia di Jack lo Squartatore e Bellatrix Lestrange."

Sto per gettarmi sulla bocca di James, ma il mio cellulare squilla.

Sbircio in direzione dello schermo e mi salgono le palpitazioni. "È Bellatrix, ora mi farà il terzo grado, che le dico?"

"Che siamo felici e innamorati e che passiamo la maggior parte del nostro tempo a cercare di sfornare nipotini." Insinua una mano sotto il mio accappatoio, risale le mie gambe fino a strizzarmi una natica. "Ci proviamo e riproviamo all'infinito."

Baciami ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora