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Quel giorno era il compleanno di Yoongi e quella sera saremmo andati tutti a festeggiare il suo ventisettesimo compleanno.
Mi ero svegliata con un umore pessimo e l'aver litigato con Jimin e aver discusso con la mia migliore amica avevano avuto una certa influenza. Sapevo di essere stata dura e testarda con entrambi, ma l'avevo ritenuto necessario per la mia sanità mentale e la mia relazione con Yoon.
La mattinata in Università passò -per fortuna- velocemente avendo pochi corsi da seguire, tra cui nessuno con il biondo. Decisi anche di saltare l'ora del pranzo, così da non dovermi recare in mensa e far finta che andasse tutto bene. In compenso però il mio migliore amico rese quella giornata meno pesante grazie ai suoi innumerevoli messaggi in cui continuava a chiedermi di andare con lui e i ragazzi, quella sera, a mangiare qualcosa. Credeva che avrebbe festeggiato in modo semplice solo con i suoi amici, in realtà lo avremmo portato tutti in un posto un po' più carino: un pub con una pista da ballo e delle stanze per il karaoke, così ci saremmo divertiti a ballare e cantare.

Quando tornai a casa nel pomeriggio, Heejin si tenne occupata fino a sera pur di non rivolgermi la parola; si limitò semplicemente ad un:
"Jieun, Tae mi ha detto che ci passa a prendere lui per le 8.".
Io d'altronde, non cercai in alcun modo di iniziare una conversazione con lei, certamente odiavo quando litigavamo perché le volevo davvero molto bene, ma a volte doveva capire che la mia vita privata era la mia vita privata e che non poteva interferire su tutto.
Mi focalizzai solamente sullo studio e a cosa poter mettere quella sera.
Quando mancò poco più di un'ora, decisi di fare una doccia calda e rigenerante, decidendo anche di lavare i capelli.
Optai per un outfit carino, ma soprattutto comodo, così da riuscire a ballare in santa pace.
Yoongi quella sera non avrebbe avuto vie di scampo: gli sarebbe toccato ballare con la sottoscritta.

Lasciai sciolti i miei capelli così che le onde naturali potessero ricadere sulle mie spalle e decisi di truccarmi come tutti gli altri giorni: in modo semplice

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Lasciai sciolti i miei capelli così che le onde naturali potessero ricadere sulle mie spalle e decisi di truccarmi come tutti gli altri giorni: in modo semplice.
Preparai velocemente una borsa con i libri che mi sarebbero serviti il giorno dopo a lezione, poiché quella sera sarei rimasta a dormire da Yoon. Erano due giorni che non vedevo il mio ragazzo e durante la sua e la mia pausa pranzo mi aveva chiamata scusandosi per l'assenza e chiedendomi di andare a dormire da lui dopo la festa, anche perché il giorno dopo sarebbe partito per Tokyo.

Il locale che avevamo scelto era davvero molto carino ed accogliente. Era molto anni '90 e mi sorpresi della sua grandezza. Non ci ero mai stata prima di quel momento, ma Namjoon e Hoseok ci avevano assicurato fosse un buon locale, con ottimi piatti e della ottima musica. Avevano riservato per noi un enorme tavolo poco distante dalla pista da ballo che in quel momento era ancora vuota.
Io, Heejin, Taehyung e Jungkook -arrivati tutti insieme- aspettammo con ansia l'arrivo di Hobi, Nam e Jin che avevano il compito di portare il festeggiato.
Jimin ci deliziò della sua presenza con qualche minuto di ritardo, ma per fortuna Yoongi arrivò subito dopo il biondo, quindi non ebbi neanche il tempo di elaborare il suo sguardo costante su di me.
"Tu sei una stronza! Pensavo non volessi festeggiare con me." mi disse Yoongi, quando mi avvicinai per ultima per fargli gli auguri.
"Tanti auguri, gattino." dissi ridendo e abbracciandolo, sapendo quanto gli desse fastidio quando lo chiamavo in quel modo.
"Yah. Ti odio e sei fastidiosa."
"No, tu mi adori e beh sì, forse sono un po' fastidiosa." ammisi, ridendo.
Il nostro amico fu davvero contento di quella sorpresa, ma i convenevoli passarono immediatamente in secondo piano quando i ragazzi iniziarono a dire di avere fame.
Ci sedemmo al nostro tavolo e per mia grande sfortuna mi ritrovai tra Yoongi e Jimin, probabilmente il mondo ce l'aveva con me. Avevo fatto di tutto per evitarlo dopo la nostra discussione, ma evidentemente il destino voleva infliggermi una dannata punizione.
Yoongi ordinò tanto, troppo cibo, probabilmente abbastanza per sfamare un intero esercito che presto sarebbe stato messo k.o. dalle bottiglie di soju che aveva ordinato. Ma non misi in conto quanto i miei amici fossero degli animali affamati, tanto che dovetti sbrigarmi ad afferrare qualcosa altrimenti sarei rimasta completamente a digiuno.
Un'ora e mezza dopo Hobi, Namjoon, Seokjin e Jungkook, chi con la pancia piena e chi un po' brillo, aprirono le danze, trascinando Yoongi -contrariato- con loro.
Io decisi di rimanere seduta ancora un po' o avrei letteralmente vomitato tutto quello che c'era nel mio stomaco, mentre Heejin e Taehyung rimasero al tavolo continuando a farsi le fusa come due gatti in calore.
Troppo occupata a guardare quanto i miei amici fossero buffi e ubriachi sulla pista da ballo, non mi accorsi che anche il biondo non si era mai alzato dal divanetto ed era sempre rimasto al mio fianco, in silenzio e fermo, almeno fino a quando non piantò la sua mano sulla mia coscia, costringendomi ad alzare il viso.
Mi si avvicinò pericolosamente tanto che il mio cuore iniziò ad accelerare in maniera spropositata, ma per fortuna indirizzò le sue grosse labbra verso il mio orecchio.
"Il regalo per Yoongi è in macchina. È davvero molto bella l'incisione." mi disse calmo.
"Più tardi glielo daremo." tagliai corto.
Lo vidi allontanarsi e annuire, poi mi guardò e mi tese la mano che poco prima era sulla mia coscia.
"Ti va di ballare?" mi chiese con un sorriso.
Lo guardai con un cipiglio, confusa. Per tutta la sera avevo cercato di evitarlo e probabilmente lui aveva fatto lo stesso con me, anche se alcune volte lo avevo sorpreso a guardarmi con una strana espressione sul volto.
"Non so ballare." mentii.
"Andiamo, non è vero. Ti ho già vista ballare." disse lui, prendendomi il polso e trascinandomi -letteralmente- sulla pista. Probabilmente era un po' brillo anche lui.
"Noi due abbiamo litigato." gli ricordai.
"Lo so, ma sono stanco di litigare con te. Vorrei una tregua. Ti prometto che non parlerò più male di Yoon. In tua presenza ovvio."
"Jimin!" lo ripresi, facendolo ridacchiare.
"Scusa, scusa, ma dovremmo davvero smetterla con queste assurde liti." continuò, tendendomi la mano come se volesse firmare un contratto con una stretta.
Guardai la sua mano, poi lui e alla fine mi arresi, sospirando. Quando voleva, sfoderava la sua faccia da cucciolo bastonato.
"Va bene." dissi, stringendo la sua mano.
Approfittò di quella situazione per avvicinarmi più a lui, mettendo le mani sui miei fianchi. In un primo momento mi irrigidì, i nostri corpi così vicini mi mettevano maledettamente a disagio, poi lui prese le mie braccia e le mise intorno al suo collo.
"Dai Ji, sciogliti un po' e balla con me." mi sorrise. Un sorriso genuino, tanto da far scomparire i suoi piccoli occhi.
Era decisamente ubriaco.
"Eh va bene!" dissi prima che lui mi facesse fare una giravolta che mi fece ridere.
Subito dopo i nostri amici si unirono e noi e ballammo come dei pazzi scatenati. Persino Yoongi era sulla pista a ballare a ritmo di musica e di solito non succedeva quasi mai.

The Park boys [Park Jimin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora