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Di solito, stare al caldo quando dormivo era una regola fondamentale per una persona freddolosa come me, ma quella mattina il mio corpo fu -stranamente- più caldo del solito, soprattutto essendo solamente fine marzo.
Quel senso di fastidio mi svegliò, ma non riuscii ad aprire gli occhi per via del mal di testa opprimente che trapanava la mia testa. Svogliatamente, decisi di far uscire almeno un braccio fuori dalle coperte così da provare almeno un minimo di sollievo, ma nel farlo, sentii qualcosa di pesante posarsi sul mio fianco, seguito da uno sbuffo che mi solleticò il naso quando mi mossi leggermente.
Nel panico più totale, aprii gli occhi ritrovandomi uno Yoongi dormiente e sereno che mi face rilassare immediatamente, ma quel momento di serenità ebbe vita breve perché ad un tratto il braccio posato sul mio fianco -che evidentemente non era del mio migliore amico- mi spostò all'indietro, facendo scontrare la mia schiena contro un petto muscoloso. Spalancai gli occhi e girai il viso lentamente per capire in che dannata situazione mi fossi cacciata, trovando il viso dolce e assonato di Jimin.
"Buongiorno." disse con voce rauca lui.
Rimasi per qualche minuto in silenzio, provando a capire come fossi finita in quella situazione, ma riuscii a ricordare solo alcuni scorci della sera precedente che però facevano riferimento solo alla serata al club e niente di quello che fosse probabilmente accaduto nella mia stanza.
Poi, quasi come se avessi avuto un'apparizione divina, alzai velocemente le coperte per assicurarmi che ogni indumento indossato la sera precedente fosse ancora al suo posto.
La mia azione provocò una risata bassa e rauca del biondo al mio fianco, ma me ne preoccupai poco dato che fui troppo occupata a ringraziare il cielo per essere completamente vestita.
"Stai tranquilla, non è successo niente." parlò Jimin, capendo i miei pensieri.
Rilasciai un sospiro di sollievo e mi girai dalla parte di Yoongi con l'intenzione di svegliarlo dato che una sua gamba era attorcigliata con la mia che si stava pian piano intorpidendo. Inoltre, per poter fuggire via da quella situazione imbarazzante, dovevo necessariamente svegliarlo con calma o altrimenti si sarebbe incazzato se lo avessi fatto con movimenti bruschi.
"Oppa." dissi dolcemente.
"Oppa, devi svegliarti." tentai ancora quando non notai neanche un piccolo segnale.
Avrei anche voluto avvicinarmi di più a lui, ma Jimin -evidentemente- non aveva intenzione di lasciare la presa anzi, sembrava che stringesse sempre più ad ogni mia parola.
Comunque Yoongi non si svegliò minimamente, sapevo che di solito aveva bisogno delle bombe per svegliarsi, ma ero troppo stanca per urlargli di alzare le chiappe e salvarmi da quella situazione.
Poi, come se tutto quello già non bastasse, la porta della mia stanza si aprì e un Jungkook a petto nudo e ancora assonnato, entrò.
'Circondata da manzi' fu il mio primo pensiero.
"Comunque non è giusto, se dovevate fare una cosa a tre con Noona, io sarei dovuto essere il terzo." disse quasi seriamente il Maknae.
Ci misi qualche secondo a elaborare le sue parole, ma subito dopo, sicuramente rossa come un pomodoro, iniziai a ridere istericamente e bestemmiare tra me e me. Come ci ero finita in quella situazione?
"Chi sta facendo una cosa a tre?" urlò Taehyung, fiondandosi rumorosamente nella stanza, accompagnato dalla mia curiosa migliore amica.
Mancava solo che Jin, Namjoon e Hobi si presentassero e poi avremmo potuto fare una festa.
"Nessuno!" risposi immediatamente.
"Ma cosa cazzo vi urlate tutti?" disse poi Yoongi, svegliandosi. Finalmente.
Mi girai nella sua direzione e lo vidi strofinarsi i suoi dolci occhi dal taglio felino.
"Aiutami." gli mimai con le labbra.
Jimin, non solo non aveva ancora mollato la presa, ma aveva anche nascosto il suo viso nell'incavo del mio collo e si era rimesso a dormire.
Come eravamo passati dal litigare per ogni cosa, a quello?
"Jimin, svegliati!" disse Yoongi quando notò la mano del biondo sul mio fianco.
"Non mi va." mugugnò lui.
"Cazzo, è davvero sveglio e le sta appiccicato di sua spontanea volontà...e non stanno litigando!" urlò alla fine Heejin, evidentemente scioccata.
"Ti giuro Heejin, se non la smetti di urlare, ti taglio quella fottuta lingua!" disse minaccioso il mio migliore amico.
Jungkook, Taehyung e la mia amica sparirono nel giro di due secondi, facendomi adorare sempre di più Yoongi. Il mio migliore amico appena sveglio era davvero spaventoso, soprattutto se aveva dormito male.
"E tu mollala e alzati!" disse spingendo Jimin dal letto. Per poco il biondo non sbattè contro il comodino, l'unico problema fu che nel cadere, trascinò anche me ancora stretta fra le sue braccia.
"Ahi!" dissi sbattendo la testa contro la trave del letto. Per la botta, i miei occhi iniziarono ad appannarsi e mi portai una mano sul punto dolorante, cercando di attenuare il dolore.
Sgranai gli occhi quando sentii qualcosa di caldo sulle dita, così le guardai e le ritrovai sporche di sangue. Del mio sangue.
"Oh dio." dissi flebilmente. Il sangue mi faceva venire la nausea e vederne del mio sulle mani, mi fece salire un conato di vomito che tentai di mandare giù.
Jimin spalancò gli occhi e velocemente mi raggiunse, prendendomi delicatamente il viso fra le sue piccole e paffute mani per ispezionare bene la mia ferita.
"J-jimin.." dissi spaventata. Di solito svenivo quando vedevo troppo sangue, ma stavo cercando in tutti i modi di rimanere lucida.
"Cazzo." disse lui.
"Jieunie!" gridò Yoongi, raggiungendoci.
"Guardami, va tutto bene, è solo una piccola ferita. Ora la disinfettiamo e andrà tutto bene." continuò lui, sapendo della mia piccola fobia.
"Ha la fobia del sangue." spiegò velocemente al ragazzo biondo che non smetteva di guardarmi in maniera preoccupata.
Delle lacrime uscirono dai miei occhi, forse un po' per lo spavento e un po' per il dolore alla fronte, ma Jimin si alzò e mi prese in braccio in stile sposa, portandomi velocemente nel bagno, sotto gli occhi scioccati degli altri tre che non capivano cosa fosse successo.
Probabilmente in futuro mi sarei vergognata tantissimo per aver pianto come una bambina, ma in quel momento pensai a tutto tranne che alla mia figuraccia.
Yoongi ci seguì, tentando di rassicurarmi con un piccolo sorriso, ma decise di proseguire verso la cucina anziché entrare con noi nel bagno.
Fu lì che Jimin mi adagiò sul lavandino e prese la cassetta del pronto soccorso, posta in alto su un mobile, iniziando poi a cercare il disinfettante e un batuffolo di cotone.
Quando questo toccò la mia ferita, strizzai gli occhiali per il dolore insopportabile, ma mi costrinsi a non frignare davvero come una bambina di 2 anni. A tutto c'era un limite.
"Non è molto profondo, per fortuna non ti serviranno i punti." disse il biondo. Io annuii solamente.
"Mi dispiace..." sussurrò. "È solamente colpa mia."
Scossi la testa e lo guardai. Non lo aveva fatto di proposito, quindi non poteva essere colpa sua.
"Non è colpa tua.." sussurrai.
Il nostro rapporto era sempre stato ambiguo, prima eravamo stati amici, poi ci eravamo baciati, poi non siamo andati per niente d'accordo, poi ci siamo riavvicinati, io avevo rotto con suo fratello e involontariamente eravamo di nuovo vicini. Una vicinanza ambigua: Jimin cercava il contatto molto più frequentemente. Fin quando ero stata fidanzata con Yoon, non aveva mai oltrepassato i limiti, dopo però è come se avesse ricevuto il via libera.
Inoltre, ritrovandoci completamente soli, in quel momento mi sentii in dovere di aprire il discorso riguardo il bacio avvenuto a casa dei ragazzi. Sicuramente lui si era sentito a disagio e io dovevo fargli le mie scuse per averlo messo in una brutta posizione.
"Per via del bacio della scorsa settimana...mi-mi dispiace, io non-non avrei dovuto farlo.." iniziai, ma lui mi bloccò quasi immediatamente.
"Jieun.." sospirò, guardandomi negli occhi.
Il tempismo non fu dei migliori però, perché Yoongi con al suo seguito Heejin, entrò in bagno interrompendo la nostra conversazione.
Mi porse un bicchiere d'acqua e mi accarezzo i capelli.
"Tutto bene, piccolina?"
Io annuii dopo aver bevuto un po'.
Riuscivo a sentire lo sguardo di Jimin, ma non seppi come interpretarlo, così presi Yoongi per un polso e lo tirai nella mia direzione, gli circondai il busto con le mie mani e lo abbracciai, appoggiando la testa sul suo petto. Yoongi era il mio posto sicuro e averlo vicino mi tranquillizzava.
"Mi dispiace averti spinto, Jimin-ah. È stata colpa mia." disse il più grande.
"No, hyung. Non avrei dovuto trascinarla con me, ma ero ancora addormentato e mi hai preso in contropiede. Mi dispiace Ji." disse il biondo, facendomi un sorriso di scuse. Gli sorrisi di rimando, poi alzai lo sguardo sul mio migliore amico.
"Mi compri gli Yakgwa? sono malata." dissi facendo gli occhi da cucciolo.
"Yah! L'ultima volta mi hai fatto promettere che non avrei dovuto cedere, hai detto che ti facevano ingrassare il culo."
Sbuffai e poi gli tirai uno schiaffo sul petto e gonfiai le guance, delusa e anche un po' imbarazzata per quello che aveva detto.
"Ma io li voglio!" mi lamentai come se fossi una bambina di 5 anni.
"No." disse secco.
A quel punto mi girai verso Jimin e lo guardai.
"Ok, te li compro io." disse il biondo, roteando gli occhi.
"Jimin!"
"Hyung, era troppo carina, come facevo a non cedere!" disse lui.
"Quando voi maschi alfa avete finito di compiacere la mia amica, direi di spostarci in salotto per pranzare, perché io ho fame e voi state perdendo tempo, cazzo." parlò Heejin prima di sparire oltre la porta.
"Se poi ti lamenti perché ti vedi grassa, non rompermi."
Gli feci la linguaccia e scesi dal mobiletto del bagno sul quale ero seduta e mi diressi verso Jimin, abbracciandolo.
"Potrei sostituire Yoongi, tu almeno mi compri gli Yakgwa."
Vidi Jimin guardarmi, sospirare e poi ricambiare l'abbraccio.

The Park boys [Park Jimin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora