Amore in verde [Miraculous & Hogwarts]

20. Il bacio

"Fu il tuo bacio, amore, a rendermi immortale"
Margaret Fuller

Marinette's pov

<<Cerca di avere il braccio più teso, in questo modo>> affermo rivolta a Kim, che non riesce a tenere la giusta posizione per poter lanciare l'incantesimo.
Faccio fatica nel riuscire a indicargli al meglio il movimento della bacchetta che dovrebbe arrivare a compiere, ma lui fortunatamente dopo solo un paio di tentativi riesce a trovare un ricordo abbastanza forte da essere in grado di evocare il suo Patronus, nonostante la posizione incerta del corpo.

Pian piano il corridoio adiacente alla stanza dove ci troviamo si fa meno silenzioso e riesco ad udire una quantità sempre maggiore di voci che provengono da al di là della porta. Lupin si avvicina ad essa, mentre io, che mi congratulo con Kim, riesco a scorgere qualche studente fuori dall'aula.

<<Hai mai pensato di fare la professoressa?>> domanda il ragazzo che ho appena aiutato, accennando un piccolo sorriso.
<<Non prendere in giro le mie qualità d'insegnante, te ne prego>> replico voltandomi, dando per scontato che la sua fosse un'affermazione ironica.

Il professore alza la testa per osservare l'orologio grigiastro attaccato alla parete in modo precario e, così facendo, si rende conto dell'orario.

Quando mi rigiro, noto che il volto di Kim sia segnato da un'espressione confusa.

<<Se qualcuno ti sta prendendo in giro, di certo non sono io>> aggiunge.
Mi sorprendo dell' - a dir poco - scadente giudizio del prefetto Serpeverde, e, consapevole di non poter condividere con lui le mie riflessioni a proposito delle sue pessime considerazioni, mi limito a forzare un sorriso a disagio.

<<Comunque, stavo pensando che se non hai niente da fare questo Sabato, magari potremmo andare da qualche parte>> continua, sorprendendomi.
Prima che io possa accettare in amicizia la sua richiesta o declinarla, la voce del professore ci interrompe.

<<Ragazzi, vi ho trattenuti anche troppo a lungo, la lezione è finita e sono rimasto a dir poco impressionato dai vostri risultati. Potete andare>> dice rimettendo a posto le sue cose, appoggiate sulla cattedra.

<<Non sono sicura dei miei impegni, ma ti farò sapere appena avrò qualche certezza>> replico in fretta, prima di girarmi.

Sbrigandomi mi avvicino al banco dove mi ero seduta, raccolgo la mia borsa e ci butto dentro alla rinfusa le cose precedentemente tirate fuori, poi mi volto un'ultima volta per lanciare un rapido sorriso a Kim.
Tra pochi giorni avremmo una partita di Quiddich ed oggi vorrei chiedere a Luka se ha intenzione di allenarsi con di me prima di essa, tuttavia le lezioni dei Serpeverde di questa mattina non sono in contemporanea con quelle dei Corvonero per cui, se ho intenzione di parlargli, la mia unica occasione per farlo si presenterebbe se dovessi incontrarlo per caso in corridoio. Ecco il motivo della mia frenesia affrettata.

Metto la borsa marrone scuro a tracolla sulla mia spalla e, dopo aver salutato il docente con un veloce "arrivederci", abbandono la classe. Mi giro e mi guardo indietro, solo per constatare di essere stata la prima ad aver lasciato l'aula.

Per una volta la fortuna è dalla mia parte e tra gli studenti che stanno uscendo in gruppo dalla stanza di fronte a quella dove ho appena tenuto la lezione di Incantesimi, riconosco il ragazzo corvino dalle punte blu.

Sono felice nel notare che stia parlando con Marc, colui che ho conosciuto ed aiutato qualche settimana fa. Luka sa essere davvero una buona influenza: mi ha resa più sicura di me quando, appena arrivata qui, non conoscevo nessuno, e sono certa che riuscirà a far sentire più tranquillo anche il mio amico.