27. Lussuria

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Questo capitolo contiene contenuti sessuali espliciti. Se trovate disagio nel leggere la trattazione di questi argomenti, vi consiglio di saltarlo.

"Intesi ch'a così fatto tormento enno dannati i peccator carnali, che la ragion sommettono al talento"
Dante

Marinette's pov

Senza più pensare alle mie azioni, né riflettere sulle parole che escono dalla mia bocca, lascio che anche quest'ultimo discorso si concluda in fretta e, facendo un altro passo nella sua direzione, mi avvicino ulteriormente.
Giunta a una ridotta distanza da lui, cingo con le mie braccia il suo collo mentre appoggio la testa sul suo petto, abbracciandolo e varcando così il suo spazio personale senza chiedergli il permesso.

Lui ricambia l'abbraccio stringendomi a sé senza proferire altro, come se non capisse a pieno il significato e le ragioni dietro il mio gesto, ma fosse comunque disposto a condividerle.
Non posso fare a meno di realizzare che, nonostante adesso non stia più parlando, nel complesso oggi si è aperto con me più di quanto mi sarei mai aspettata che avrebbe potuto fare.

Mi rendo conto che stando in questa posizione sono inoltre in grado di percepire i lenti battiti del suo cuore e mi sento quasi cullata dal suono regolare e profondo che odo.

Dopo lunghi istanti - forse addirittura qualche minuto - sposto il mio viso e lo pongo di fronte al suo, non potendo far altro se non rimanere estasiata nell'osservare i suoi occhi.
Sono felice nel notare che questo è uno dei pochi momenti in cui posso realmente studiare ogni singola sfumatura di verde che ne caratterizza le iridi, senza doverle necessariamente guardare di sfuggita o con l'intento di cogliere da esse qualche suo pensiero, come invece sono solita. Lo faccio per puro interesse, ma senza alcun fine.
Nessuno mi corre dietro costringendomi a distogliere lo sguardo: in questa stanza ci siamo solo noi, senza distrazioni contingenti.
C'è un qualcosa di estremamente confortevole in tale consapevolezza e questo non può far altro se non trasmettermi un intenso senso di pace.

Accenno un lieve sorriso e, se prima lui stava ricambiando il mio sguardo, a seguito del mio gesto abbassa il suo e lo porta sulla mia bocca, che in modo automatico ha catturato il suo interesse.
Ci si sofferma a lungo, finché alza la mano lentamente e la poggia sul mio collo, successivamente sfiora il mio labbro inferiore con il pollice, restando a guardarmi con estrema ammirazione, quasi fossi l'opera chiave di un museo.

Mi alza il viso applicando pressione sul mio mento con le dita che non si trovano sulla mia bocca e, così facendo, nonostante l'elevata differenza di altezza che ci separa, gli basta chinarsi leggermente mentre mi alzo sulle punte per colmare la distanza posta tra noi e baciarmi.

Il contatto con il suo viso è atteso da parte mia, ma prima che io possa schiudere le labbra per permettere di far sfiorare la nostre lingue, Adrien si allontana. Provo un irrazionale e inspiegabilmente profondo senso di mancanza nel sentirlo spostarsi da me.

Mi chiedo il motivo del suo gesto affrettato e se, forse, io non sia capace di baciare a livello dei suoi standard.

Non riesco nemmeno a vergognarmi, a sentirmi ridicola, per essere stata appena ridotta ad una mera ragazzina in balia della tempesta di quella che è il sentimento d'interesse per un ragazzo, come invece solitamente faccio quando mi ritrovo a formulare pensieri sciocchi e superficiali.
È impossibile insultarmi per essere arrivata a mettere in discussione la mia autostima, in quanto la mia mente è occupata interamente nell'analizzare i miei difetti e nel cercare di comprendere, leggendo i suoi occhi, se mi considera abbastanza desiderabile.
<<Cosa ho?>> mi lascio sfuggire a tono basso, non riuscendo a decifrare il linguaggio in cui sono stati scritti.

Amore in verde [Miraculous & Hogwarts]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora