David e Lando. Due mondi che si incontrano e si scontrano.
Una sera Lando viene trascinato dai suoi amici ad una gara clandestina di drifting, nei sobborghi di Londra. È qui che incontra per la prima volta David, che sa il fatto suo quando si parla...
You'll be the saddest part of me A part of me that will never be mine It's obvious Tonight is gonna be the loneliest
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L'ultima cosa che Dave vorrebbe fare è alzarsi dal torpore del suo letto. Si sveglia all'improvviso, sentendo il telefono, anche se ha la vibrazione. Il più delicatamente possibile si allunga, così da prenderlo in mano e controllare chi è. Vicino a lui, Lando sta ancora dormendo; è tranquillo e David lo riesce a capire dalla sua espressione. Quasi involontariamente si lascia sfuggire un sorriso, ritornando serio non appena mette gli occhi sul display del telefono. Sulla chat di gruppo che ha insieme ai suoi amici ci sono una sfilza infinita di messaggi che gli ricordano della festa di Capodanno. Sono quasi le nove di sera, ciò significa che lui e Lando sono stati a letto per ore, saltando la cena e finendo per addormentarsi. La tentazione di dare buca ai suoi amici è davvero enorme, in fin dei conti non gli importa un cazzo della festa. Ha l'unica cosa di cui davvero gli interessa vicino. Però, considerando che tra una settimana dovrà ripartire per la Svizzera, questa è forse l'unica occasione che ha per passare del tempo con i suoi amici. È davvero combattuto su cosa fare, concentrato a leggere i messaggi a tal punto che non si accorge del fatto che Lando si sia svegliato.
«Ehi», bisbiglia, attirando la sua attenzione. «Che ore sono?» chiede poi.
«Le nove...di sera», risponde, bloccando il cellulare e lasciandolo andare sul comodino, così da potersi girare su un fianco, in direzione di Lando. Si tiene sollevata la testa con il palmo della mano, puntando un gomito contro il cuscino. Con l'altra mano invece scosta i capelli dalla fronte di Lando, mentre anche lui si mette nella stessa posizione.
«Dio, è stato il pisolino più lungo della storia», ammette Lando con una smorfia. «Non dormivo così bene da settimane», aggiunge con un sussurro, facendosi un po' più vicino a Dave, riuscendo così a lasciargli un bacio sul mento. L'altro ragazzo lo afferra velocemente per il collo, spalmandoselo addosso e impossessandosi delle sue labbra. Si scambiano uno sguardo che toglie il respiro e che risveglia anche la loro eccitazione. Lando si porta sopra David, premendo insieme le loro erezioni e muovendosi languidamente su e giù.
«Che fai?» chiede Dave con un sorriso, spostando la testa di lato in cerca di un po' di ossigeno. Sta tenendo una mano aperta contro la schiena di Lando, sentendosi contro i polpastrelli la sua pelle d'oca. Lando gli prende il viso tra le mani, guardandolo dritto negli occhi. «Non guardarmi così», sussurra David con un soffio. «Dobbiamo andare».
«Dobbiamo?»
«I miei amici mi stanno rompendo le palle», fa sapere. «Ho l'impressione che se non mi presento a quella dannata festa non me lo perdoneranno».
«D'accordo...» dice Lando, strisciando sul corpo di David. «Però che differenza fa se arriviamo un po' più tardi?» chiede, senza aspettare una risposta. Si intrufola sotto le coperte, tra le gambe di Dave, che capisce immediatamente le sue intenzioni.
