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“Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.”

Mi sveglio e sento un peso sotto al seno, apro gli occhi, la testa di Noah appoggiata al mio petto. Gli accarezzo i capelli e dopo poco si sveglia.

"Stel?"

"Si" dico io ancora assonnata

"Come stai?" chiede alzandosi dal mio petto

"Di merda, ho la testa che esplode" dico io massaggiandomi le tempie.

"Vuoi un'aspirina?" chiede alzandosi dal materasso

"Si grazie"

"Vado" dice uscendo dalla stanza

Dopo poco mi alzo e raggiungo Noah e gli altri nella cucina di Calab.
Finn sta versando del caffè in una tazza.

"Posso?" chiedo

"Ne hai più bisogno tu di me" dice guardando la mia faccia

"Grazie" dico io

Bevo il caffè bollente e poi mi rivado a vestire.

"Hey" dice Noah entrando nella stanza...

"Hey" dico io allacciandomi il bottone dei jeans

"Gli altri chiedono se ti fermi a pranzo se no ti riaccompagno a casa"

"Non c'è bisogno, prendo l'autobus così tu puoi rimanere qui" dico io sorridendo

"No è meglio se ti riaccompagno io" insiste

"Ok" dico io sbuffando

"Avviso gli altri e poi andiamo" dice uscendo dalla stanza

Saliamo in macchina e dopo pochi minuti siamo davanti a casa di Noah.

"Ti va di salire?"

"Certo" dico uscendo dall'auto

Entriamo in casa, la madre di Noah è in salotto a leggere un libro.

"Hey ragazzi ben tornati, com'era la festa"

"Si bella, ora noi andiamo di sopra, ciao mamma" dice Noah imbarazzato

"È stato un piacere Signora Schnapp" dico salendo le scale e raggiungendo Noah.

"Hai freddo?"

"Un po"

"Prendi pure una mia felpa dal cassetto" dice lui

Apro il cassetto e prendo la sua felpa bianca, mentre la indosso sento qualcosa cadere a terra, un reggiseno!

"Questo di chi è?!" dico alzandolo

"Non lo so tuo?" dice lui guardandolo

"Non è mio!"

"Allora di mia sorella Chloe, si sarà infilato in mezzo ai miei vestiti" dice lui come per difendersi

"Oh perché non glielo chiediamo" dico io andando verso la porta

"Non mi sembra il caso" dice bloccandomi

"E perché? Forse perché non è suo ma di Eva?!"

"Stella non è così" dice toccandosi i capelli con fare nervoso

"Allora perché ti stai toccando i capelli" dico io indicandolo

"Cosa?" dice confuso

"Si quando menti ti tocchi i capelli"

"Ok ci siamo baciati!" urla lui

"Adesso basta io me ne vado"

"Aspetta Stell"

Vado verso la porta ma lui si mette davanti

"Spostati"

"Stella ti prego..."

"Scusa mi dispiace, non volevo...allora che scusa trovarai questa volta?" le lacrime scorrono sul mio viso

"Stella è stato un errore lo so sono uno stupido"

"Un errore? Ma ti senti quando parli? Mi hai tradito già una volta e sempre con lei... Un errore?!"

"Lo so scusa, ti prego lo so che ora non mi vorresti nemmeno vedere, ma noi abbiamo bisogno di stare insieme"

"Se ne avevi così tanto bisogno perché mi hai tradito?"

"Te l'ho detto ci siamo solo baciati"

"Senti non voglio più sentire una parola"

Dico spostandolo e uscendo dalla porta, lo sento urlare il mio nome. Fuori sta diluviando.
Mentre camminavo sotto la pioggia congelata e la calde lacrime mi rigano il viso vedo Eva in lontananza, cerco di asciugarmi le lacrime

"Hey ciao, stai andando da Noah" dico facendo un sorriso finto

"Cosa?"

"Si, Eva giusto" dico pur sapendo benissimo il nome di quella stronza

"Si"

"Io sono Stella la ragazza di Noah, stavi andando da lui? "

"Si perché"

"Beh io stavo andando  a prendere i preservativi sai Noah gli aveva finiti e... " dico lasciando la frase in sospeso

"A si certo capisco allora passerò un'altra volta "
Dice cambiando strada

"Ah Eva" dico fermandola

"Si" dice girandosi

"Forse tu sai meglio di me che misura devo prendere"

"Cosa"

"Si la misura del preservativo penso che tu sappia meglio di me le dimensioni"

"Ma che cazzo"

"Lascia stare vai pure a scoparti il mio ragazzo, anzi ex ragazzo" dico e nel mentre mi accorgo di indossare la sua felpa "a dimenticavo tieni portalela" dico togliendomi la felpa bagnata "non voglio più avere nulla di quello stronzo" dico andandomene.

"Ma che cazzo" dice la ragazza dietro di me

Le lacrime scorrono sul mio viso, la pioggia fredda bagna le mie spalle.
Arrivo a casa e corro in camera, esplodo in un pianto silenzioso, non voglio che mia madre e mio fratello mi sentano.
Vado in bagno, entro nella vasca calda e cerco di rilassarmi e non pensare a lui, non ci riesco.
Piango ancora e ancora.
Non ho fame, non ho sete, non voglio fare nulla, solo piangere.
Ti odio Schnapp.

Il Nuovo Vicino~Noah SchnappDove le storie prendono vita. Scoprilo ora