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Mi alzo dal letto e scendo in cucina a fare colazione, bevo una tazza di caffè, ne ho bisogno.
Mi preparo, prendo lo zaino ed esco di casa. Quando stavo per girare l'angolo vedo Noah uscire da casa sua, per un attimo mi blocco, decido di andare avanti.
Rallento il passo per non farmi vedere, perché ho paura di cosa mi possa dire.
Arrivo a scuola e cerco Finn, ho bisogno di parlargli, devo capire cos'è successo ieri. Non lo vedo forse non è ancora arrivato.

Entro e vado al l'armadietto di Sophia.

"Hey Soph, hai visto Finn?"

"No perché?"

"No niente dovevo chiedergli una cosa"

"Sei sicura? Hai una faccia... "

"Si si ma non è importante"

Vado in classe, Noah siede ancora davanti a me nell'ora di chimica.
Non pensavo che una persona potesse mancarti più in tensamente quando ti è a pochi centimetri di distanza. Forse perché Noah non si volta a guardarmi, neppure una volta. Non mi ero resa conto di quanto fosse diventato importante nella mia vita. Così... familiare. E ora non c'è più. O meglio, c'è, ma per me è inaccessibile, e questo è ancora peggio. Per quel poco che è durato, è stato bello. Bellissimo. Forse le cose belle non possono durare a lungo; forse è proprio la loro fuggevolezza a renderle meravigliose. Forse sto solo cercando di tirarmi su. Funziona, un pochino. Quel pochino, per ora, mi basta.
Al termine della lezione, Noah si sofferma al suo banco, poi si gira e dice: "Ciao"
Provo un tuffo al cuore. "Ciao. "
Follemente, penso che se mi chiedesse di tornare con lui accetterei. Dimentica l'orgoglio, dimentica Eva, dimentica tutto.
"Rivoglio la mia felpa"

"certo, questo pomeriggio te la porto"

"Non intendevo subito, comunque grazie." dice e se ne va

Sento un vuoto al cuore, l'unica cosa che gli importava era la sua cavolo di felpa.
La ricreazione suona e vado a cercare Finn, ma dove diavolo è?
Quando ormai avevo rinunciato a cercarlo lo trovo fuori dal bagno.

"Finn! Possiamo parlare?"

"Stella... "

"Ti prego"

"Ok, ma non qui" dice portandomi dentro ad un bagno dei tanti.

"Finn io voglio capire"

"Capire perché ti ho baciato?! Sai perché Stella? Perché tu mi piaci fin dal primo giorno in cui ti ho vista. Inizialmente non pensavo che i miei sentimenti fossero così forti, ma l'altro giorno quando stavi piangendo... Ecco io non c'è l'ho fatta a vederti così, a pezzi"

"Quindi io ti sono sempre piaciuta? "

"Fin dal primo giorno"

"Ma perché non me lo hai mai detto"

"Perché insomma eravamo migliori amici, anzi siamo migliori amici, io non voglio rovinare il mio rapporto con te per uno stupido bacio"

"Ok, amici come prima?"

"Migliori amici come prima!"

Usciamo dal bagno e mi ritrovo Noah davanti con gli occhi lucidi.

"Quindi io non posso baciare Eva ma tu puoi baciarti il tuo migliore amico?!" urla

"..."

"Allora Stella è così?" le lacrime gli scorrono sul viso e poco dopo una bagna la mia guancia

"Non è così Noah... "

"Sai invece com'è, è che tu ti sei baciata Louis e Finn e io passo sempre per quello stronzo e che ti ha tradito!" dice uscendo dal bagno e andandosene

"Noah! Ti prego!" scoppio in lacrime Finn rimane li in silenzio

"Stella... Mi dispiace, sono stato un coglione ho rovinato tutto quello che era rimasto tra te e Noah"

"Non è colpa tua" dico tra una lacrima è l'altra "ora va in classe non ti preoccupare" dico sorridendo con le lacrime agli occhi

"Sei sicura? "

"Si non voglio farti perdere le lezioni anche a te, hai già fatto abbastanza per me e ti ringrazio per questo"

"Ok, ma solo perché me lo hai detto tu"

Finn se ne va io entro in un bagno e continuo a piangere ascugandomi le lacrime con la carta igienica.
Non ci posso credere, quella minima percentuale che tra me e Noah potesse tornare come prima non esiste più. È finita per sempre.

Sento bussare alla porta del bagno, cerco di fare più silenzio possibile per non far capire che sono nel bagno.
La porta del bagno affianco si apre e si chiude, è solo qualcuno che doveva andare in bagno.

Aspetta, vedo delle mani allungarsi verso il muro che separa i 2 bagni, poi la testa di Noah sbucare.

"Senti sono stato un coglione. "

"... "

"Non dovevo risponderti in quel modo, è solo che ero incazzato è ho sfogato la mia rabbia su di te, so che è sbagliato ma non sono riuscito a controllarmi è so anche che adesso mi odierai è non mi vorrai più vedere ma so anche che mi manchi da morire e mi manca soprattutto baciarti."

"Noah... "

"Ok me ne vado... Ma prima posso farti uno sgambetto? Non ho mai visto una Stella cadere." dice facendomi l'occhiolino, quell'occhiolino mi ha stesa.

"Che stupido... " dico sorridendo, dopo tutto quello che mi ha fatto sorrido ancora quando lo vedo e quando fa le sue battute che non fanno ridere. Sono confusa. Molto confusa.

Il Nuovo Vicino~Noah SchnappDove le storie prendono vita. Scoprilo ora